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Le 7 Marce, GP Qatar – Alonso toglie la scena ai magnifici due

Gran Premio del Qatar, 20/a tappa del Mondiale di Formula 1 2021. Analizziamo quanto accaduto sul circuito di Losail con la nostra monoposto fornita di un cambio vintage ma potente a 7 marce.

Viaggia in 7/a marcia, Fernando Alonso – Quando siamo al terzultimo atto di un Mondiale di Formula 1 2021 dove ci sono due protagonisti assoluti che si giocano il titolo iridato, solo un Fenomeno con la “F” maiuscola potrebbe essere in grado di compiere un qualcosa di eclatante che metta in secondo piano la sfida per il titolo. Questo Fenomeno esiste. “F” come Fenomeno, “F” come Fernando Alonso. Lo spagnolo torna sul podio con l’Alpine ben 18 anni dopo il suo primo podio con la Renault e sette dopo l’ultimo della serie, ottenuto in Ungheria al volante della Ferrari. Alonso sfrutta le penalità di Bottas e Verstappen per non aver alzato il piede in qualifica in regime di bandiere gialle per partire terzo. Intelligentemente, non ostacola la rimonta dell’olandese per gestire alla grande le sue gomme rosse, allungando la prima parte di gara. Fa lo stesso con le gomme bianche dure, concludendo la corsa con un solo pit stop. Una condotta di gara che alla fine è stata premiata con un grandissimo terzo posto che ha fatto appassionare tutto il Circus. E non solo.

Viaggia in 6/a marcia, Lewis Hamilton – Un successo più netto di quanto ci si poteva immaginare. Pole position al sabato, in testa dall’inizio della gara e vittoria netta e perentoria. Ora Verstappen mantiene appena 8 punti di vantaggio su Hamilton a 2 Gran Premi dal termine. La tendenza sembra ora essergli favorevole. Ma la situazione è davvero liquida.

Viaggia in 5/a marcia, Max Verstappen – L’olandese della Red Bull rimedia alla sciocchezza di non aver alzato il piede in qualifica in occasione di una bandiera gialla, annullando in pochi giri la penalizzazione di 3 posizioni in griglia di partenza inflittagli dai commissari. A differenza di quanto fece Hamilton in Brasile, Verstappen prova il sorpasso ai box attraverso le soste, ma l’inglese risponde presente e stoppa i tentativi. Ora, le ultime due gare. “Solo” Hamilton tra Verstappen e il primo Mondiale. “Solo”, ovviamente, si fa per dire.

Viaggia in 4/a marcia, Lance Stroll – Dopo 5 gare a secco, il canadese dell’Aston Martin ritorna in zona punti con un sesto posto che fa morale. Non solo per la posizione, ma anche per i duelli con Bottas e Leclerc dove non ha mai mostrato alcun tipo di timore reverenziale. Togliendosi anche un po’ di dosso la scomoda etichetta di “figlio di papà Lawrence.

Viaggia in 3/a marcia, la Ferrari – Separiamo i campi. Dal punto di vista della lotta con la McLaren per il terzo posto nel Mondiale Costruttori, è stato un fine settimana positivo. La scuderia di Maranello ha guadagnato altri 8 punti nei confronti di quella di Woking, portando il vantaggio a 39,5 lunghezze, praticamente quasi incolmabile. Ma per un tifoso della Rossa questo dato numerico rappresenta una magra consolazione. I ferraristi si interrogano sul minuto e 23 presi da Hamilton e i 23 secondi presi, con tutto il rispetto, da Alonso su Alpine. Questi sono numeri che non lasciano dormire sonni tranquilli per il futuro.

Viaggia in 2/a marcia, l’AlphaTauri – Viste le premesse della vigilia, con Gasly addirittura in prima fila, poteva essere la corsa del sorpasso definitivo all’Alpine per il quinto posto nel Mondiale Costruttori. Invece, è stata la gara della resa finale (a meno di clamorosi ribaltoni). L’azzardo della gomma soft ha pagato in qualifica, ma, a conti fatti, è stata un fardello in gara. Gasly e Tsunoda sono stati costretti ad anticipare la prima sosta e la gara, dal punto di vista dei punti, si è andata a far benedire. Peccato.

Viaggia in 1/a marcia, Valtteri Bottas –  Si è capito, ha già la testa all’Alfa Romeo e alla prossima stagione. Solita partenza al rallentatore, solita mancanza di determinazione nell’uscire dal traffico del centro gruppo, solito pizzico di sfortuna consistente nel ritiro per un problema tecnico. La Mercedes e Toto Wolff dovranno davvero fare qualcosa di straordinario per “convincerlo” a essere un minimo competitivo nelle ultime due gare di questo avvincente Mondiale di Formula 1.