Razzie di Calcio – Ottobre 2021 #16
Cos’è Razzie di calcio? Il mondo del calcio dilettantistico è ormai sempre più protagonista di episodi vergognosi, legati a fenomeni di violenza e discriminazione, spesso accompagnati da razzismo e sessismo. Ogni settimana, basandosi sulle decisioni adottate dai Giudici Sportivi di tutta Italia, MondoSportivo racconterà gli episodi più gravi, regione per regione, così da permettere a tutti di scoprire dove si sono svolti e le vicende che ne hanno fatto da cornice. Con l’obiettivo di non lasciare nel dimenticatoio storie altrimenti destinate a rimanere in silenzio, superate dal tempo e da quell’insensato comune senso di accettazione che rende tutti noi, volontari o non, complici di questo male del nostro calcio.
CAMPANIA
GARA DEL 23/10/2021 CASAMARCIANO – BOSCHESE CALCIO (PRIMA CATEGORIA)
Vincenzo Cataldo, giocatore del Casamarciano, viene espulso per doppia ammonizione. A quel punto, decide di attendere all’ingresso degli spogliatoi l’arbitro e, dopo avergli sbarrato l’accesso, comincia a strattonarlo e trattenerlo, per poi colpirlo con due schiaffi dietro la schiena e cinque al petto, “che hanno lasciato al DDG segni rossi e procurato molto dolore”. Anche grazie all’intervento dell’Osservatore Arbitrale, il direttore di gara riesce a liberarsi e a entrare negli spogliatoi. Completamente “fuori controllo”, Cataldo comincia a insultare arbitro, osservatore e tutta la categoria arbitrale, pretendendo di riavere subito il proprio documento d’identità (“in quanto teneva molte cose da fare e non poteva stare appresso a voi scemi”), sebbene l’arbitro riporta che aveva già consegnato i documenti della sua società al dirigente. In tutto questo, riporta il Giudice Sportivo, nessun dirigente del Casamarciano è intervenuto per calmare, placare e fermare il proprio giocatore, che intanto aveva avuto anche un’accesa discussione con l’osservatore arbitrale, posizionandosi faccia a faccia. Per il Casamarciano inflitta un’ammenda di 200 euro, mentre Cataldo è stato squalificato fino al 27 aprile 2024, punendo le sue violenze fisiche e verbali.
EMILIA ROMAGNA
Vecchiazzano-Pianta (Allievi under 17 Forlì-Cesena)
Ammenda di 250,00 euro alla Società Vecchiazzano “per il comportamento dei propri sostenitori, consistito nell’indirizzare, dal minuto 20 del primo tempo, all’Arbitro, espressioni volgari, offensive, ingiuriose e minacciose” oltre ad aver invitato i propri calciatori ad assumere atteggiamenti di gioco “violenti nei confronti degli avversari”: il bell’esempio nello spirito del gioco.
Pianellese-Gerbidosipa (Terza Categoria Piacenza)
Alla fine della gara, l’allenatore del Gerbido, Filippo Savi, impedisce all’arbitro di rientrare negli spogliatoi, urlando che “non avrebbe più dovuto arbitrare” e offendendolo con una frase di denigrazione per l’origine etnica (albanese) del medesimo. Per lui, squalifica fino al 24 febbraio 2022.
LOMBARDIA
Antoniana-Legnarello (Allievi Under 17 Legnano)
Otto giornate di squalifica per Fabio Ghislotti dell’Antoniana per “aver rivolto, al termine della gara, espressioni discriminatorie per ragioni di razza, nazionalità e colore della pelle” a un calciatore avversario. Una pena che tiene conto della giovane età del calciatore, protagonista ad appena 17 anni di un evidente episodio di razzismo.
Ardor Bollate-Cassina Nuova (Seconda Categoria Milano)
Frase discriminatoria verso l’arbitro e frasi offensive verso i calciatori da parte dei tifosi dell’Ardor Bollate: 300 euro di multa.
Villanova D’Ardenghi-Giovanile Carbonara (Terza Categoria Pavia)
Ancora aggressioni contro gli arbitri e altre squalifiche di anni per calciatori violenti. Succede tutto nel finale, quando l’arbitro, appena 19 anni, fischia in pieno recupero un calcio di rigore in favore del Giovanile Carbonara. Il direttore di gara si avvicina per ammonire Eddy Boscani del Villanova D’Ardenghi per il fallo commesso, ma a quel punto Michele Apicella si lancia contro l’arbitro e lo colpisce col corpo spingendolo e facendolo indietreggiare di qualche metro, “proferendo frase gravemente minacciosa”. Per ovvi motivi, l’arbitro decide di espellere l’Apicella, ma viene immediatamente accerchiato da diversi giocatori della squadra di casa, subendo minacce e ritrovandosi costretto a indietreggiare ancora. A quel punto, però, la situazione degnera: Emiliano Haxha del Villanova D’Ardegnhi arriva correndo a contatto con l’arbitro, lo minaccia verbalmente e lo “colpisce con un violento pugno al collo e successivamente con un calcio al fianco sinistro, provocandogli dolore persistente”. Una persona presente in campo, non identificata dall’arbitro, prova a quel punto a frapporsi tra i due, ma il compagno di Haxha, Fatjon Luka, riesce a sua volta a colpire l’arbitro con un calcio e un violento pugno al fianco sinistro. L’arbitro riesce in qualche modo a rientrare negli spogliatoi, ma anche qui Haxha prova a entrare per provare ad aggredire l’arbitro, salvo essere bloccato dai due dirigenti che venivano colpiti dallo stesso con alcuni pugni.
