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Pallone in Soffitta – Clive Barker, il condottiero dei Bafana Bafana

 

Dopo una breve battaglia contro la demenza, l’ex ct del Sudafrica Clive Barker è morto lo scorso 10 giugno. Aveva 78 anni: la sua storica impresa del 1996, con i giocatori che per tutti divennero i Bafana Bafana, lo ha fatto entrare nella storia del calcio internazionale.

Un mito autentico, maestro di calcio e legato indissolubilmente alla Nazionale sudafricana che conquistò un traguardo storico sotto la sua guida. Clive Barker, ct dei Bafana Bafana che trionfarono tra le mura amiche nella Coppa d’Africa 1996, ha perso giovedì scorso la sua coraggiosa battaglia contro la malattia. Molto toccanti le manifestazioni d’affetto e riconoscenza da parte dei suoi ragazzi di allora: il capitano Neil Tovey in testa.

Nato a Durban (Sudafrica) il 19 giugno 1944, Barker divenne un calciatore professionista negli anni ’60. Provò la carta del calcio inglese, ma durante il periodo di prova al Leicester si infortunò gravemente a un ginocchio. Fu così che dovette abbandonare non solo il sogno britannico, ma pure l’agonismo. Iniziò ben presto ad allenare, guadagnandosi il curioso appellativo di The Dog (il cane). Varie esperienze in panchina, finché prese corpo la grande chance di guidare la Nazionale nel 1994.

Un’istantanea indimenticabile del successo sudafricano nella Coppa d’Africa 1996: il capitano Neil Tovey solleva il trofeo, un raggiante Nelson Mandela festeggia con la sua maglia addosso

Non certo in un momento storico qualsiasi: il Sudafrica si stava infatti riaffacciando sulla scena, dopo che gli era stato concesso di riprendere l’attività appena due anni prima a causa di una squalifica dovuta all’apartheid. La squadra di Barker trionfa nell’edizione casalinga della Coppa d’Africa del 1996, al debutto assoluto nella competizione, in una festa rimasta nell’immaginario collettivo per la presenza carismatica di Nelson Mandela. Nell’agosto di quell’anno, la rappresentativa raggiunse la 16ª posizione del ranking FIFA, mai più avvicinata in seguito.

La generazione d’oro della Nazionale sudafricana era composta da numerosi giocatori di culto in quella particolare epoca, capaci di tenere alto l’onore della nazione all’estero in innumerevoli club. Come non menzionare Andre Arendse, Neil Tovey, Lucas Radebe, Mark Fish, Sizwe Motaung, David Nyathi, John Moshoeu, Eric Tinkler, Phil Masinga, Shaun Bartlett, Helman Mkhalele, Theophilus “Doctor” Khumalo, Mark Williams.

Il Sudafrica nella finale della Coppa d’Africa 1996. Da sinistra a destra, in piedi: Khumalo, Fish, Masinga, Arendse, Motaung, Tovey. Accosciati: Williams, Moshoeu, Radebe, Buthelezi, Tinkler.

Il ct di Durban lasciò l’incarico dopo aver qualificato il Sudafrica al Mondiale in Francia, altro evento grandioso. Nel giro di pochissimo tempo erano stati raggiunti risultati inimmaginabili. Barker se ne andò nel dicembre 1997 dopo una negativa partecipazione alla Confederations Cup, sostituito da Jomo Sono il quale arrivò nuovamente in finale di Coppa d’Africa, perdendo contro l’Egitto. Sulla panchina dei Bafana Bafana, alla fase finale iridata, si sarebbe seduto il francese Troussier. Un’epoca del calcio sudafricano era irrimediabilmente tramontata e la carriera di Barker proseguì per diversi anni a livello di club.

Commentò per la televisione un altro avvenimento storico per il suo Paese, il Mondiale ospitato nel 2010. L’ultima esperienza in panchina è stata nel 2015-16 al Maritzburg United. Ammalatosi di una forma aggressiva di demenza nel 2023, ha perso la sua coraggiosa battaglia il 10 giugno 2023 a 78 anni. Innumerevoli le manifestazioni in suo onore da parte dei suoi ragazzi (alcuni dei quali hanno trasportato il feretro al funerale che ha avuto luogo a Durban) e di tutto il mondo sportivo sudafricano di cui incarnava un fiero portabandiera.

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