Ripartenza completata con successo. La Roma di Alessandro Spugna dimentica la notte di Barcellona (1-5 nel ritorno dei Quarti di Woman Champions League, dopo lo 0-1 dell’Olimpico) e piega 3-1 il Milan di Ganz nella 3/a giornata della Poule Scudetto nazionale.
Al Tre Fontane le giallorosse partono con tanta voglia di cancellare la manita del Nou Camp e pigiano da subito sull’acceleratore: Linari la sblocca subito sugli sviluppi di corner, in generale il primo tempo vede le giallorosse costantemente dalle parti di Giuliani anche se la prima frazione si chiude con il beffardo pari di Vigilucci che in tap-in buca Ceasar in una delle pochissime sortite offensive meneghine dei primi 45 minuti.
Il pari ospite è inatteso e improvviso, ma le Capitoline non “gettano la Spugna” e in avvio di ripresa ipotecano la vittoria e blindano nuovamente il 1/o posto: Glionna buca Giuliani su calcio piazzato, Haavi fa 3-1 con un destro che si insacca sotto l’incrocio dei pali.
Con 6 incontri ancora da disputare le giallorosse guardano dall’alto verso il basso l’intero stuolo di concorrenti e, nonostante il margine di vantaggio sulle inseguitrici sia più ristretto di quello che i colleghi napoletani possono vantare al maschile, la sensazione di dominio sul Campionato della Roma di Spugna è stata esattamente la stessa.
Una squadra che dovrà prestare massima attenzione alla doppia sfida con la Juventus di Montemurro, leone orgoglioso e ferito di questa Woman’Serie A (proprio con le bianconere le uniche due sconfitte della Roma in Campionato) incapace di dimostrare la stessa continuità delle Capitoline e oggi quindi in ritardo di otto lunghezze nei confronti della capolista.
Un ulteriore motivo, in casa Roma, per guardare con orgoglio al percorso fatto fino a oggi e con determinazione al rush finale che delineerà il finale di stagione.
Orgoglio, quindi da una parte. Quello di gente come capitan Bartoli, Serturini e Greggi in campo in quel 22 settembre 2018 nella gara d’esordio della Roma Women in Serie A a Sassuolo persa 3-2. Orgoglio di tutto l’ambiente Capitolino per il crescendo rossiniano che ha visto le giallorosse assurgere in pochi anni al ruolo di “anti-Juve togliendosi anche lo sfizio di regalarsi una Coppa Italia e una Supercoppa Italiana.
Orgoglio per il percorso europeo, nonostante la brutta notte del Nou Camp. Perché la Roma di Spugna alla Women’s Champions League si presentava da assoluta debuttante, e partendo dai preliminari estivi è riuscita a piazzarsi tra le prime otto compagini del Vecchio Continente.
Orgoglio per i frutti che sta pagando la mirata campagna di accrescimento tecnico della squadra, che stabilizzatasi tra le grandi del nostro Campionato, ha cominciato a fare incetta di talento ed esperienza come per ultimo dimostra il tesseramento di Victoria Losada. Se pure la spagnola si è vista solo in una manciata di occasioni, il tesseramento della bandiera del Barcellona sottolinea ancora una volta le grandi ambizioni della società giallorossa.
Determinazione e sangue freddo, invece, serviranno per le pagine di storia ancora bianche della stagione in corso. Quelle che racconteranno il finale di stagione di un romanzo che nel corso di questa stagione ha coinvolto sempre più appassionati di calcio a Roma, come denotano gli spalti di un Tre Fontane spesso sold-out e riempiti dal solito tracimante affetto della piazza giallorossa. Che, con trepidazione, assiste a un Endgame che “rischia” di rivelarsi storico.