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Tra scivoloni e imprese da sogno: le 10 partite più sorprendenti dell’estate di Coppa

In una stagione che ha visto i Campionati in giro per l’Europa prendere avvio con un corposo anticipo causa Mondiali invernali, i mesi di luglio e agosto non hanno mancato come da tradizione di arricchirsi anche dell’usuale e fitto calendario dei Preliminari delle Coppe Europee, propedeutici ai sorteggi che tra giovedì e venerdì disegneranno le Fasi a Gironi di Champions League, Europa League e Conference League.

Il turno di playoff è ancora da completarsi (anche se Maccabi Haifa, Benfica e Viktoria Plzeň si sono conquistate la Champions ieri così come il Djurgårdens la Conference), ma possiamo presentare una breve carrellata dei risultati più sorprendenti dell’estate che, magari, tra un tuffo in mare e una bevanda fredda gustata sotto l’ombrellone sono passati inosservati.

10) Dinamo Zagabria-Shkupi 2-2 25′ Queven (S), 44′ Ademi (D), 86′ Petković (D), 89′ Cephas (S)

Ormai un’habituè dei salotti continentali, per i Preliminari di Champions League la Dinamo Zagabria è un’assoluta fuoriserie. Quando il 19 luglio al Maximir arrivano i macedoni dello Skhupi è lecito pensare a una passeggiata nel 2/o turno preliminare: vuoi una condizione non ottimale, vuoi un pizzico di sottovalutazione, la dormiente difesa locale si fa beffare dall’inserimento di Queven che gela i croati. La doccia fredda sveglia la Dinamo, che al 86′ completa la rimonta con l’ex-Bologna Petković: missione compiuta? Negativo, perché i croati staccano la spina di nuovo e, tre minuti dopo il 2-1, Cephas approfitta di un’uscita improvvida di Livaković e scrive il sorprendente 2-2 finale. Il pari dello Skhupi lascia di stucco la Dinamo, che una settimana dopo in Macedonia si guadagna un faticoso 1-0 con annessa qualificazione al turno successivo.

9) KÍ Klaksvík-Bodø/Glimt 3-1 12′ Mikkelsen (K), 20′ Andreasen (K), 55′ Boniface (B), 85′ Andreasen (K)

Al playoff la Dinamo Zagabria deve ribaltare lo 0-1 maturato all’andata contro il Bodø/Glimt, altra squadra che nonostante le cessioni sta confermando l’ottimo rendimento europeo degli ultimi anni. I norvegesi, come i croati, ai Preliminari di Champions League sono un calibro di spessore e la pratica con i faroensi del KÍ Klaksvík sembra essere facilmente regolata dopo il 3-0 della gara di andata. Niente di più sbagliato: i faroensi disputano una gara memorabile al ritorno e al 20′ sono avanti 2-0: il solito Boniface sembra chiudere il discorso, il tris di Andreasen regala alla gara un finale al cardiopalma che vede i norvegesi scampare per il rotto della cuffia degli incredibili supplementari staccando il pass per il 2/o turno preliminare.

8) Osijkek-Kyzylzhar 0-2 62′ Ivaniadze, 71′ Koné

Il nome dell’Osijek può risultare sconosciuto a molti, ma i croati sono una presenza fissa dei preliminari di coppa. Al contrario, i kazaki Kyzylzhar sconosciuti lo erano praticamente per davvero fuori dai confini locali; il 4/o posto della scorsa Premier League locale vale per i caucasici l’esordio nelle coppe europee in Conference League rovinato però da un Osijek che nell’andata del 2/o turno preliminare si impone per 2-1 in Kazakistan. Al Gradski vrt di Osijek, nella gara di ritorno, i croati pensano forse già al turno successivo: succede cosi che a mezz’ora dalla fine Ivaniadze riporti la contesa in parità con una rasoiata mancina e, dieci minuti più tardi, Moussa Koné (tanta tanta Serie B alle spalle per l’ivoriano) di testa trovi la rete che manda incredibilmente in Paradiso i kazaki.

