Il Rio Ave è la prima società a chiedere la no-fly zone in Ucraina
Il tema della possibile chiusura dello spazio aereo ucraino per interrompere i bombardamenti del Paese da parte della Russia è da giorni al centro delle richieste arrivate dal presidente Zelensky verso, soprattutto, la NATO e il mondo occidentale: una non-fly zone per proteggere il territorio dai missili e salvare così edifici e civili, da ormai settimane finiti, in un numero crescente di città, nel mirino degli aerei russi.
Si tratta di una questione spinosa, su cui è acceso da tempo un dibattito difficile da risolvere, che mette da una parte la volontà di salvaguardare le vite di milioni di potenziali vittime innocenti e dall’altra i rischi dello scoppio di un conflitto mondiale. Interdire ai velivoli russi di attraversare il territorio ucraino e arrivare, in caso, anche all’estrema decisione di abbattere chi violi il divieto, vorrebbe dire avvicinarsi sempre di più a una vera e propria dichiarazione di guerra, con conseguenze potenzialmente drammatiche per tutta l’umanità: un terzo conflitto mondiale, come avvertito anche dal Ministro degli Esteri russo Lavrov. E anche per questo, per il momento, la NATO ha rifiutato le pur insistenti richieste arrivate dalla presidenza ucraina.
Juntos por uma causa maior 👉 https://t.co/7BqDO0vuDT 🇺🇦
⚠️ E para que possamos todos celebrar o Dia da Mulher, o Rio Ave FC oferece um bilhete extra para uma acompanhante de sócio (do género feminino) para o #RAFCPEN. 🎫#PorTodosVencer #ProtectUASky pic.twitter.com/2bOmrukR6J
— Rio Ave FC (@RioAve_FC) March 9, 2022
C’è chi, però, nel mondo del calcio ha deciso di fare un importante appello proprio in favore della no-fly zone. Si tratta del Rio Ave, società portoghese attualmente in seconda serie dopo essere stata retrocessa la scorsa stagione a 13 anni di distanza dall’ultima volta: al momento dell’ingresso in campo nella partita giocata domenica contro il Penafiel, il club biancoverde ha indossato una maglia con l’appello scritto sopra “Protect Ukrainian Sky!” (“Proteggete il cielo ucraino!“) e la bandiera dell’Ucraina. E’ il primo club ad aver rivolto un messaggio così forte sul tema, volendo dimostrare la propria piena solidarietà al popolo ucraino e chiedendo ai governi di intervenire anche con un’azione militarmente così importante.
La manifestazione di solidarietà del Rio Ave è proseguita anche nel corso della partita, con i giocatori che indossavano divise con i loro nomi scritti in ucraino, e anche dopo, visto che le stesse maglie saranno vendute all’asta e, con i soldi raccolti, si procederà all’acquisto di beni di prima necessità da mandare in Ucraina.
Juntos pela Ucrânia! 🇺🇦
Nas camisolas de jogo, os nomes dos jogadores estavam em ucraniano e essas mesmas camisolas serão vendidas e o valor angariado reverte para a aquisição de bens de primeira necessidade a serem enviados para a Ucrânia. 🇺🇦 #PorTodosVencer #ProtectUASky pic.twitter.com/XTb5hZV98Q
— Rio Ave FC (@RioAve_FC) March 14, 2022