I fantasmi vogliono far paura alle grandi. La formazione dei Ghosts Padova ha ottenuto contro il Cus Verona il quinto successo stagionale, ritrovandosi solitaria al secondo posto in classifica a soli due punti da Milano. Un percorso quasi perfetto per una delle compagini più giovani del campionato. Adesso è il momento della verità: nel mese di novembre Padova sarà attesa da tre test delicati, due dei quali in casa, contro le formazioni più quotate della nostra Serie A. Impegni utili a valutare il potenziale della rosa guidata dal tecnico asiaghese Roberto Cantele con cui abbiamo analizzato questa prima parte di campionato.
Nel derby contro il Verona una vittoria sofferta, in bilico fino all’ultimo, ma alla fine punti importanti per la vostra stagione.
Ci siamo riscattati dopo la sconfitta con l’Asiago. Siamo andati a Verona sapendo che questo incontro rappresentava per noi uno scontro diretto e abbiamo vinto su un campo dove non è facile giocare. Siamo andati avanti 3-0 sul risultato, poi c’è stato qualche nostro momento di difficoltà, ma va bene così.
Come spiega questo calo di concentrazione nel finale?
Più che di concentrazione direi che gli avversari hanno fatto valere la loro maggiore esperienza. La nostra è una squadra in cui la media età supera di poco i vent’anni, loro invece hanno giocatori navigati in grado di sfruttare le nostre difficoltà. Abbiamo pagato un po’ di inesperienza normale a questa età.
Il calendario prevede per voi un novembre durissimo. Sarete attesi dagli scontri con Ferrara, Milano e Vicenza. Che cosa si attende da queste tre partite?
Intanto vogliamo dare del nostro meglio. Sappiamo che sono partite molto difficili contro tre squadre candidate per raggiungere la finale. Di certo non resteremo a guardare, ma ci proveremo.
Nel frattempo siete al secondo posto in classifica. Qual è l’obiettivo di Padova?
Un quarto posto, mi allargo anche al terzo, una posizione di metà classifica. Bisogna valutare ovviamente tante cose. Il campionato è interessante e lungo, sarà necessario capire se i giocatori riusciranno a conservare la propria forma. Purtroppo non abbiamo una panchina lunghissima, basta un infortunio per mandare in difficoltà la nostra squadra.
Tra le partite giocate fino a oggi quale squadra l’ha maggiormente impressionata?
Sicuramente Asiago, che ci ha battuto anche se ci siamo un po’ suicidati. Asiago è una squadra che potrebbe rappresentare una sorpresa; ha perso a Milano di un soffio, però ho avuto modo di rivedere quel match e credo che meritava qualche cosa di più alla fine.
A Padova coesistono molte realtà sportive. Come si vive l’hockey inline in questa città?
Esatto, ci sono tantissime attività. Noi siamo una delle tante ed è difficile avere tante ore per poterci allenare, però la viviamo bene. Abbiamo un bel campo e il pubblico risponde abbastanza bene. Se la squadra continuerà ad andare bene, il pubblico continuerà a seguirci e ad aiutarci.