Si può ottenere visibilità, grazie al calcio, anche in maniera insolita. Proprio ciò che è accaduto al bulgaro Radoslav Nikolov, campione mancato, che si fece conoscere in giro per il mondo utilizzando il pallone… in un altro modo.
Scarpini al chiodo
Radoslav Nikolov scopre il calcio all’età di cinque anni nella “sua” Plovdiv. Se la cava abbastanza bene con il pallone tra i piedi, tanto che si avvicina più seriamente alla disciplina nello Svilengrad. Veste poi la casacca del Botev Plovdiv, uno dei più importanti club del Paese. Poi, purtroppo, un grave infortunio al ginocchio gli tronca la carriera ad appena 23 anni. Un momento difficilissimo per Radoslav, che già sognava un giorno di difendere la maglia della Nazionale bulgara e affermarsi tra i migliori calciatori locali.
Come sfrutto il pallone
In realtà, Nikolov non si arrende e perfeziona un’arte particolare, che coinvolge comunque l’amato pallone. Con tanto allenamento e il talento innato, si costruisce un futuro sicuramente insolito. Come? Mantenendo per ore la sfera sulla testa, percorrendo chilometri su chilometri, senza farla mai cadere per terra. Migliora sempre di più, finché realizza il suo piccolo grande capolavoro utilizzando altri due palloni insieme utilizzando anche mani e piedi. La vetrina è l’hotel Kuban nell’odierna località balneare bulgara di Sunny Beach, sul Mar Nero, che al giorno d’oggi ospita il più grande resort di tutto il Paese. Solo la prima di centinaia di esibizioni.
Il Guinness dei primati
Nel 1984 compie un exploit che lo fa conoscere al di fuori dei confini nazionali. Riesce a effettuare 43 giri dello stadio Hristo Botev di Plovdiv, percorrendo 17.950 metri e toccando il pallone con la testa 18.110 volte per un totale di 129 minuti: una performance curiosa, senza dubbio insolita e frutto di grande abilità, che viene registrata dai giudici del Guinness dei primati presenti nell’impianto. Radoslav Nikolov trova spazio sui giornali di tutto il mondo – in particolare britannici – e comincia a far conoscere la sua arte.
Leggenda del varietà
Per la cronaca, sarebbe riuscito a migliorare il suo stesso primato, aumentando la distanza percorsa fino a 31,5 chilometri. In Bulgaria è stato il primo individuo iscritto nel Guinness dei primati e viene annoverato tra le leggende del varietà. Ha condiviso il palco con celebri attori e cantanti suoi connazionali, esibendosi in tutti i Continenti ad eccezione di quello oceanico.