Primo Piano

Pallone in Soffitta – Hüseyin Çakiroglu, fino alla fine

Questa è la storia di un combattente, un vero guerriero che cercò di spingersi oltre la malattia per amore della vita e del calcio. Il protagonista del racconto è Hüseyin Çakiroglu, centrocampista della Nazionale turca negli anni Ottanta.

Hüseyin Çakiroglu nasce a Istanbul il 19 settembre 1957, secondo di tre fratelli. Un ragazzo curioso, che adora la lettura e i classici in particolare. Centrocampista di notevoli doti dinamiche e caratteriali, come sarebbe stato descritto una volta “a tutto campo”, inizia la carriera nel Davutpasa e poi nel Karabükspor nella seconda metà degli anni Settanta. Tre stagioni in cui la squadra ottiene buoni piazzamenti nella massima serie turca, a ridosso delle prime, mancando quella qualificazione europea che oggi sarebbe invece possibile. Hüseyin viene acquistato dal Gaziantepspor: qui, con 26 reti all’attivo fino al 1984, diventa uno dei migliori marcatori nella storia del club. Il suo rendimento è talmente positivo che attira l’interesse della Nazionale maggiore e del ct turco Coskun Özari

L’esordio arriva il 29 gennaio 1983 all’Ali Sami Yen di Istanbul, casa del Galatasaray, nell’amichevole contro la Romania (1-1). Il nostro disputa l’intero incontro, sotto la guida di un capitano oggi celeberrimo: Fatih Terim. Al termine del campionato 1982-83 il Gaziantepspor retrocede e si fa avanti il Fenerbahçe. Ma il club di provenienza nega in tutti i modi il trasferimento e così, a malincuore, il centrocampista deve restare un’altra stagione in squadra. 

Nel 1983 Hüseyin disputa un’altra amichevole contro la Romania e due match di qualificazione a Euro ’84 contro Germania Ovest e Albania. In estate passa finalmente al Fenerbahçe e vince subito la Supercoppa – trofeo che bisserà nel 1985 – e il campionato. Il 1986 lo vede sempre in lotta nel centrocampo del Fenerbahçe e in Nazionale, con cui colleziona il 10° gettone a marzo contro la Svizzera. “Ogni persona deve avere un obiettivo. Il mio obiettivo era quello di giocare in una delle tre grandi squadre di Istanbul dal giorno in cui ho iniziato a giocare a calcio… E sto giocando a calcio al Fenerbahçe nella felicità di raggiungere il mio obiettivo“, dichiarò in quel periodo.

Quello stesso anno segnerà indelebilmente l’esistenza di Hüseyin Çakiroglu: ma è necessario fare un passo indietro. Ha un neo sulla gamba destra fin da ragazzino, che si sviluppa in modo molto lento fino a sfociare in un tumore. Lo ha scoperto quindi diversi anni addietro, prima che diventasse calciatore professionista. Nonostante il male, è riuscito a costruirsi una carriera con tenacia e spirito di sacrificio. Ma nell’estate di quell’anno, dopo un vistoso peggioramento delle sue condizioni fisiche accentuatosi negli ultimi mesi, la situazione precipita. 

Accertamenti diagnostici portano a una verità drammatica. Il tumore si è esteso ai polmoni e al cervello. Viene provato il tutto per tutto, il calciatore viene portato negli Stati Uniti per sottoporlo a particolari cure. La Nazionale turca si trovava in viaggio verso la Jugoslavia, quando il gruppo ricevette la tragica notizia: il loro compagno Hüseyin aveva terminato la sua lotta. Era il 27 ottobre 1986. Aveva solo 29 anni.

(Fonti: tff.org / eu.football.info)