Non capitava oramai da anni che il primo giorno dei primi test pre-stagionali di Formula 1 fosse così atteso da appassionati e non. Il perché è presto scritto. Dal 2022, il massimo sport motoristico entra in una nuova era, con vetture che tornano a essere a “effetto suolo” (col muso direttamente “attaccato” all’ala anteriore) e i nuovi pneumatici da 18 pollici.
Quindi, la giornata di oggi è stata quella del debutto delle nuove vetture per tutte le 10 scuderie sul circuito del Montmeló, a Barcellona. Ovviamente, è troppo presto per dedurre già indicazioni ma qualcosa si può già dire. Si può dire che la Ferrari è stata la scuderia che ha inanellato più giri, ben 153, rispettivamente 80 con Leclerc e 73 con Sainz. E si è anche piazzata al secondo e al terzo posto della classifica cronometrica (beninteso, graduatoria da prendere col beneficio d’inventario) girando con gomme medie. I meccanici e gli uomini addetti alla strategia di Maranello hanno poi raccolto molte informazioni sui flussi d’aria attorno alla SF75 grazie ad apposite “griglie” collocate sulla carrozzeria.
Si è nascosta dal punto di vista cronometrico la Red Bull, con il Campione del Mondo Max Verstappen “solo” nono ma con ben 147 giri che rappresentano una miriade di informazioni. Hanno rotto il muro dei 100 giri, la Williams con 134 giri (equamente divisi tra Albon e Latifi), la Mercedes e l’Alpine con 127 giri (le “Frecce d’Argento” sommando Russell e Hamilton, mentre per i francesi ha girato il solo Alonso), l’AlphaTauri con i 121 giri di Tsunoda, l’Aston Martin con i 119 giri distribuiti tra Stroll e Vettel e la McLaren con i 103 giri di Norris, autore del miglior tempo con gomme soft.
“Bocciate” (si fa per dire) Haas e Alfa-Sauber. Problemi al fondo per la scuderia statunitense, mentre la squadra sponsorizzata dal Biscione (in un’inedità livrea camouflage) è stata a lungo ferma ai box. Domani si replica.