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Immagine tratta dalla Pagina Ufficiale Facebook di Sofia Goggia

Il periodo dell’anno più amato dagli appassionati degli sport invernali. Le principali discipline tornano in gara con le tappe di Coppa del Mondo e per l’Italia è subito un buon avvio in una stagione che farà da trampolino verso i Giochi Olimpici invernali di Pechino. Il principale merito va alle atlete della nostra spedizione capaci di raccogliere risultati importanti.

La vittoria più eclatante giunge dallo sci alpino femminile. Dopo aver assaporato su più fronti la sfida tra la Shiffrin e la Vhlova, le sciatrici tecniche hanno riposato per permettere l’esordio delle specialità più veloci a Lake Louise in Canada. Qui la protagonista assoluta è stata Sofia Goggia; la bergamasca venerdì ha vinto per dispersione la prima discesa lasciando la statunitense Johnson praticamente a un secondo e mezzo. Il giorno dopo il bis ancora in discesa e ancora con la Johnson battuta, ma stavolta con distacco di otto decimi. Nel mezzo le buone prestazioni di Nadia Delago finita in Top 10 in entrambe le giornate. Decima vittoria in carriera in discesa libera per la Goggia, sei di queste solo nell’ultimo anno di gare. Insomma più veloci di lei non c’è nessuno e nel 2022 ci sarà da difendere non solo lo scettro di miglior discesista, ma anche il titolo olimpico vinto nel 2018. E se questa sera uscisse anche un tris nel Super G forse si potrebbe allargare l’orizzonte facendo un pensierino alla classifica generale.

Annika Sieff, classe 2003, è la speranza azzurra nella combinata nordica, uno sport che solo da poco tempo ha aperto le porte alla Coppa del Mondo femminile. La diciottenne trentina ha raccolto un brillante terzo posto a Lillehammer davanti alle padrone di casa Hansen e Lund. C’è da lavorare tanto, ma la Sieff ha davanti un futuro radioso e insieme a lei ci sono altre due ragazze come Veronica Gianmoena e Daniela Dejori in grado di ottenere esperienza preziosa a livello internazionale.

Dalla neve al ghiaccio. Valentina Margaglio scrive la storia nello skeleton diventando la prima italiana a salire sul podio in una gara di Coppa. Il risultato è stato ottenuto la settimana scorsa a Innsbruck in Austria, un terzo posto dietro alla regina Elena Nikitina e all’olandese Kimberley Bos, rivelazione dello scorso anno. Purtroppo la Margaglio non è riuscita a ripetersi ad Alternberg, ma l’occasione di riscatto ci sarà tra una settimana sempre in Germania. Nello short track italiano il personaggio di maggior riferimento è Arianna Fontana. Sette medaglie olimpiche in quattro partecipazioni diverse con l’oro conquistato nel 2018 nei 500m. La distanza più breve è anche quella che continua a darle le principali gioie. La Fontana infatti è salita sempre sul podio nelle quattro prove di Coppa disputate e questo le ha permesso di vincere la classifica di specialità. E per lei l’ingresso tra le azzurre in grado di raggiungere i 40 podi in carriera di Coppa del Mondo.

Le ultime considerazioni le lasciamo per il biathlon. Qui abbiamo due pezzi da novanta come Dorothea Wierer e Lisa Vittozzi, però le prime gare disputate a Ostersund in Svezia hanno mostrato le due atlete lontane dalla lotta per le prime posizioni. In compenso torniamo dalla Svezia rallegrandoci per il buon settimo posto del giovanissimo Tommaso Giacomel. Un solo errore al tiro, la capacità di restare incollato ad atleti più esperti per la volata per il quarto posto. Insomma il biathlon maschile trova un altro elemento da tenere d’occhio in una disciplina che negli ultimi anni sta vedendo l’Italia sempre più protagonista.