A Lugano, in questi giorni, c’è il sole e le temperature sono tutto sommato gradevoli. La mancata trasferta spagnola per le conseguenze legate all’epidemia, insomma, non provocherà grossi danni alla preparazione della squadra bianconera la quale, sia con il Basilea (sconfitta 1-2 ma maturata nella ripresa, quando i titolari erano ormai usciti) che con il Vaduz ha mostrato buone cose.
Interessante, con i renani, la prova di Bottani, messo nel reparto più arretrato: sinché ha retto fisicamente, il Figlio della città ha fatto bene. Resta da stabilire se possa davvero rendere con continuità in una zona del campo dove il dispendio di energie fisiche è particolarmente importante.
Certo, il Botta col Vaduz, nel suo ruolo abituale, si è dimostrato più concreto: un gol e mezzo (la prima rete di Celar è venuta dopo una sua conclusione non trattenuta dal portiere avversario). Comunque, è il segnale che il Crus sta valutando delle alternative tattiche, visto che ogni avversario fa storia a sé, e si deve sempre cercare di essere imprevedibili.
In entrambe le partite, la difesa ha retto bene (ovviamente con qualche patema in più quando si è trovata di fronte il Basilea). Interessante però è stato anche il test con il Vaduz che (va ricordato) è in testa al campionato di Challenge League, e ha ora in panchina il ticinese Mangiarratti, dopo la partenza del tecnico precedente Frick per Lucerna: 3-0 il finale, con prima rete dell’argentino nuovo arrivato Aliseda, bravo a cercare la profondità e il secondo palo, in una veloce ripartenza nel finale.
In porta, soddisfacenti le prove di Saipi. Tuttavia, Croci Torti ha voluto dare una possibilità a Osigwe, che lo ha ripagato parando un rigore contro la squadra del Principato, a dimostrazione di essere del tutto guarito dall’infortunio. Anche i nuovi arrivati a centrocampo Durrier e Haile-Selassie hanno dimostrato di avere gambe e voglia di emergere.
In attacco, la dirigenza ha fatto una scelta: preso atto della possibilità di fare una buona plusvalenza, ha infatti ceduto Abubakar al Lucerna. L’attaccante di origine ghanese torna così in Svizzera centrale, visto che era partito lo scorso anno dal Kriens. La sua partenza segue quella di Lungoyi (per San Gallo) e di Monzialo, dopo le incomprensioni di quest’autunno con lo staff. La scelta ha lasciato un po’ stupiti, visto il buon girone d’andata e la forma mostrata dal giocatore alla ripresa (sua la rete del vantaggio contro il Basilea). Tuttavia, è probabile che si voglia dare più spazio, nel girone di ritorno, all’algerino Amoura.
La squadra, quindi, fa ben sperare per la ripresa. La partenza sarà subito in salita, a Berna, dopo la manita subita in casa prima di Natale dai campioni in carica: bisognerà dimostrare di aver superato lo shock. Nel frattempo, si attendono con fiducia degli arrivi, magari in difesa: la proprietà aveva parlato, nei mesi scorsi, di 5 o 6 nuovi giocatori in riva al Ceresio.
Non serve ovviamente sconvolgere un giocattolo che sta funzionando bene: tuttavia, un paio di elementi inediti, per dare al tecnico delle alternative, sarebbero necessari, se l’intenzione è quella di provare a rimanere nelle zone alte della classifica e arrivare in fondo in coppa svizzera. Speriamo, perché la primavera che ci attende potrebbe essere dipinta con tanti colori: sognare non costa davvero nulla, e chissà che questa possa diventare, da stagione di transizione, a una da ricordare.