Il 12 settembre 1885 è un giorno che rimarrà per sempre nella storia della Coppa di Scozia. Difficilmente potrà essere anche solo lontanamente avvicinato il record che venne stabilito in quella data. Due partite, due risultati eclatanti: Arbroath-Bon Accord e Dundee Harp-Aberdeen Rovers finirono rispettivamente 36-0 e 35-0.
Secondo alcune fonti la partecipazione del Bon Accord alla Coppa di Scozia nacque da un clamoroso disguido. Era infatti una squadra di cricket con base ad Aberdeen, conosciuta con il nome di Orion CC. In realtà ad essere invitato era stato l’Orion FC, ma la somiglianza del nome trasse in inganno gli organizzatori. I giocatori di cricket scelsero come nome Bon Accord (la parola d’ordine che diede inizio all’assalto al castello di Aberdeen durante le guerre di indipendenza) e partirono alla volta di Arbroath.
L’Arbroath era una squadra più esperta, fondata nel 1878, anno in cui prese parte alla prima Scottish Cup. Al termine del primo tempo i padroni di casa conducevano già per 15-0. Per capire meglio il grado di pressapochismo degli ospiti, basti pensare che erano arrivati al campo senza una alcuna divisa standard. Nella ripresa l’Arbroath andò in gol per altre ventuno volte e il mattatore del match fu John Petrie, diciottenne attaccante autore di ben tredici reti.
Si raccontò che il portiere dell’Arbroath, inoperoso per tutta la partita, avesse utilizzato un ombrello per ripararsi dalla battente pioggia. Per il suo collega Andrew Lornie, invece, fu un calvario. La partita sarebbe potuta finire addirittura 43-0 se l’arbitro Dave Stormont non avesse annullato ben sette reti per fuorigioco.
La cosa straordinaria fu che nello stesso giorno si giocò la seconda partita con più gol della storia della Coppa di Scozia. Il Dundee Harp era stato fondato nel 1879 per fornire un centro di interesse sportivo per la comunità cattolica della città. Il suo campo da gioco si trovava vicino alle officine del gas di East Dock Street. Affrontava, da favorito, l’Aberdeen Rovers, una formazione appena nata nella terza città più popolata di Scozia. Il divario tecnico era notevole e fu subito evidente.
Ma il Dundee Harp fu, a suo modo, ingenuo. L’arbitro dell’incontro aveva infatti segnato 37 reti, non 35 come indicano i tabellini ufficiali. Fu il segretario del club, probabilmente per cavalleria sportiva, a far rettificare il risultato. Salvo poi pentirsene amaramente qualche ora dopo, quando venne a sapere che un’altra partita era finita con un gol in più. Il record sfumò così, forse per troppa etica.
Si racconta che Tom O’Kane, terzino del Dundee ed ex calciatore dell’Arbroath avesse convinto i funzionari del Dundee Harp ad inviare un telegramma ai colleghi dell’Arbroath per vantarsi di quel risultato record. Fu solo quando O’Kane salì sul treno del sabato sera per Arbroath che scoprì l’amara verità.