Se esistesse una ipotetica classifica delle frustrazioni più frustranti (il gioco di parole è voluto), la perdita di una medaglia olimpica per due millesimi di secondo sarebbe collocata nelle posizioni più ragguardevoli. E, quando ti capita, vi sono due modi per reagire: la mancanza di volontà di farlo oppure la voglia di allenarti sempre di più per poter conseguire l’obiettivo.
Fortunatamente, Dominik Fischnaller ha preferito prendere la seconda via. Il 28enne carabiniere di Maranza ha riportato ieri l’Italia sul podio olimpico dello slittino dopo i 6 consecutivi tra Lillehammer 1994 e Sochi 2014 dell’immenso Armin Zöggeler, attuale CT della Nazionale. E soprattutto dopo quei due maledetti millesimi di secondo che lo privarono del bronzo quattro anni fa a PyeongChang.
In Corea del Sud, Fischnaller arrivò tra i favoriti, forte anche del fatto che si era imposto l’anno prima nella prova di Coppa del Mondo sul budello olimpico. Invece, le quattro discese in due giorni (evento che accade solo ai Giochi Olimpici invece delle canoniche due nelle altre manifestazioni) gli “regalarono” la medaglia più amara: il legno. Una delusione acuita anche dalle aspettative che erano riposte su di lui, subito “bollato” con la scomoda etichetta di erede di Zöggeler.
Una delusione che avrebbe potuto abbattere chiunque. Invece, Dominik si è immediatamente rialzato. In questi quattro anni è arrivato il secondo posto in Coppa del Mondo nel 2019/2020, il bronzo mondiale di Sochi 2020 nello sprint e l’oro europeo di Lillehammer 2020. Risultati importanti che hanno contribuito all’intento. Quello di erodere dalla mente di Fischnaller il fantasma di quei maledetti due millesimi.
Un fantasma duro da abbattere. Tant’è vero che si è ripresentato alla fine della terza discesa, dove Dominik aveva confermato sì la terza posizione, ma una serie di errori lo avevano allontanato dal tedesco Ludwig e dall’austriaco Kindl (rispettivamente oro e argento poi) con un Felix Loch pronto ad azzannare la preda. Invece, l’ultima discesa dell’altoatesino è stata semplicemente stupenda. Dopo quattro anni, il fantasma di quei due millesimi è stato definitivamente abbattuto. Due millesimi in quattro anni. Mezzo millesimo all’anno. Un’inezia. Ma quanto basta per salire sull’Olimpo.