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Il Lugano può crescere ancora: vediamo se riuscirà a farlo già in questa stagione

A Lugano, Mattia Croci Torti, nelle due conferenze stampa in settimana, aveva detto che i cinque gol incassati a Cornaredo prima di Natale dallo Young Boys lo avevano disturbato per diversi giorni, nelle settimane seguenti alla partita. E proprio dai bernesi sono ripartiti i sottocenerini, in una sfida che poteva, visto il precedente, creare qualche problema, anche a livello mentale.

L’undici guidato dal Crus, invece, nonostante le tante assenze (Custodio e Sabbatini squalificati, Marić in panchina per problemi fisici, Amoura rientrato malconcio dalla Coppa d’Africa, mentre Guidotti si dovrà operare) ha invece disputato una buona gara, contenendo i gialloneri (anch’essi con diversi elementi fuori) e finendo punito in maniera forse eccessiva da una rete di Fassnacht nella ripresa, costruita dai nuovi entrati Nanga e Sulejmani, ma propiziata da errori da parte dei bianconeri.

I ticinesi hanno interpretato la partita con umiltà, ma limitando la potenza offensiva dei bernesi i quali, pur padroni del gioco nei primi 20′, non sono praticamente mai riusciti a impensierire Saipi. Il Lugano, anzi, ha provato a far male ai campioni in carica con le palle ferme, vista la difficoltà a ripartire dovuta al baricentro basso, chiudendo la prima frazione sul nulla di fatto.

Nel secondo tempo, i sottocenerini hanno così provato a essere più efficaci nelle ripartenze, anche se sono stati penalizzati da qualche errore individuale nei passaggi, che non hanno però impedito a Daprelà e Bottani di cercare, in due occasioni, la porta avversaria. A decidere, sono stati i cambi dei padroni di casa (protagonisti in occasione del gol della vittoria); e la reazione bianconera non è stata abbastanza efficace anche se Muci, all’ultimo respiro, avrebbe meritato maggior fortuna.

A fine partita, il Crus è apparso comunque soddisfatto della prestazione dei suoi (FC Lugano): “Per fare risultato a Berna devi disputare la partita perfetta: e noi, anche oggi, abbiamo commesso un errore che, purtroppo, ci è costato l’incontro. Bravo ancora una volta Sulejmani, ma mi dispiace perché avevamo disputato un’ottima prova in fase di contenimento. Loro sono il miglior attacco del campionato, e gli avevamo concesso due soli tiri. Ci proveremo la prossima volta.” 

In definitiva, la partita dei bianconeri è stata discreta, fermo restando che gli avversari sono apparsi ancora un po’ sottotono. Tuttavia, i buoni risultati che avevano fatto i gialloneri nel pre campionato potrebbero anche far pensare che molto sia stato dovuto alla buona prestazione in fase di contenimento degli ospiti.

Daprelà, con la fascia di capitano, ha ben guidato la retroguardia: peccato si sia fatto sorprendere in occasione del gol decisivo, anche se è stato Hajrizi a perdere il pallone all’inizio dell’azione. Bottani, soprattutto nella ripresa, si è disimpegnato bene, anche se in un paio di circostanze avrebbe forse dovuto cercare i compagni anziché la conclusione in prima persona. Haile Selassie e Durrer, chiamati all’esordio in bianconero alla prova più difficile, nella tana dei campioni uscenti, si sono ben disimpegnati, contro una compagine che fa del confronto fisico un punto di forza.

La nota dolente è stato l’attacco. Certo, la disposizione tattica di contenimento e il baricentro basso della squadra hanno aiutato poco. Però abbiamo visto diversi passaggi sbagliati in fase di ripartenza, e non arrivati a Celar, impossibilitato a creare opportunità. Da rivedere senz’altro Aliseda, apparso ancora non in perfetta forma fisica: il ragazzo (è un 2000) va ricostruito sotto diversi punti di vista (è stato raggiunto in Ticino dalla madre), ma ha fatto vedere in pre campionato qualche numero interessante: avendo il club rinunciato ad Abubakar, partito per la Svizzera centrale, ci si aspetta evidentemente molto da lui.

Già la settimana prossima, a Cornaredo contro il Lucerna, potremo quindi avere delle risposte: si giocherà in casa, su un campo tradizionale, rientreranno sicuramente Sabbatini e Custodio, e vedremo se sarà recuperato anche qualche infortunato. Servirà fare punti per poter trovare la fiducia necessaria ad affrontare, tra le altre, la difficile sfida di Thun in Coppa svizzera: in palio c’è la semifinale, magari da giocarsi davanti al pubblico di casa. Ma è presto per parlarne ora.

Ieri, durante l’intervallo dell’incontro, il dirigente dell’area sportiva Carlos Da Silva si è concesso ai microfoni della RSI“A centrocampo, visto l’infortunio a Guidotti, e in difesa, siamo un po’ corti. Il mercato interno è aperto sino a metà febbraio, e stiamo facendo delle valutazioni. Rispetto ai rinnovi di Olivier Custodio, Jonathan Sabbatini e Numa Lavanchy, stiamo parlando serenamente con loro, gli abbiamo fatto elle offerte che riteniamo eque, e un termine entro il quale farci sapere cosa decideranno. Non ci resta che attendere le loro risposte.”

Il Lugano, insomma, può crescere ancora. Al di là dei programmi fatti in settimana, a medio e lungo termine, e dei quali vi abbiamo riferito, c’è ancora una stagione in pieno corso, con tanti traguardi da raggiungere. Il Crus è apparso carico, ma ha anche dato la sensazione di avere chiesto alla società uno sforzo ulteriore. Vedremo se sarà possibile accontentarlo.