Sci alpino – Sofia Goggia è una forza della natura. Pechino 2022 nel mirino
I Giochi Olimpici invernali sono prossimi e la rappresentativa italiana si avvicina all’appuntamento iridato con una grande certezza: Sofia Goggia. La sciatrice bergamasca è la più forte in questo momento sulle specialità più veloci e oggi, sulla pista Olimpia delle Tofane di Cortina d’Ampezzo, ha ottenuto l’ennesimo successo stagionale in discesa libera. Su uno dei tracciati alla Goggia più adatti è arrivata una prestazione da applausi nonostante un percorso iniziale accorciato e soprattutto i tanti errori legati a una tecnica di gara estremamente aggressiva. Rischi al limite, traiettoria sul filo dell’errore, scelte che solo una campionessa come lei può fare e che alla fine l’hanno premiata: miglior tempo a due decimi dall’austriaca Siebenhofer e dalla ceca Ledecka, altre due discesiste in buona condizione.
Le vittorie in discesa salgono a quattro, la Coppa di specialità è più concreta considerata anche l’assenza odierna della Breezy Johnson; la prossima settimana si gareggia sulla Kandahara, l’azzurra però stoa già pensando all’obiettivo Pechino 2022 per confermare il suo oro olimpico. In Cina si correrà su una pista inedita, molto ripida secondo il giudizio degli addetti ai lavori, ci sono poi le incognite Covid da tenere sempre con maggiore attenzione vista la vicinanza temporale. Se la Goggia mantiene questo stato di forma l’Italia può sognare in grande. Tornando alla gara odierna le altre azzurre non sono riuscite a entrare nella top 10. Nadia Delago troppo frenata in partenza, per la Brignone invece un errore pesante, è riuscita a rimanere sugli sci ma con oltre un secondo di ritardo al traguardo.
La Goggia porta a 299 le vittorie italiane assolute in Coppa del Mondo e per qualche minuto è stata sfiorata la numero 300. Al termine della prima manche dello slalom di Kitbuehel l’azzurro Alex Vinatzer ha registrato il miglior tempo, mentre Razzoli, fresco di podio a Wengen, era addirittura quarto. A separare i due c’erano gli esperti Noel e Foss-Solevag. Nella seconda discesa sotto una fitta nevicata tutto è stato rimesso in gioco, i primi tre hanno osato troppo in partenza e la loro gara è saltato dopo appena poche porte; discorso diverso per Razzoli autore di una buona discesa fino all’inforcata cinica a poche porte dal traguardo, errore reso ancora più amaro visti i risultati dei suoi avversari. In tanti a mangiarsi le mani per il clamoroso vantaggio dilapidato, un britannico invece a festeggiare: Dave Ryding. La sua non è solo la prima vittoria in carriera in Coppa del Mondo, è anche una pagina importante nella storia dello sport britannico perché per la prima volta un proprio atleta sale sul gradino più alto del podio nello sci alpino.
Domani tanta velocità. Gli uomini tornano sulla Streif, le donne gareggiano in Super G. L’Italia punta tutto su Paris, Goggia e Brignone.