Allsvenskan 30a – Il Malmö è campione grazie alla differenza reti
L’Allsvenskan è dunque terminata allo sprint. Il Malmö ha onorato i pronostici di questa primavera, ma solo grazie alla differenza reti: il generoso e tutto sommato inatteso AIK è infatti arrivato a pari punti con i biancocelesti, e ha ceduto il primato solo, appunto, per la differenza tra gol fatti e subiti. Qua sotto, le immagini della spettacolare coreografia di ieri all’Eleda Stadion.
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Tomasson ha quindi fatto bottino pieno: qualificazione alla fase a gironi di Champions League e vittoria in campionato. Certo, manca la Svenska Cupen (che non arriva qua dal 1989: esistevano ancora la Lira e l’Unione Sovietica…) e non è stata centrata neppure la fase a eliminazione di Europa League. Tuttavia, il girone, con Juventus, Chelsea e Zenit era davvero proibitivo.
La chiave della vittoria degli Himmelsblått sta nell’attacco: i neocampioni di Svezia sono infatti andati a segno ben 58 volte, contro le 45 degli Gnaget, secondi a pari merito, e le 46 del Djurgården, questi ultimi a parità di reti subite (30), mentre solo 25 ne hanno incassate i gialloneri di Stoccolma. E qua, c’è la chiave di tutto.
La profondità e la qualità della rosa, prima di tutto. Antonio Mirko Čolak è stato determinante, con i suoi 14 centri, così come l’esperienza di Christiansen, Berget e Rieks hanno tenuto in piedi la squadra nei momenti difficili. Come lo scorso anno, i bianccelsti hanno sofferto di qualche amnesia di troppo (prova ne sono le 30 reti incassate, un po’ tante per chi ha ambizioni di vertice): tuttavia, ci ha pensato l’attacco a segnare quelle che servivano. Nel calcio, in fondo, vince chi segna di più. E una volta tanto, non è stata la miglior difesa a vincere.
Quanti rimpianti a Stoccolma? Tantissimi. Sulla sponda Djurgården, la cui svolta della stagione (in negativo) è stata la sconfitta nel derby alla Friends Arena in una vera e propria battaglia contro l’AIK. E, del resto, sono anni che le stracittadine sono avare di soddisfazioni per gli Järnkaminerna.
Peccato: la compagine di Stoccolma ha fatto vedere, nei suoi momenti migliori, il gioco più bello del torneo. Abbiamo ancora negli occhi la stupenda affermazione casalinga contro il Malmö, nel mese di maggio. Tuttavia, come abbiamo già scritto, è loro mancato un attaccante da doppia cifra il quale, probabilmente, avrebbe fatto la differenza. Sarà il compito a casa per Bosse Andersson, quest’inverno.
Gli Gnaget sono stati, tutto sommato, una sorpresa, dopo i guai della passata stagione. Merito di Bartosz Grzelak, soluzione casalinga dopo l’esonero di Norling nella scorsa stagione. Un mix di esperienza (Goitom ha annunciato ieri il ritiro) e di giovani promettenti, ben disposti in campo. Una squadra tra le poche capace di vincere 1-0 in Svezia ma, quando necessario, di tirare fuori la sciabola, come a Borås la settimana scorsa e in in casa ieri con il Sirius: 8 gol in due partite, e carattere da vendere.
Tanti i rimpianti per i punti gettati dalla finestra durante la stagione: il pareggio a Örebro, le sconfitte con Halmstad e Degerfors, per esempio. Forse, in certi momenti, è mancata la giusta concentrazione, l’idea di poter dire qualcosa, che ha iniziato seriamente a fare capolino in occasione del derby vinto contro il Djurgården 1-4 alla Tele2Arena, un vero capolavoro tattico contro una squadra che stava viaggiando fortissimo. Ieri, nello spogliatoio, piangevano tutti: ufficialmente per l’addio di Goitom, ma noi pensiamo non solo per quello.
