I Pionieri del Calcio – Charles Meysey-Thompson e Henry Stewart, i reverendi prestati al calcio
La seconda edizione della FA Cup (1873) vide il bis degli Wanderers, che si erano aggiudicati il prestigioso trofeo anche l’anno precedente. I Rovers capitanati dal celebre Lord Arthur Kinnard ebbero la meglio sull’Oxford University col punteggio di 2-0, confermandosi come la squadra più forte dell’intera Inghilterra. Di quella formazione stellare facevano parte calciatori che in seguito si sarebbero distinti nei rami lavorativi più disparati. C’erano ad esempio l’anglo-indiano Kenyon-Slaney, futuro politico e soldato, il letterato statunitense Julian Sturgis; il coltivatore di malto Leonard Howell. E i due reverendi Charles Meysey-Thompson e Henry Stewart.
Charles Meysey-Thompson, il falso scozzese
Charles Meysey-Thompson era nato a York il 5 dicembre 1849 da una famiglia di nobili origini. Aveva studiato all’Eton College prima di andare a Cambridge, dove si era laureato nel 1872. Fin da piccolo aveva amato lo sport in generale, distinguendosi nell’atletica e in particolare nel lancio del martello. Ma col calcio aveva avuto subito un rapporto speciale. Giocava attaccante e, come si suol dire, seppe approfittare della sua grande occasione.
Il 28 febbraio 1872, infatti, mentre era all’Università, venne scelto come sostituto di Henry Primrose per rappresentare la Scozia in una gara amichevole con l’Inghilterra. Pare che il suo unico legame con la Scozia fosse che la famiglia possedeva una proprietà “a nord del confine”. Quel fortunato evento lo mise in luce e gli permise di entrare a far parte, assieme al fratello Albert, dei celeberrimi Wanderers. Charles giocò altre quattro partite con la maglia dei Rovers, poi si accasò agli Old Etonians, con cui partecipò alla FA Cup 1876.
Parallelamente all’attività di calciatore Meysey-Thompson si diede alla carriera sacerdotale, venendo ordinato curato a Whitby nel 1873. Due anni più tardi venne trasferito a St Pancras, a Londra, prima di diventare rettore della Middle Claydon nel Buckinghamshire. Morì molto giovane, a soli 31 anni, mentre si trovava a Peoa (Utah, Stati Uniti), luogo in cui si era recato per migliorare le sue precarie condizioni di salute.
Henry Stewart, l’attaccante prezioso
Henry Stewart era scozzese ed era nato a Cairnsmuir, Kirkcudbrightshire l’8 novembre 1847. Dopo aver studiato alla Renton School e al Loretto College a Edimburgo, si era trasferito in Inghilterra per frequentare il prestigioso Trinity College. Nel suo primo periodo scolastico aveva abbracciato il cricket, raggiungendo ottimi risultati e venendo incoronato come miglior battitore dell’istituto. Al contempo giocò qualche partita di calcio, riuscendo a entrare a far parte, una volta finita l’Università, degli Wanderers.
Fece il suo debutto assoluto in squadra il 4 marzo 1872, al Kennington Oval, in occasione della semifinale contro il Queens’ Park. La formazione scozzese strappò un prezioso 0-0, ma le difficoltà di trovare i fondi necessari per raggiungere nuovamente l’Inghilterra fecero saltare il replay. Henry non fu scelto per la prima finale della FA Cup, ma giocò la seconda edizione, quando appunto gli Wanderers sconfissero Oxford. Stewart veniva descritto come un attaccante prezioso, che sapeva tenere palla e non si arrendeva mai.
Nel 1873 divenne sacerdote e ciò lo portò sempre più lontano dalla carriera di calciatore. Fu curato al St. John’s, Alborn, fino al 1874 e poi vicario presso East Witton, North Riding of Yorkshire. Come il collega ed ex compagno di squadra Meysey-Thompson divenne rettore (a Brington, Northamptonshire e a Michaelston-le-Pit, Glamorgan) ma ebbe una vita decisamente più duratura. Morì infatti il 20 marzo 1937 alla veneranda età di 89 anni.