7) Radnički Niš-Gżira United 3-3 4-6 d.c.r. 14′ Tolordava (R), 15′ Jefferson (G), 77′ Petrov (R), 90’+12 Jefferson (G), 102′ rig. Pejović (R), 117′ Maxuell (G)

Altro colpo di scena nei Balcani alla posizione numero sette; il turno è sempre il 2/o preliminare di Conference League. I maltesi dello Gżira United volano in Serbia, in casa del Radnički, dopo che nella gara di andata avevano visto in zona Cesarini sfumare un 2-1 che avrebbe avuto del sensazionale. In trasferta il pronostico non può che essere per i serbi, che al 14′ sono già avanti 1-0; i maltesi, però, al sogno europeo non ci vogliono proprio rinunciare e trovano la forza di pareggiarla una prima volta e, a vendicare la gara d’andata, la seconda al 12′ minuto di recupero nella ripresa. Ai supplementari il Radnički passa di nuovo con il rigore di Pejović, ma ancora una volta il cuore dei maltesi porta al 3-3 di Maxuell: un Radnički incredulo ed esasperato è trascinato ai calci di rigore, dove incredibilmente si arrende a uno Gżira impeccabile dal dischetto.

6) Levski Sofia-Hamrun Spartans 1-2 2-5 d.c.r. 78′ Guillameur (H), 90’+1 Tsunami (L), 90’+2 Camenzuli (H)

Detto dello Gzira, da Malta è da elogiare anche la campagna in Conference League degli Hamruns Spartans, arrivati fino al playoff con il Partizan Belgrado (k.o. 4-1 in Serbia all’andata). Dopo aver sorprendentemente eliminato l’Alashkert (ai Gironi della scorsa Conferecene) e i bosniaci del Velež Mostar la sfida con il Levski Sofia sembrava il capolinea del viaggio degli Spartans, soprattutto dopo lo 0-1 per i bulgari maturato al 95′ a Malta. Al ritorno l’inzuccata di Guillameur (con frittata dell’esperto portiere bulgaro Mihaylov) porta la gara in parità, ma Tsunami al 91′ sembra spegnere i sogni dei maltesi; il pallone dell’Ave Maria, però, sorride agli Spartans che un minuto dopo il pari scaraventano la sfera in area e, complice un’altra disattenzione di Mihaylov, trovano il gol di Camenzuli che porta la sfida prima ai supplementari e poi ai rigori incredibilmente vinti dagli Hamrun.

5) Union Saint-Gilloise-Glasgow Rangers 2-0 27′ Teuma, 76′ rig. Vanzeir

Ci spostiamo in Champions League: l’Union Saint-Gilloise, incredibile matricola che in Belgio a lungo ha sognato il titolo lo scorso anno, trova al ritorno in Europa a distanza di 60 anni nientemeno che i Rangers finalisti dell’ultima Europa League. In avvio, comprensibilmente, ai gialloneri tremano un po’ le gambe ma i Gers non ne approfittano; i belgi si sciolgono con il passare dei minuti fino a trovare la rasoiata di Teuma e, nel 2/o tempo, il sigillo di Vainzer su una gara memorabile. Il 2-0, purtroppo, non basterà: ad Ibrox l’Union crollerà 3-0 salutando la Coppa dei Campioni, consolandosi però con l’accesso diretto ai Gironi di Europa League.

4) Konyaspor-Vaduz 2-4 18′ rig. Guilherme (K), 28′ Gasser (V), 31′ Sutter (V), 67′ Çiçek (V), 88′ Gasser (V), 90’+5 Hadžiahmetović (K)

Caso curioso quello del Vaduz, club che partecipa alla 2/a serie elvetica ma che in realtà risiede in Lichtenstein e, quindi, lo rappresenta in Europa a livello di club. Salvo eccezioni  le campagne europei del Vaduz raramente sono state memorabili; quest’anno però gli “svizzeri” hanno deciso di porre una marcata eccezione al trend,  eliminando in Conference gli sloveni del Koper al 2/o preliminare e trovandosi di fronte i turchi del Konyaspor: l’1-1 casalingo sembrava il preludio a un’onorevole uscita di scena in Turchia, anche per al 14′ i turchi si portano in vantaggio. Al contrario, invece, il Vaduz la ribalta in tre minuti, grazie anche a un gigantesco regalo della difesa locale; a quel punto è il Konyaspor a dover cercare la rete e lo fa attaccando a spron battuto per tutta la ripresa, scoprendo però il fianco ai contropiedi ospiti che si traducono in un 4-2 che rimarrà di diritto negli annali del Vaduz.

