Primi caldi, prime giornate di mare. Sotto l’ombrellone, leggere delle belle storie è fondamentale. Dunque, ritorna la nostra rubrica “quello che ti sei perso”, e se te lo sei perso… te lo riproponiamo qui.
1. Pallone in soffitta – Aleksandar Arangelovic, profugo di Serie A (di Fabio Ornano)
1947. Un calciatore jugoslavo approfitta di un’amichevole della sua squadra a Trieste per chiedere asilo politico all’Italia: storia di Aleksandar Arangelovic, profugo di Serie A.
2. I pionieri del calcio – Colin Veitch, genio e versatilità al servizio del Newcastle (di Simone Galli)
Alcuni calciatori sono lodati per la loro duttilità perché sanno giocare, con il medesimo profitto, in più parti del campo. Anche nel calcio di fine Ottocento la versatilità era considerata una dote. Ma nel caso di Colin Veitch, giocatore del Newcastle United, rappresentò anche un freno.
3. Goditela, Napoli! (di Vito Coppola)
Lo scudetto del Napoli è una vittoria che ne porta altre con sé. Ridimensiona i complottismi esasperati, zittisce chi con i social ha trovato il proprio triste modo di affermarsi attraverso critiche feroci e senza costrutto, dimostra che non sempre vince il più ricco e che anche in un luogo pieno di zone buie e paralizzanti è possibile creare eccellenze riconosciute anche oltre confine.