Home » Nazionale Femminile, manca il cinismo

Foto di Gabriele Maltinti/Getty Images

Il 2022 della Nazionale Femminile guidata da Milena Bertolini si chiude con un trittico di sconfitte in altrettante amichevoli e, dopo queste gare, bisogna tirare le somme e capire cosa non sta funzionando più nell’Italia in rosa.

La prima sconfitta arriva contro il Brasile al “Ferraris” di Genova davanti a circa 6.000 spettatori: le giocatrici carioca vincono grazie alla rete ad inizio ripresa di Adriana ma la gara ha dato buone indicazioni, nonostante le tante assenze, perchè per larghi tratti della gara le nostre hanno messo in difficoltà un avversario ben più titolato di noi (nono posto del Ranking FIFA contro il 14esimo dell’Italia) rendendo equilibrata una gara che sulla carta sembrava senza storia, grazie a prestazioni maiuscole di esordienti e giovani calciatrici come Cafferata, Polli, Filangeri, Greggi, Cantore, Glionna e Durante. Prestazioni che a fine gara fanno dire alla Bertolini che “le giovani hanno grandi potenzialità e oggi sono entrate in campo con grande entusiasmo”.

La seconda sconfitta arriva contro l’Austria, avversario ben più modesto delle verdeoro e che occupa il 19mo posto del Ranking Fifa. A Lignano Sabbiadoro le nostre portabandiera non hanno trovato il pari nonostante la buona prima mezz’ora e le tante occasioni da rete e il gol di Hickelsberger-Fuller ha fatto sbandare le Azzurre che si sono sì ben comportate in fase difensiva ma meno in fase offensiva, con la debuttante Polli dal primo minuto che ha fatto coppia con Giacinti. Milena Bertolini ha comunque apprezzato l’impegno delle sue calciatrici, dicendo che stiamo facendo fare esperienza alle giovani che si stanno mettendo in mostra in campionato e di essere contenta del loro contributo, ma di aver chiesto alla sua squadra di essere più cinica in fase offensiva.

Ebbene, questo cinismo non è arrivato nemmeno contro l‘Irlanda del Nord, che occupa il 49esimo posto del Ranking FIFA, che al “Seaview” di Belfast ha battuto di misura la nostra Nazionale con una rete al 62’ di McFadden che ha fatto esplodere le attuali difficoltà della squadra, apparsa troppo imprecisa nei momenti chiave della gara. Le ragazze della Bertolini sono apparse imprecise, incapaci di finalizzare la mole di gioco prodotta ed esposte alle iniziative avversarie, tanto che il CT a fine gara parla di rammarico per non essere state precise nell’ultimo passaggio, di mancanza di cattiveria nel concludere l’azione e di scarso cinismo sotto porta, con una squadra che dopo la rete si è disunita e ha mostrato li fianco alle ripartenze avversarie, rischiando anche una punizione più severa.

Queste tre amichevoli mostrando un calando preoccupante, con l’undici di Milena Bertolini che non riesce a ritrovare le geometrie che hanno permesso alle Azzurre di conquistare la qualificazione al Mondiale e con alcune giocatrici che hanno fatto la storia recente di questa Nazionale e che sembrano ormai al canto del cigno con la maglia azzurra. L’Italia ci riproverà a febbraio in Inghilterra in occasione della Arnold Clark Cup, ma serve capire cosa non sta funzionando e porvi rimedio, altrimenti il cammino mondiale, che ci vede in un gruppo tutt’altro che semplice insieme a Svezia, Argentina e Sudafrica, potrebbe essere molto breve.