Gran Premio di Francia, 12/a tappa del Mondiale di Formula 1 2022. Analizziamo quanto accaduto sul circuito “Paul Ricard” di Le Castellet con la nostra monoposto fornita di un cambio vintage ma potente a 7 marce.
Viaggia in 7/a marcia, Max Verstappen – Un Natale anticipato questo GP per l’olandese della Red Bull. E il regalo glielo porta un altro vestito di rosso, nato non in Lapponia ma a Montecarlo. Quando oramai stava pensando solo a portarsi a casa il secondo posto, Leclerc commette l’errore che spiana a Verstappen la strada della sua settima vittoria stagionale e il rafforzamento del primato in classifica con 63 punti di vantaggio sul ferrarista.
Viaggia in 6/a marcia, Lewis Hamilton – Non male (attenzione, sempre prendendo come riferimento la stagione 2022) il 300/o GP in carriera dell’inglese della Mercedes. Il compagno di squadra Russell tenuto dietro per la quinta gara consecutiva, una Red Bull tenuta dietro (quella di Pérez) per effettivi meriti e non per circostanze esterne e un secondo posto finale che è il quarto podio consecutivo ed è il suo miglior risultato finora. Aspettate a darlo per bollito. Aspettate.
Viaggia in 5/a marcia, Carlos Sainz – Gara condizionata dalla partenza dall’ultima fila causa la penalità inflittagli per il cambio del propulsore bruciato in Austria. Il ferrarista ha comunque il merito di raccogliere quanto di meglio poteva raccogliere in questa gara: vale a dire un quinto posto che comunque fa morale. Un quinto posto figlio comunque di una corsa tutt’altro che anonima, impreziosita dal sorpasso a Pérez alla Signes. Purtroppo per lui, la Safety Car per l’uscita di Leclerc avviene troppo presto ed è costretto a effettuare una sosta in più ai box rispetto alla concorrenza, perdendo ogni possibilità di podio.
Viaggia in 4/a marcia, l’Alpine – La scuderia francese onora la gara di casa con una brillante prestazione che porta Alonso al sesto posto e Ocon all’ottavo, ottenendo così 12 punti e recuperando quattro lunghezze nei confronti dell’avversaria diretta per il quarto posto costruttori, la McLaren (settima con Norris e nona con Ricciardo). Quattro lunghezze che per ora le consentono di rimanere solitaria alle spalle di Red Bull, Ferrari e Mercedes.
Viaggia in 3/a marcia, la Haas – Continua l’ottovolante di prestazioni per la scuderia statunitense. E così, dopo due gare a punti con entrambe le vetture, in Francia Magnussen è costretto al ritiro e Mick Schumacher è solo quindicesimo. Per loro fortuna, l’AlphaTauri non ne approfitta e così il settimo posto nel Mondiale Costruttori è ancora al sicuro.
Viaggia in 2/a marcia, Sergio Pérez – Fine settimana negativo per il secondo pilota (con tutto il rispetto per il messicano, è un dato di fatto) della Red Bull. Culminato nell’incredibile sorpasso subito da Russell dopo la fine della Virtual Safety Car chiamata per l’uscita di Zhou su Alfa Romeo. Incredibile perché un pilota del suo calibro e che guida una Red Bull non può letteralmente “addormentarsi” in quel modo in una fase così cruciale della gara. E siamo certi che Helmut Marko non l’abbia per niente presa bene.
Viaggia in 1/a marcia, Charles Leclerc – Dopo Imola, un altro testacoda con macchina finita tra le barriere per il monegasco. Ma, a differenza di quanto accaduto sul Santerno, questo è decisamente più pesante dato che la F1-75 non è ripartita e, soprattutto, è avvenuto quando Leclerc era in testa ed era appena uscito dalla difficile fase iniziale che lo ha visto tenere testa a un Verstappen negli scarichi e con il DRS a sua disposizione. Un errore che definire pesante in ottica Mondiale appare fin quasi riduttivo e che sembrerebbero certificare che Leclerc non sia ancora pronto per fregiarsi dei colori dell’Iride. Sperando però di essere decisamente smentiti.