Non dire gatto se non ce l’hai nel sacco. Pare un virgolettato di stampo trapattoniano, altro non è che la constatazione che nella mente di chi scrive si è fatta largo in un assolato pomeriggio ciociaro acceso dal big match di Serie B tra Frosinone e Monza. I brianzoli di Stroppa, in striscia tutto sommato positiva, sono avanti 1-0 allo Stirpe dopo un avvio di gara a forti tinte gialloazzurre grazie al micidiale contropiede finalizzato da Dany Mota.
Puniti al primo errore i ciociari accusano non poco il colpo, dopo l’autorevole avvio di gara. La prima frazione vede presto il Monza attanagliare con i propri tentacoli il Frosinone, flirtando a più riprese con un 2-0 che sarebbe più che meritato: in particolare, gridano vendetta la traversa scheggiata da Sampirisi e l’occasione cestinata in ripartenza da Ciurria. Il controllo netto ma spuntato e quasi irriverente che i ragazzi di Stroppa palesano allo Stirpe deve in qualche modo indispettire gli deì del calcio, che per l’occasione armano il mancino al fulmicotone di Camillo Ciano; corre il minuto 37 quando, dal nulla, il folletto in maglia gialloblù raccoglie una sponda di Novakovič e fa partire una sassata che si insacca sotto la traversa di Di Gregorio per un 1-1 a dir poco inaspettato.
Il peggio, per gli ospiti, deve ancora venire: tre minuti e Donati si addormenta, facendosi scippare da Zerbin il pallone che il talento partenopeo trasforma nel 2-1 sorprendente dei ciociari. Senza che gli ospiti abbiano potuto realizzarne le modalità, il “gatto gialloblù” fugge dal sacco dei monzesi rincorrendo un’insperata vittoria; il disorientamento ospite non è cancellato dal break di metà tempo, perché pronti via e nella ripresa sull’asse Barberis-Di Gregorio i lombardi regalano al Frosinone un 3-1 ancora più grottesco. Il doppio vantaggio, di fatto, chiude una partita dalla quale il Monza era improvvisamente uscito già al gol del pari: il Frosinone diluvia dalle parti di Di Gregorio, “fortunato” a incassare il poker solamente sul gong con il gran destro di Canotto.
Al fischio finale il tabellino recita un 4-1 faticoso da commentare sul versante strettamente tecnico. Ride Fabio Grosso, che centra la 6/a vittoria casalinga consecutiva (8/a nelle ultime 9 uscite allo Stirpe) e difende l’8/o posto in classifica dagli assalti del Perugia tenuto dai ciociari fuori dalla zona playoff. Doveroso migliorare in continuità e rendimento lontano dallo Stirpe per i gialloblù, che pure confermano di avere un’intelaiatura di squadra che in una gara secca può dire la propria contro qualsiasi avversaria in questa Serie B.
Il Monza, invece, si lecca le ferite dopo un rovescio davvero difficile da pronosticare al 30′ dello Stirpe. Se le qualità tecniche dei brianzoli sono indiscusse per questa Serie B (notevole su tutti la prestazione di Machin tra i calciatori di Stroppa), il black-out costato la vittoria non può non lasciare l’amaro in bocca: per l’allungo mancato su Cremonese, Brescia, Pisa e Benevento ma soprattutto perché non dovesse arrivare la promozione diretta (ipotesi che oggi, con il 3/o posto, sarebbe realtà) i ragazzi di Stroppa dovrebbero entrare nell’ordine di idee di non potersi permettere un black-out del genere in gare ad eliminazione diretta. I playoff di Serie B, tra l’altro, sono storicamente un terno a lotto dal quale spesso sono uscite vincitrici compagini più brave ma non anche necessariamente più forti della concorrenza; storia che a Monza, loro malgrado, conoscono più che bene.