Lugano, Croci Torti: “Affronteremo una squadra tosta”
Dal nostro inviato a Lugano (CH)
Primo appuntamento dell’anno, a Cornaredo, con le conferenza stampa prepartita. Dopo l’incontro di mercoledì scorso, questa volta, con mister Croci Torti, si ricomincia a parlare di campo.
E, infatti, gli abbiamo chiesto cosa pensa del Sion, avversario di domenica prossima: “Loro sono una squadra che, questa primavera, qua a Cornaredo, ci ha dato una grande lezione di cinismo. Giocano a immagine del loro allenatore, che di questa caratteristica ne fa un pregio. Tramezzani mi piace tantissimo; le sue squadre si coprono bene, e hanno una grade abilità a ripartire. Hanno ingaggiato due elementi della Top Undici di Super League come Lindner e Lavanchy. A metà campo è arrivato Poha: ve ne accorgerete già da domenica come alzerà il livello della squadra. Il Sion è una squadra forte, che ha voglia di far dimenticare ai tifosi il campionato di alti e bassi dell’anno scorso. Vanno rispettati e presi con le pinze, sarà una partita non facile. Inoltre, le condizioni ambientali, il caldo renderà difficile una gara che dovremo avere l’intelligenza di saper gestire dal primo all’ultimo minuto. Visti i tanti assenti (Facchinetti e Hajrizi si vedranno dopo Natale; Macek, Aliseda, Amoura e Arigoni hanno problemi fisici, Belhadj è squalificato – ndr), in panchina ci saranno diversi giovani della U21.”
Abbiamo anche domandato al Crus che sensazione ha, iniziando la stagione, guidando un gruppo che, per la prima volta, ha contribuito lui stesso a costruire: “Sicuramente è un grande stimolo: non nego che, lo scorso anno, abbiamo convissuto con qualche compromesso. Questa stagione cercheremo di fare cose nuove. Siamo un po’ corti, non ho certamente, adesso, una rosa per reggere tre competizioni; ma, in Svizzera, è sempre un po’ difficile parlare di mercato e di rosa a inizio stagione perché, con due nuovi giocatori ad agosto, puoi stravolgere qualsiasi squadra. Abbiamo delle idee, e abbiamo selezionato solo elementi che ci servivano. Ogni giocatore svizzero che è arrivato qua è stato scelto per un determinato motivo. Sono ragazzi che conoscono determinate dinamiche tipiche della Svizzera, e a loro chiederemo qualcosa in più a inizio campionato.”
Rispetto ai nuovi arrivati: “Quasi nessuno si è presentato in super condizione, e non abbiamo ovviamente giocatori già al 100 per cento. Fa eccezione Doumbia: sembra sia con noi da una vita. Ha tanto entusiasmo che gli deriva da una stagione sopra le righe. Ma ciò che più ho apprezzato in lui, al di là degli aspetti tecnici o tattici, è la voglia di aiutare il gruppo sin dal primo allenamento. Abbiamo scelto una persona giusta, non solo un giocatore. E visto che abbiamo perso persone non banali, anche come ruolo nello spogliatoio, il suo innesto è importante.”
Sul passato, il tecnico è stato chiaro: “Tre ore prima di cominciare il primo allenamento, sono salito al Parco san Michele e ho guardato la città. Mi sono detto che avevamo fatto una cosa bella, che rimarrà, ma ora guardo avanti. Sapevamo già da febbraio che il gruppo sarebbe stato dimezzato, e abbiamo lavorato da allora per sostituire i partenti: speriamo di averlo fatto bene. Ci mancano due giocatori, lo sappiamo, li stiamo cercando con convinzione. Ma sono certo che non sia un grosso problema se, a inizio stagione, la rosa non è completa. Il mercato chiude a fine agosto e verso la fine, per squadre come la nostra, si presentano le migliori occasioni.”