Nella storia lunga e gloriosa della Nazionale italiana di calcio, uno dei protagonisti più discussi e leggendari è stato Rodolfo Gavinelli. Considerato da decenni il più giovane azzurro di sempre, ora perde il suo status: merito della certosina ricerca presente nel volume “Oltre l’azzurro. Dove riposano i nostri Nazionali“.
Rodolfo Gavinelli. Chi era costui? Una figura quasi mitologica, leggendaria, su cui sono stati scritti numerosi articoli negli ultimi decenni. Un calciatore di un’epoca lontana, un secolo abbondante fa, che vestì la maglia della Nazionale italiana per una volta sola. Era il 9 aprile 1911 e il nostro Gavinelli militava nel Piemonte Football Club, un sodalizio torinese dalla vita brevissima. Quel giorno l’Italia pareggiò a Saint-Ouen contro la Francia (2-2), nella sua quarta partita internazionale. Questo è ciò che si sapeva del nostro calciatore, insieme al ruolo tramandato ai posteri di “ala destra” secondo l’Almanacco Panini. Anno di nascita: 1895. Morte prematura, senza ulteriori dettagli. Non avendo a disposizione altre informazioni più approfondite, era impossibile stabilire l’età corretta di Gavinelli il giorno della sua unica gara in Nazionale. Ma siccome era noto almeno l’anno in cui era nato, aleggiava che potesse essere 16enne all’epoca di Francia-Italia. Il più giovane debuttante di tutti i tempi?
La Federazione Italiana Giuoco Calcio lo ritiene tale, all’età di 16 anni e 97 giorni, dandogli il nome di Pietro Antonio Gavinelli. Ma è un calcolo ovviamente parziale e fuorviante, basato sul fatto – non provabile – che Gavinelli potesse essere nato il 1° gennaio 1895 (anzi, il 5 gennaio rifacendo i conti…). Un tema toccato nel tempo da riviste come Guerin Sportivo e Calcio 2000, da noti giornalisti Carlo F. Chiesa e Franco Valdevies, purtroppo non in grado di dirimere la vetusta questione proprio per assenza di dati certi. Uno status quindi leggendario, quello di Rodolfo Gavinelli, tra “forse” e “chissà”. Fino a poche settimane fa, quando la tempra di alcuni appassionati storici ha fatto il miracolo. Fabrizio Schmid viene annoverato tra i primissimi – se non quello con la reputazione più alta in assoluto nel nostro Paese – ricercatori e revisori di dati anagrafici riferiti al calcio e ai suoi protagonisti. Il collega Luca Sisto, sul portale Football and Life (vedi articolo), si era già avvalso nel novembre scorso del suo apporto per riannodare i fili di questa storia.
Giovanni Arbuffi e Lorenzo Dascola hanno da poco pubblicato il pregevole volume “Oltre l’azzurro. Dove riposano i nostri Nazionali“. Un’opera ciclopica, di oltre 400 pagine, che ha avuto come scopo la ricostruzione delle informazioni anagrafiche, calcistiche, familiari, riguardanti la vita privata e il luogo di sepoltura (corredato da innumerevoli fotografie inedite) dei giocatori con almeno una presenza nella Nazionale A, più altri protagonisti come allenatori, presidenti, ecc. La scheda di Gavinelli, a pagina 146, colma un vuoto di decenni e decenni. Grazie anche alla ricerca certosina di Schmid è stata ricostruita la sua figura.
Con l’accorato consiglio di acquisto per il volume, vengono riportate di seguito solo le informazioni necessarie a trovare la soluzione che ci interessa.
Nome completo: Rodolfo Francesco Domenico Virgilio Gavinelli. Luogo di nascita: Torino, 20 aprile 1891. Luogo e data di morte: Livorno, 19 settembre 1921.
Non è dunque Rodolfo Gavinelli il più giovane calciatore che abbia mai vestito la maglia della Nazionale italiana, perché il 9 aprile 1911 si avviava a compiere 20 anni.
Lo scettro passa ufficialmente, nel cielo azzurro, al mitico Renzo De Vecchi. Il leggendario “Figlio di Dio”, tra le prime stelle del nostro calcio, nacque il 3 febbraio 1894 e debuttò il 26 maggio 1910 contro l’Ungheria. Aveva dunque 16 anni, 3 mesi e 23 giorni.
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