Primo Piano

Razzie di Calcio – Dicembre 2021 #22

Cos’è Razzie di calcio? Il mondo del calcio dilettantistico è ormai sempre più protagonista di episodi vergognosi, legati a fenomeni di violenza e discriminazione, spesso accompagnati da razzismo e sessismo. Ogni settimana, basandosi sulle decisioni adottate dai Giudici Sportivi di tutta Italia, MondoSportivo racconterà gli episodi più gravi, regione per regione, così da permettere a tutti di scoprire dove si sono svolti e le vicende che ne hanno fatto da cornice. Con l’obiettivo di non lasciare nel dimenticatoio storie altrimenti destinate a rimanere in silenzio, superate dal tempo e da quell’insensato comune senso di accettazione che rende tutti noi, volontari o non, complici di questo male del nostro calcio.

CAMPANIA

Limatola-Frasso Telesino (Terza Categoria Benevento)

Al 21′ del secondo tempo, la partita viene sospesa. Tutta colpa dell’aggressione che il calciatore della Polisportiva limatola, Michele Amorosi, ha compiuto verso l’arbitro. È il direttore di gara a raccontare l’episodio: ”venivo colpito dallo stesso da una violentissima testata al volto che mi faceva perdere l’equilibrio e cadere a terra. Per qualche secondo mi sono trovato in stato confusionale che non mi rendeva lucido al 100%. Subito avvertivo un forte dolore al labbro superiore con leggera perdita di sangue e forte mal di testa, inoltre a causa della caduta percepivo difficoltà a muovere il braccio destro. Dopo essermi rialzato sospendevo definitivamente la partita. Nell’uscire dal terreno di gioco in prossimità degli spogliatoi ritrovavo lo stesso calciatore che con modo e fare minaccioso continuava ad inveire ed intimidire la mia persona. Grazie al pronto intervento della Dirigenza del Limatola si è impedito il verificarsi di ulteriori spiacevoli conseguenze”

Costretto a recarsi al pronto soccorso, l’arbitro si è visto come diagnosi un trauma conclusivo al braccio destro e contusioni alla faccia, al naso e al labbro superiore. Amorosi è stato squalificato per tre anni, mentre il Giudice Spirtovo ha confermato la vittoria sul campo del Frasso Telesino per 2-0.

LAZIO

Virtus Campo di Carne-Agora Latina Polisportiva (Juniores under 19 Latina)

A gara terminata, l’arbitro si dirige verso la propria autovettura, ma viene subito avvicinato, in maniera minacciosa e aggressiva, dal giocatore della Virtus Campodicarne, Simone Mammaro. Anche qui è l’arbitro a raccontare l’accaduto: “tale persona si avvicinava alla mia persona a circa meno di un metro, offendendomi e minacciandomi; notando questo suo atteggiamento e venendo meno la mia incolumità, iniziavo a dirigermi verso la mia autovettura con passo veloce, notando che il signor SIMONE MAMMARO, continuava ad avvicinarsi e inseguirmi. Mi accorgevo che alcune persone lì presenti, notando cosa stava accadendo, provavano a gran voce a fermare il signor MAMMARO, ma vedendo la completa indifferenza al loro invito, provavano a bloccarlo con la forza. A questo punto, anche preso dalla paura, decidevo di correre per trovare riparo nella mia autovettura. Solo dopo pochi istanti, vedevo che il signor SIMONE MAMMARO, con gran forza si divincolava dal blocco di quelle persone e si dirigeva, correndo, verso la mia autovettura, con fare aggressivo e minaccioso. Arrivato vicino la mia autovettura, quest’ultimo la colpiva sul paraurti sinistro con un bastone di legno in maniera violenta. A questo punto mettevo in moto la mia autovettura cercando di allontanarmi dal parcheggio dell’impianto sportivo al più presto; durante l’operazione di manovra, il signor SIMONE MAMMARO, colpiva nuovamente la mia autovettura con un calcio sullo sportello posteriore sinistro. A questo punto frenavo e quest’ultimo si posizionava davanti la mia autovettura non permettendomi di abbandonare l’impianto sportivo. Veniva rincorso dalle persone sopracitate, bloccato nuovamente, disarmato del bastone e allontanato con forza dalla mia autovettura. Veniva in mia soccorso anche l’osservatore arbitrale presente alla gara, che non con poca fatica cercava di ripristinare la calma. Solo grazie all’aiuto delle persone presenti e del mio osservatore arbitrale, potevo abbandonare definitivamente l’impianto sportivo. Specifico che in tutta la situazione sopra descritta, il signor SIMONE MAMMARO, mi offendeva e minacciava ripetutamente”

Il Giudice Sportivo ha deciso di punire il Mammaro con una squalifica di un anno, fino al 15 dicembre 2022.

