Il massacro di civili a Bucha è diventata in questi giorni l’immagine più forte, devastante della guerra in Ucraina. Un disastro, sul piano di vite umane, che richiama alla mente alcune delle vicende più drammatiche della storia europea, per qualcuno addirittura è uno sterminio senza precedenti. Occupata prima dai russi, la città della zona settentrionale è finita nuovamente sotto il controllo ucraino, ma le immagini che si sono presentate al momento del ritorno sono un dramma che non può andarsene dalla mente di chi assiste: corpi esanimi o carbonizzati sparsi per le strade, racconti di violenze, stupri e massacri senza pietà, centinaia di civili uccisi. L’orrore della guerra viene raccontato rimanendo in silenzio, perché davanti a tanta devastazione, le parole faticano a uscire. Quello di Bucha e dei suoi cittadini è un dramma che ha sconvolto il mondo intero, tanto da portare Zelensky ad appellarsi alle Nazioni Unite per la formazione di un nuovo Tribunale di Norimberga, per punire gli autori di gesti privi di qualsiasi umanità.
E’ stata sanguinosa anche la stessa battaglia tra ucraini e russi per la presa della città da parte dei primi alla fine di marzo. Tanto che anche un ex atleta sarebbe caduto durante la battaglia: si tratta dell’ex rugbista e presidente della federazione di rugby dell’Ucraina Alexey Tsybko. Un giocatore (da poco aveva compiuto i 55 anni) che è stato per anni capitano e pilastro della Nazionale, oltre ad essersi dedicato anche alla politica svolgendo il ruolo di sindaco della città di Smila tra il 2015 e il 2018. Forte sostenitore del movimento Euromaidan, aveva già combattuto anche in Donbass, quando cominciò la guerra nel 2014.
Ad annunciarlo è stato il suo amico e attivista del Corpo Nazionale dell’Ucraina Dmitry Kukharchuk: “Il mio amico Alexey Tsybko, ex sindaco di Smila, è morto vicino a Bucha. Mentre i sindaci della maggior parte delle città stavano con le mani in mano, lui ha preso una posizione ed è andato a combattere”.
Tsybko ha cominciato a giocare in una squadra di Mosca, il VVA Podmoskovye, per poi trascorrere gran parte della sua carriera nel campionato tedesco di rugby, in cui aveva potuto affermarsi come professionista, venendo nominato anche come miglior giocatore del torneo nel 1993 con il Lipsia. L’anno dopo, è tornato in Ucraina, dove ha giocato fino al 2003 con l’Argo Kiev. Tanti i messaggi sulla sua pagina Facebook, di chi ora lo ricorda con dolore:
“Alexey era valoroso e aveva dei principi. L’ho conosciuto più di 15 anni fa. All’epoca era il presidente della Federazione di rugby e io diventai il suo assistente. Abbiamo realizzato piani per grandi cambiamenti nel rugby ucraino, ottenendo grandi risultati. A Smila ha creato un sistema di rugby dedicat ai bambini. Da sindaco, Alexey si è rifiutato di fare patti con persone corrotte che hanno finito per indebitare la nostra città. Questa scelta gli creò tanti problemi.”