I Pionieri del Calcio – Le prime frontiere del calcio islandese
Immersa nel profondo e gelido nord, l’Islanda può essere considerata l’ultimo avamposto tra l’Europa e le terre glaciali del Circolo Polare Artico. Ma nonostante fosse difficile da raggiungere, fin dal Medioevo divenne terra di fitti scambi commerciali: numerose navi attraccavano nei porti islandesi per portare a termine i loro scambi. Come in altre nazioni furono i marinai – inglesi, irlandesi e scozzesi – che vi facevano scalo a far conoscere agli abitanti indigeni il gioco del calcio.
Knattspyrnufélag Reykjavíkur, il primo club islandese
La prima squadra della storia del calcio islandese fu il Knattspyrnufélag Reykjavíkur, conosciuto con l’acronimo KR. La sua fondazione si deve a James B. Ferguson, un giovane straniero che lavorava presso la tipografia Isafold nella capitale Reykjavik. Il suo entusiasmo contagiò numerosi aspiranti calciatori che vivevano sull’isola. Il pallone sarebbe stato il loro comune denominatore. Così il 16 febbraio 1899 si riunirono presso il negozio di Guðmundar Olsen e fondarono il KR. La data trova conferma in un articolo di Kristján L. Gestsson, che nel 1924 parlò di venticinquesimo anniversario della squadra islandese.
Come detto, l’entusiasmo dei soci era evidente. L’intento era quello di creare strutture che permettessero ai giovani islandesi di praticare il calcio. C’era tanta buona volontà, ma mancava una vera e propria organizzazione. Un esempio dell’approssimazione con cui veniva gestita la società era l’assenza di un vero e proprio consiglio di amministrazione. Le quote pagate dai soci servivano unicamente per acquistare palloni e casacche. Solo nel 1910 venne eletto il primo consiglio formale, con Þorsteinn Jónsson presidente, Árni Einarsson tesoriere, Guðmundur Þórðarson segretario e Jón Halldórsson vice-presidente.
C’erano poi dei chiari problemi logistici. Intanto i terreni di gioco sorgevano in luoghi rocciosi e impervi. Difficilmente potevano definirsi “regolari”, visto che le dimensioni venivano decise di volta in volta. Poi, essendo il KR il primo club dell’isola, mancavano squadre con cui poter gareggiare. Gli unici avversari erano i marinai danesi che, saltuariamente, approdavano sulle coste islandesi. Le vittorie con cui il KR batteva regolarmente gli ospiti creava sempre più animazione e passione da parte dei pescatori locali, ma non risolveva il problema della completa assenza di competitività.
Altri club sorgono sulla scia del successo del KR
La situazione cambiò a partire dal 1908 quando, a distanza di pochissimi giorni, nacquero il Knattspyrnufélagið Víkingur e il Knattspyrnufélagið Fram.
Il Viking erano un club particolarmente giovane. Basti che il consiglio era così composto: Axel Andrésson, presidente, 12 anni; Emil Thoroddsen, segretario, 9 anni; Davíð Jóhannesson, 11 anni. Assieme a loro gli altri fondatori Páll Andrésson e Þórður Albertsson, rispettivamente 8 e 9 anni. Non avendo molte possibilità economiche, vennero aiutati dal mercante danese Egill Jacobsen, da poco stabilitosi in Islanda. La prima partita ufficiale contro il KR risale al 1914: i Vikings si imposero per 2-1.
Anche il Fram era una squadra composta da ragazzini. Il suo nome derivava dal nome della nave del celebre esploratore polare Fridtjof Wedel-Jarlsberg Nansen. Tra i fondatori c’era Pétur Magnússon, colui che aveva comprato l’unico pallone con cui la squadra si allenava giocava le sue partite. Il 15 marzo 1909 venne organizzata la prima riunione, durante la quale Magnússon venne eletto presidente. Il primo match contro il KR si disputò in data 11 giugno 1911: finì 0-0 nonostante il grande divario di età tra le due squadre.