LIGURIA

Pontelungo 1949-San Filippo Neri Albenga (Prima Categoria)

Al 47′ del secondo tempo, il Pontelungo segna il gol del raddoppio e subito i calciatori del San Filippo Neri iniziano ad accerchiare l’arbitro, insultandolo per la decisione di convalidare la rete. Tra questi, vengono riconosciuti Santelia, Baglio e Sappa, ma il direttore di gara viene soprattutto colpito con una forte annata alla nuca da parte di un calciatore non identificabile. Accusato il colpo, l’arbitro cade a terra, continuando comunque a essere accerchiato dai calciatori ospiti, che proseguivano con gli insulti. Ma nel momento in cui prova a rialzarsi, l’arbitro viene colpito con una ginocchiata all’altezza della testa da un altro giocatore, Salvatore Guarino, procurando nuovo forte dolore. L’arbitro riesce a rialzarsi ed espelle Guarino: nonostante i tentativi dei dirigenti del Pontelungo di fare da barriera, il calciatore colpisce l’arbitro con un nuovo forte pugno alla nuca, “tale da farlo barcollare”. A quel punto, il direttore di gara accusa un mancamento e crolla nuovamente a terra, venendo subito soccorso da dirigenti e calciatori di casa e poi scortato negli spogliatoi facendolo entrare da un ingresso separato. In conseguenza del dolore alla testa, della nausea e ovviamente anche del forte spavento, l’arbitro decide giustamente di ritenere conclusa la partita, nonostante mancassero ancora 2 minuti di gioco. Anche perché, pure nello spogliatoio, continuava a sentire urla e colpi sulle porte, riconducibili con ogni probabilità al San Filippo Neri. A quel punto, è stato necessario l’intervento di 4 agenti della polizia locale e 4 carabinieri, che lo hanno accompagnato all’uscita per poi essere trasportato al Pronto Soccorso dal Presidente della Sezione AIA di Albenga. Risultato: 10 giorni prognosi a causa di una contrattura cervicale. Giustamente dura la mano del Giudice Sportivo: sconfitta a tavolino e 400 euro di multa per il San Filippo Neri, squalifica fino al 30 giugno 2025 per Guarino, 4 giornate a Baglio, Santelia e Sappa.

 

LOMBARDIA

Presezzo Calcio-Calusco Calcio (Juniores Under 19 Bergamo)

Dieci giornate di squalifica per Edward Benjamin Hamilton, del Calusco Calcio, per aver rivolto all’arbitro espressione discriminatoria di carattere razziale dopo essere stato espulso.

PUGLIA

Sporting Apricena-Gioventù Calcio Sansevero (Juniores Under 19 Regionale)

Rimarrà fermo fino al 30 giugno 2024 Antonio Cannarozzi, per l’occasione assistente dell’arbitro per la società Gioventù Calcio Sansevero: il dirigente è entrato in campo e ha lanciato la bandierina da circa tre metri contro l’arbitro, colpendolo sul petto e sul braccio e procurandogli un forte dolore e difficoltà respiratoria. Solo l’intervento degli agenti di polizia ha impedito un’ulteriore aggressione dell’arbitro.

TOSCANA

Colligiana-Atletico Piombino (Eccellenza)

In tre distinti momenti del secondo tempo, i tifosi dell’Atletico Piombino hanno lanciato contro uno degli assistenti arbitrali sassi di “medie dimensioni”. Uno di questi, addirittura, ha colpito l’ufficiale di gara al collo, “procurandogli dolore di media intensità perdurante nelle due ore successive”, mentre gli altri due non l’hanno raggiunto per pochi centimetri: 1400 euro di multa per la società, costretta a pagare per un gesto così pericoloso dei propri tifosi.