Dietro, a parte un Elfsborg ritornato ai livelli che gli competono, e in lotta sino a domenica scorsa, tante delusioni. Norrköping, Häcken e Hammarby speravano sicuramente di fare qualcosa in più. I Bajen hanno salvato la stagione con la Svenska Cupen e i preliminari europei, nei quali hanno messo alla corda il Basilea. I biancoverdi di Stoccolma, che hanno cambiato allenatore in corsa, si sono dimostrati forti davanti ma troppo deboli dietro. Tutte queste, quest’inverno, dovranno rifondarsi, facendo i conti con i bilanci.
Menzione di merito per il Kalmar, dato alla vigila per candidato alla retrocessione, che chiude invece con un lusinghiero sesto posto. Altro anno di passione per i tifosi del Göteborg, che avevano iniziato la stagione con ben altre prospettive, e si sono invece ritrovati a un certo punto nelle paludi della bassa classifica. Il bel finale di stagione, tuttavia, potrebbe essere il preludio per una buona annata nel 2022: ma molto dipenderà dalle possibilità di spendere.
In coda, Varbergs, Sirius e Mjälby hanno ottenuto una salvezza mai scontata, visto l’equilibrio del torneo. il Degerfors, guidato da un Edvardsen capace di andare a segno ben 14 volte, si è guadagnato la salvezza nella stagione regolare: una grandissima soddisfazione per i biancorossi che vedono anche scivolare in Superettan i rivali dell’Örebro, unitamente a un Östersunds quasi mai in grado di far sperare i propri sostenitori.
Lo spareggio vedrà quindi impegnato l’Halmstad, che se la dovrà vedere con l’Helsingborg guidato dal rude Lennartsson: gli avversari peggiori che potessero capitare ai biancoblù. Una squadra, un ambiente e un tecnico vogliosi di riscatto, di tornare nel calcio che conta e che ritengono il proprio habitat naturale. Certo, l’Halmstad di ieri, capace di uscire indenne dall’Eleda Stadion, se la giocherà sicuramente sino all’ultimo minuto della seconda sfida. Appuntamento l’11 alle 15.00 all’Olympia di Helsingborg e il 15, sempre allo stesso orario, per la rivincita a campi invertiti.
Allsvenskan 2021 30/a giornata – risultati
Sabato 4 dicembre
Norrköping-Göteborg 1-2 (1-1)
Malmö-Halmstad 0-0
Östersunds-Degerfors 0-1 (0-0)
Häcken-Djurgården 0-1 (0-1)
Hammarby-Kalmar 5-3 (3-1)
Örebro-Elfsborg 2-3 (1-0)
AIK-Sirius 4-2 (2-2)
Varbergs-Mjälby 0-3 (0-1)
CLASSIFICA DEFINITIVA ALLSVENSKAN 2021 – 30/a giornata
Pos. | Squadra | Gol fatti/subiti | Punti | | | Pos. | Squadra | Gol fatti/subiti | Punti |
1 | Malmö | 58/30 | 59 | | | 9 | Mjälby | 34/27 | 38 |
2 | AIK | 45/25 | 59 | | | 10 | Varberg | 35/38 | 37 |
3 | Djurgården | 46/30 | 57 | | | 11 | Sirius | 39/53 | 37 |
4 | Elfsborg | 51/35 | 55 | | | 12 | Häcken | 46/46 | 36 |
5 | Hammarby | 54/41 | 53 | | | 13 | Degerfors | 34/51 | 34 |
6 | Kalmar | 41/39 | 47 | | | 14 | Halmstad | 21/26 | 32 |
7 | Norrköping | 44/41 | 44 | | | 15 | Örebro | 23/58 | 18 |
8 | Göteborg | 42/39 | 41 | | | 16 | Östersunds | 24/59 | 14 |
Legenda: qualificata ai preliminari di ChL, qualificate ai preliminari di CL, allo spareggio per non retrocedere con la terza classificata in Superettan, retrocesse in Superettan