Gran Premio di Miami, 5/a tappa del Mondiale di Formula 1 2022. Analizziamo quanto accaduto sul circuito dell’Autodromo Internazionale di Miami con la nostra monoposto fornita di un cambio vintage ma potente a 7 marce.
Viaggia in 7/a marcia, Max Verstappen – O tutto o niente. Non si può fare a meno di notare che questo Verstappen di inizio 2022 o vince o salta. Ieri, purtroppo per la Ferrari, è arrivata la terza vittoria stagionale dell’olandese della Red Bull. Il campione del mondo 2021 ha sfruttato pienamente una monoposto performante, soprattutto nel dritto e nella gestione delle gomme. Mettendoci nel suo in partenza saltando immediatamente Sainz e poi infilando Leclerc dopo i primi giri. In più, la calma olimpica nel gestire gli attacchi del monegasco della Ferrari dopo la Safety Car. L’unico dubbio permane nell’affidabilità (dicasi problemi del venerdì). Ma meno male che permangano dubbi, altrimenti sarebbe un Mondiale già indirizzato.
Viaggia in 6/a marcia, Charles Leclerc – Coglie il massimo che può cogliere da questo fine settimana. La Ferrari è decisamente competitiva sul giro secco e infatti ottiene una grande pole position. Non è competitiva come la Red Bull in gara (in particolar modo nella gestione degli pneumatici) e quindi conquista un secondo posto che comunque lo mantiene in testa al Mondiale con 19 punti avanti a Verstappen. Meglio di così non si poteva pretendere.
Viaggia in 5/a marcia, Esteban Ocon – Va a sbattere nelle qualifiche ed è costretto a partire dal fondo della graduatoria. Una strategia conservativa all’inizio (gomme dure) e aggressiva nel finale, unito a un pizzico di fortuna (Safety Car per l’incidente tra Gasly e Norris) lo fanno risalire fino a un buonissimo ottavo posto che gli consentono di rimanere ampiamente nella top 10 del Mondiale.
Viaggia in 4/a marcia, Valtteri Bottas – Grandissima gara del finlandese che, al volante dell’Alfa-Sauber, si sta ritrovando e sta trascinando da solo la scuderia svizzera sponsorizzata dalla casa del Biscione a competere addirittura per il quinto posto nel Mondiale costruttori. Scala una marcia in meno per l’errore che gli costa due posizioni in classifica in favore della sua vecchia Mercedes.
Viaggia in 3/a marcia, Lewis Hamilton – Distratto dalle polemiche con l’organizzazione del Mondiale in merito al portare ciondoli nell’abitacolo durante la gara, arriva l’ennesima bastonatura da parte del compagno di squadra George Russell, con tanto di sorpasso in gara annesso. Segnali non certo confortanti per il futuro.
Viaggia in 2/a marcia, Lando Norris – Il casco a mo’ da pallone da basket in onore degli Stati Uniti non gli ha portato fortuna. Buona la qualifica con l’ottavo posto, gara regolare con punti quasi scontati quando dopo il rientro dai box va a scontrarsi con l’AlphaTauri di Gasly (con il francese maggiore responsabile). E pive nel sacco, anzi, vista la metafora del casco, nel cesto.
Viaggia in 1/a marcia, l’Aston Martin – Alla fine, grazie alla penalità di 5 secondi inflitta ad Alonso per “taglio di circuito” porta a casa un punticino con Stroll. Però, dopo un buon sabato, in casa Aston Martin decidono di rovinare tutto raffreddando oltre il consentito il carburante. Sintomo di serenità ancora lontana.