Orbetello-Belvedere Calcio (Prima Categoria)

Espulso per insulti all’arbitro e bestemmia, l’assistente dell’arbitro Leonardo Domenichelli, tesserato con l’Orbetello, si è poi scagliato contro il direttore di gara lanciando con violenza la bandierina, atterrata a pochi centimetri dai suoi piedi senza colpirlo: è stato squalificato fino al 16 dicembre 2022.

UMBRIA

Todi Calcio-Amerina 1950 (Promozione)

Alla fine della partita, i tifosi del Todi Calcio hanno iniziato a insultare e minacciare pesantemente la terna arbitrale, riversandosi in massa nella zona antistante gli spogliatoi. Come prosegue il giudice sportivo, “al momento del rientro negli spogliatoi, altresì, numerose persone non iscritte in lista, unitamente a diversi tesserati del Todi, aggredivano verbalmente, con inusitata violenza, gli ufficiali di gara costringendoli ad un precipitoso rientro negli spogliatoi per evitare che gli aggressori giungessero a contatto fisico con i predetti. Una volta entrati nello spogliatoio a loro dedicato, gli ufficiali di gara, sentendosi in pericolo, erano costretti a chiudersi a chiave e ad allertare le forse dell’ordine, atteso che le intemperanze degli aggressori continuavano, anche con colpi alla porta dello spogliatoio. Nel frangente un dirigente del Todi, non compiutamente identificato, insisteva oltremodo per entrare nello spogliatoio della terna arbitrale, accompagnando le “richieste” con pesanti insulti. Dopo qualche tempo, grazie anche al fattivo intervento dell’osservatore arbitrale presente sul posto, gli animi si calmavano.”. Per la società sono 650 euro di multa.

Nella stessa partita, Lavdrim Ramadani, sempre del Todi Calcio, è stato espulso, ricevendo ben dieci giornate di squalifica. Al 51′ del secondo tempo, dopo la rete segnata dagli avversari, il giocatore di casa ha aggredito verbalmente e fisicamente un assistente arbitrale, ingiuriandolo e spintonandolo più volte, fino a porsi minacciosamente faccia a faccia. Nonostante il complesso tentativo dei compagni di allontanarlo dal campo e fargli raggiungere gli spogliatoi, il Ramadan è poi rientrato in campo al termine della gara, cercando di entrare nuovamente in contatto con l’assistente arbitrale.

VENETO

Este.Mestrinorubano (Under 17 Regionale)

Al 32′ del primo tempo, l’arbitro sospende la partita, perché il turbamento e il nervosismo in campo ha raggiunto livelli insostenibili. La ragione è legata a un insulto, asseritamente razzista, rivolto dal giocatore Carlo Stellino all’avversario Alessandro Zanella. La partita andrà però rigiocata, perché il Giudice Sportivo ha valutato non corretto il procedimento seguito dall’arbitro, che avrebbe dovuto convocare i capitani delle squadre invitando a sollecitare il rientro in campo delle rispettive squadre e decretare la sospensione solo davanti al loro rifiuto.

Riva Malcontenta-VFC Venezia Calcio (Allievi Under 17 Venezia)

Durante la partita, l’arbitro viene offeso più volte con frasi discriminatorie e razziste dal pubblico di casa, anche e soprattutto a causa della continua incitazione del giocatore Tommaso Mastrangelo, appena espulso. Alla terza espulsione di un giocatore del Real Malcontenta, al 35′ del secondo tempo, il direttore di gara viene accerchiato da tutti i calciatori, subendo nuovi insulti. A quel punto, l’arbitro si è trovato costretto a sospendere anticipatamente la partita, venendo nuovamente travolto da ingiurie e finendo per vedersi ostacolato il passaggio verso lo spogliatoio dall’assistente di parte della squadra di casa, Nicola Sbardella. Riuscito a entrare nello spogliatoio, l’arbitro ha dovuto chiamare le forze dell’ordine, che hanno ristabilito l’ordine e gli hanno permesso il rientro a domicilio. Il Giudice Sportivo ha punito con la sconfitta a tavolino e 200 euro di ammenda il Riva Malcontenta, quattro giornate di squalifica per Mastrangelo e tre ad altri protagonisti della vicenda, oltre allo stop fino al 30 gennaio 2022 per Sbardella.