3) Olympiacos-Maccabi Haifa 0-4 5′ Chery, 61′ e 65′ Pierrot, 86′ Abu Fani

Tra le corazzate che regolarmente scendono in campo d’estate immancabile è l’Olympiacos. I campioni di Grecia si presentano con tanta qualità in rosa e i galloni da favoriti nella sfida con il Maccabi Haifa, con gli israeliani che nella gara di andata del 3/o turno preliminare acciuffano per i capelli l’1-1. Al Pireo però passano cinque minuti e un sinistro telecomandato di Chery fa 0-1; la reazione dell’Olympiacos è sterile e nella ripresa il Maccabi approfitta delle dormite del duo Cissé-Manolas per calare un poker a dir poco sorprendente che lascia attonito un Karaiskakis costretto all’Europa League.

2) Malmö-Žalgiris Vilnius 0-2 34′ Oyewusi, 52′ Renan Oliveira

Un anno fa, di questi tempi, il Malmö celebrava l’accesso alla Fase a Gironi di Champions League dove avrebbe trovato Chelsea, Juventus e Zenit San Pietroburgo. Un anno dopo il tracollo degli svedesi è davvero inopinato, e arriva al 2/o Turno Preliminare con i lituani dello Žalgiris Vilnius; lo 0-1 patito in Lituania è sorprendente, ma battezzato da molti come un passaggio a vuoto destinato a essere cancellato al ritorno. Il return-match all’Eleda Stadion diventa presto un assedio alla porta dei lituani, che resistono al forcing scandinavo e al primo affondo trovano con Oyewusi il vantaggio in contropiede; pronti via e nella ripresa Olivera, ancora in contropiede, sigla il raddoppio dello Žalgiris che ipoteca una qualificazione storica e mette a referto uno dei risultati più sorprendenti della fitta ed emozionante estate del calcio europeo.

1) Tre Fiori-Fola Esch 3-1 31′ Goh (T), 37′ Bruno Ramírez (F), 45’+1 e 51′ Gjurchinoski (T)

Al primo posto la squadra forse meno blasonata, capace però dell’impresa in proporzione più “titanica”. Titanica per la disparità di forze, titanica perché è dal Monte Titano a San Marino che viene il Tre Fiori capace di eliminare al 1/o turno di Conference i lussemburghesi del Fola Esch. San Marino, l’ultima federazione del ranking UEFA, che si regala una settimana da leggenda tra il 7 e il 14 luglio 2022 inaugurata andando a vincere in Lussemburgo per 1-0 grazie all’inzuccata di Núñez che suggella il primo storico successo di una sammarinese in trasferta nelle Coppe Europee. Una settimana dopo all’Olimpico di Serravalle ci si aspetta un Fola schiumante di rabbia e determinato a riprendersi la qualificazione, invece i locali calano un’altra prestazione da urlo: Goh fa 1-0, Ramírez sigla un 1-1 che porterebbe il Fola a un gol dai supplementari ma il Tre Fiori non si disunisce e grazie alla doppietta di Gjurchinoski può far partire una notte di festa grande sotto il Monte Titano. Al turno successivo i sammerinesi si arrenderanno (di misura) ai faroeresi del KÍ Klaksvík, ma l’impresa del Tre Fiori è di quelle che a San Marino è destinata a essere tramandata ai nipotini e, magari, a segnare una piccola svolta nella storia calcistica nella Repubblica del Monte Titano.