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Pallone Noir – Maurice Banach, un sogno spazzato via

Un giovane bomber, salito alla ribalta dalla seconda divisione, sta conquistando tutti in Bundesliga con la casacca del prestigioso Colonia: l’approdo in Nazionale sembra il prossimo passo. Ma Maurice Banach non riuscirà a compierlo, per colpa di un tragico destino.

Rincorsa

Maurice Banach è un giovane e talentuoso attaccante. Nato a Münster il 9 ottobre 1967 da genitori entrambi militari – padre tedesco impiegato nella Marina e madre soldatessa di origine statunitense – e cresciuto calcisticamente nel Preussen Münster, arriva nel settore giovanile del Borussia Dortmund a metà anni Ottanta. Il debutto in Bundesliga nel 1986. Nel corso di due stagioni, Banach totalizza una decina di presenze, segnando due reti. Viene ceduto al Wattenscheid in seconda divisione e qui il ragazzo realizza prima 11 gol e poi ben 22 nell’annata 1989-90, che lo consacrano capocannoniere del campionato. Il suo nome inizia a sfilare sotto i riflettori dei migliori club di massima serie.

Exploit

Un giocatore facilmente riconoscibile nella sua immagine per la carnagione mulatta, i capelli ricci leggermente lunghi sulla nuca e un paio di baffetti. Attaccante longilineo, agile e tecnico, Maurice finisce sul taccuino del Colonia, che lo ingaggia nell’estate 1990 in cui la Germania Ovest si laurea campione del mondo. Di quella squadra fanno parte anche Bodo Illgner e Pierre Littbarski, che “Mucki” ritrova in casacca biancorossa. Anche a Colonia tutto va nel migliore dei modi e il nostro trova la rete con regolarità. Il suo primo torneo si chiude con 14 reti in 31 partite, un buon bottino. La squadra arriva fino all’atto conclusivo della Coppa di Germania, perdendo contro il Werder Brema. L’annata 1991-92 inizia ancora meglio.

Nome nuovo

Banach timbra ben 10 gol nelle prime 18 partite, confermandosi tra i nomi nuovi più interessanti del calcio tedesco. Tanto che sembra ormai imminente la convocazione in Nazionale da parte di Berti Vogts, che ha sostituito l’iridato Franz Beckenbauer sulla panchina della Mannschaft. Un periodo di grande successo per la rappresentativa e pure di notevole concorrenza in attacco con i vari Klinsmann, Völler, Riedle più gli ex DDR Kirsten e Thom. “Mucki” potrebbe essere provato a breve, nel percorso che la Germania unificata deve affrontare verso Euro ’92. In quel momento è il secondo miglior bomber della Bundesliga.

L’ultima partita

Banach disputa il match tra Colonia e Schalke 04 il 16 novembre, che finisce con una netta sconfitta per 3-0 sul campo di Gelsenkirchen. Dopo la gara, Banach decide di non ripartire con la squadra recandosi a Münster dalla famiglia. Il calciatore, nonostante abbia appena 24 anni, è già sposato con Claudia e padre di due bambini, Danny e Zico. Qualche ora con loro, poi l’indomani mattina si sarebbe messo in macchina per raggiungere il centro d’allenamento del Colonia. 

La tragedia

È la mattina del 17 novembre 1991. Maurice Banach si mette in viaggio a bordo della sua Opel Omega. Percorre l’autostrada A1, tra Wuppertal e Colonia. All’altezza di Remscheid, il ragazzo perde il controllo dell’auto – forse per l’alta velocità, le cause dell’incidente non saranno mai accertate al 100% – e va a sbattere sui piloni di cemento che reggono il cavalcavia sovrastante. L’auto prende immediatamente fuoco e Banach, probabilmente già deceduto sul colpo, rimane tra le lamiere contorte. Ogni soccorso è inutile. Viene sepolto nella sua città natale, alla presenza della squadra di club, di Vogts e Udo Lattek, nel dolore della giovane moglie e di tutti coloro che gli avevano voluto bene. Una grave perdita per il Colonia e il calcio tedesco. Dopo Jürgen Moll (1968) e Lutz Eigendorf (1983), quello di Banach è stato il terzo incidente stradale fatale a un giocatore di Bundesliga in attività.

Polemiche

Il referto medico-legale sulla salma di Maurice Banach attestò che il calciatore si trovava con un tasso alcolemico superiore alla norma al momento dell’incidente. Tuttavia, la moglie contestò questa versione nelle aule di tribunale, con successo. La vedova e i due bambini si ritrovarono in logica difficoltà, il figlio maggiore ebbe dei problemi di salute. Ma in seguito alla morte del calciatore, il silenzio del Colonia è stato assordante nei confronti di Claudia e degli orfani. Solo recentemente, in occasione del trentennale dalla morte, il club e la famiglia Banach si sono riconciliati con alcune iniziative volte a ricordare “Mucki”.