Mentre a Kiev si muore sotto le bombe e i missili russi a ogni ora del giorno e della notte, anche quando si è in fila per un pezzo di pane, e tutto il mondo segue con il fiato sospeso una vicenda che si spera possa frenare la sua portata distruttiva, arrivano tanti segnali di solidarietà dallo sport italiano. Porta lo stendardo della Campania e di Napoli l’iniziativa “Un calcio al razzismo”, un torneo in due giorni tra 12 consolati di mezzo mondo per lanciare un messaggio di pace e fratellanza in questo momento di grave crisi umanitaria. A promuovere l’iniziativa è Angelo Melone, Console della Repubblica Democratica del Congo, in collaborazione con l’assessorato allo sport del Comune di Napoli. Questo “Mundialito” di solidarietà comincerà sabato 19 marzo con la partita tra la Nazionale Parlamentari e quella rappresentativa dell’Ucraina alla presenza del presidente della Camera dei deputati Roberto Fico e del Sindaco di Napoli Gaetano Manfredi. A dare simbolicamente il calcio d’inizio, alle 11:30 allo Stadio Caduti di Brema del quartiere di Barra (alle porte di Napoli), sarà la grande schermista e campionessa olimpionica Valentina Vezzali, sottosegretario di Stato con delega allo Sport.
Porteranno i loro saluti: Mario Morcone, Assessore Regionale alla Sicurezza e all’Immigrazione, Emanuela Ferrante, Assessore allo Sport del Comune di Napoli, Khakessa Sambassi, Ambasciatore della Repubblica Democratica del Congo, Angelo Melone, Console della Repubblica Democratica del Congo, il professor Vincenzo Sanasi D’Arpe, presidente di W.F.P. Italia, Vincenzo Cicatiello, Vicepresidente Croce Rossa Napoli, Fatou Diako, presidente della Consulta degli immigrati del Comune di Napoli e Enza Massaro, vicesegretaria del Sindacato Unitario Giornalisti Campania. Per la prima volta, nello stesso campo, giovani cittadini migranti rappresentanti di diciannove squadre internazionali, si sfideranno contro la formazione dei parlamentari italiani, una squadra espressione della Polizia di Stato, del Tribunale di Napoli e di due ordini professionali campani (quello dei medici e quello degli avvocati), per vincere un’unica sfida di solidarietà. Tra sabato 19 e domenica 20, in prossimità della giornata internazionale contro le discriminazioni razziali del 21 marzo, scenderanno in campo esponenti del Bangladesh, Benin, Burkina Faso, Capo Verde, Costa D’Avorio, El Salvador, Gambia, Ghana, Grecia, Mali, Marocco, Nicaragua, Niger, Nigeria, Peru, Repubblica Democratica del Congo, Senegal, Sri Lanka e Ucraina. Il contingente italiano è composto da 5 formazioni: Nazionale Parlamentari, Polizia di Stato, Tribunale di Napoli, Ordine dei Medici di Napoli e Ordine degli Avvocati della Provincia di Napoli.
Queste le parole del console Melone: “Questa è solo la prima edizione, che si ripeterà negli anni come iniziativa solidale del Consolato del Congo, a ridosso della giornata contro il razzismo. Napoli da sempre crocevia di popoli e città multiculturale, rappresenta la culla del Mediterraneo e ponte di collegamento con il continente africano. Nella vita quotidiana, e nella straordinarietà dei suoi luoghi di cultura, ci si rende conto non è città univoca, ma esaltazione delle diversità come ricchezza per il genere umano. Come abbiamo potuto constatare in questi giorni, quando la città ha vinto un’altra bellissima sfida, quella di generosità con il popolo ucraino”.
E c’è la testimonianza anche del sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi: “Un’iniziativa dal forte valore simbolico soprattutto in questo periodo così drammatico per gli scenari di guerra alle porte dell’Europa. Lo sport rappresenta uno strumento potentissimo di vicinanza tra i popoli e Napoli, da sempre luogo di accoglienza e solidarietà, ne è un esempio: non è un caso che questo torneo internazionale si svolga nella nostra città, terra capace di abbracciare chi soffre e di costruire gradualmente e quotidianamente la Pace”. Un torneo che vede coinvolte le istituzioni e l’alto patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero degli Affari Esteri, della Regione Campania, della Polizia di Stato, dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, dell’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”, della Croce Rossa Italiana, della CGIL, CISL, UIL, dell’associazione per la libertà di stampa, Articolo21, della Consulta degli immigrati del Comune di Napoli, del Sindacato Unitario Giornalisti della Campania, dell’Ordine dei Medici di Napoli e dell’Ordine degli Avvocati della Provincia di Napoli.
Un piccolo passo, forse, ma si spera che il messaggio arrivi forte e si unisca a tutti gli altri sforzi che in questi giorni vengono profusi, affinchè questa mattanza finisca al più presto.