Nome: Erik Botheim
Nazionalità: Norvegia
Età: 22
Altezza: 187 cm
Nazionale: sì (Under 21)
Piede: destro
Ruolo principale: centravanti
Eventuali altri ruoli: –
Valutazione calciomercato: 4 milioni
Perché acquistarlo: sarà titolare inamovibile / potrebbe essere l’idolo dell’Arechi
Perché non acquistarlo: impatto con la Serie A
La nostra fanta-valutazione (da 1 a 5): ****
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LE CARATTERISTICHE – Centravanti forte fisicamente, ma che non disdegna di giocare palla a terra sfruttando doti tecniche non irrilevanti. E i tifosi della Salernitana se ne sono già accorti, considerata la rete segnata da Botheim nell’amichevole contro il Galatasaray, dove ha dribblato il difensore avversario con uno splendido doppio passo. Non ce ne vorrà Milan Djuric, passato al Verona, ma con Botheim la Salernitana cambia visione di gioco. La palla lunga con la spizzata aerea ora è una delle possibilità che la punta norvegese può fornire a Nicola invece dell’unica situazione possibile quando il centravanti era l’ex bosniaco. Ora la Salernitana con Botheim può andare in porta anche con il fraseggio palla a terra o allargando il campo in ampiezza. E non sono fattori da poco.
LA CARRIERA – Nato a Oslo il 10 gennaio 2000, Botheim cresce nel settore giovanile del Lys per poi passare nel 2016 al Rosenborg, la squadra più titolata di Norvegia. Con i Troillongan resta tre stagioni, collezionando 19 presenze e 4 reti. Nel luglio del 2020 passa in prestito allo Stabaek, dove mette a referto 15 presenze senza gol all’attivo. Nel febbraio del 2021 viene acquistato dal Bodo Glimt e con i gialloneri in nove mesi esplode. L’ariete norvegese segna 22 reti in 46 presenze tra campionato e Coppe, compresa la doppietta rifilata alla Roma in Conference League nel famoso 6-1 del 21 ottobre. Una partita che lo mette in evidenza e lo porta a essere acquistato dai russi del Krasnodar. Però il 24 febbraio scoppia l’assurdo conflitto Russia-Ucraina e tutti i calciatori tesserati per le squadre russe divengono, de facto, svincolati. La Salernitana ne approfitta e gli fa firmare un contratto quadriennale.
LO PRENDIAMO AL FANTACALCIO? Assolutamente sì. Vero, sul calciatore pende la spada di Damocle dell’inesperienza in Serie A, però i prodromi per essere un attaccante titolare e da potenziale doppia cifra ci sono tutti. L’Arechi è pronto a eleggerlo come nuovo idolo.