Come racconta anche il Giudice Sportivo, “dopo qualche minuto anche i dirigenti della società Giovanile Carbonara entravano nello spogliatoio del direttore di gara per sincerarsi delle sue condizioni e uno di essi, CARNEVALE PELLINO Antonio Clemente, gli comunicava di essere stato colpito egli stesso da alcuni calciatori della società G.S.D. VILLANOVA D’ARDENGHI con pugni e che un proprio calciatore era stato a sua volta aggredito, buttato a terra e colpito ripetutamente con calci. Affacciandosi dalla porta dello spogliatoio, l’arbitro vedeva passare alcuni calciatori della società A.S.D. GIOVANILE CARBONARA che riportavano ferite ancora sanguinanti. Sul posto intervenivano due pattuglie dei Carabinieri che interrogavano l’arbitro e le persone presenti per ricostruire l’accaduto.”. L’arbitro, costretto ad andare al Pronto Soccorso, ha ricevuto 10 giorni di prognosi.
Il Giudice Sportivo ha ovviamente punito il Villanova D’Ardenghi con la sconfitta a tavolino e 200 euro di ammenda. Rimarranno fermi fino al 27 ottobre 2026, invece, sia Haxha che Luka, mentre Apicella ha ricevuto una squalifica di otto giornate. Un’altra, ennesima pagina buia per il mondo dilettantistico, con vittima un giovanissimo arbitro.
Dubino-Bormiese (Seconda Categoria Sondrio)
Dopo la realizzazione di una rete, Francesco Trabucchi della Bormiese proferisce nei confronti di un tesserato del Dubino una frase “di inequivocabile natura discriminatoria”: otto giornate di squalifica per lui.
MOLISE
Fiamma Laurino-Audax Toro (Prima Categoria)
Il Giudice Sportivo ha sciolto la riserva sulla gara in questione, giocata il 21 ottobre. Al 49′ del secondo tempo, dopo una decisione adottata dall’arbitro, Pasquale Benevento del Fiamma Latino si avvicina al direttore di gara e, con fare minaccioso, gli rivolge frase irriguardosa, per poi spingerlo con forza, facendolo indietreggiare di circa un metro. Ricevuta l’inevitabile espulsione, Benevento reagisce con veemenza e impeto, mentre i compagni provano a fermarlo in qualche modo e a trasportalo fuori dal terreno di gioco. Riuscito a liberarsi della presa, il giocatore si lancia contro l’arbitro e con una mano gli afferra il collo e, stringendolo, lo spinge via. Un gesto che provoca all’arbitro “dolore e difficoltà respiratorie”. ma, nonostante la situazione, riesce a portare a termine regolarmente la partita. Al rientro negli spogliatoi, Benevento si è scusato per l’accaduto ma l’arbitro, rientrato a casa, ha continuato ad avvertire dolore al collo e si è recato al Pronto Soccorso, ricevendo diagnosi di cinque giorni. Il giocatore Benevento è stato squalificato fino al 31 ottobre 2023.
PIEMONTE
E. Castigliano-Gattinara (Torneo Under 14 Biella)
Un tifoso del Gattinara ha rivolto un insulto “irrispettoso, tendenzioso e dal contenuto discriminatorio per origine” all’arbitro, davanti a ragazzini di 14 anni: un bell’esempio punito con 50 euro di ammenda per la società.
UMBRIA
Virtus Foligno-C4 A.S.D. (Juniores regionali)
Al 51′ del secondo tempo, Andrea Bedani del C4 inizia. protestare per un calcio di rigore assegnato alla Virtus Foligno e colpisce l’arbitro con un calcio al polpaccio destro: squalificato fino al 30 giugno 2025.
VENETO
Cornuda Crocetta 1920-Union Riese (Prima Categoria)
Dal 22′ del secondo tempo, l’allenatore del Cornuda Crocetta Abdullah Boudouma, posizionato all’esterno del terreno di gioco dietro la panchina della squadra di casa, comincia a caricare ogni decisione dell’arbitro, coinvolgendo la categoria con espressioni volgari (“pezzi di m…da”) e gravi espressioni minacciose (“vi dò fuoco, so che sei di Castelfranco, ti verrò a cercare insieme allo stupido della scorsa settimana e ve la farò pagare, sei fortunato che non sono in campo o ti avrei già preso a pugni, ti aspetto all’uscita non preoccuparti”). Alla fine della partita, Boudouma si presenta all’esterno della porta dello spogliatoio con Roben Carnalo De Sosa, che spinge l’arbitro con violenza, facendolo avanzare di circa due metri, salvo essere fermato prima di sferrargli un pugno. All’uscita dallo stadio, l’arbitro si è ritrovato ancora i due, assieme al giocatore Marco Russo, che era stato espulso in campo e aveva continuato per tutta la gara a rivolgere insulti e minacce. A quel punto, il giocatore si lascia andare a una minaccia estremamente pesante: “Siamo in tre che ti verremo a cercare, guardati bene le spalle, perché qui sei tutelato ma appena ti vedrò ti uccido, é colpa vostra se siamo ultimi in classifica, non c’è uno che sappia veramente il regolamento, siete incapaci verrò a dare fuoco alla vostra sede”. L’allenatore Boudouma è stato squalificato fino al 30 novembre 2022, Carnalo De Sosa fino al 6 dicembre 2021, mentre Russo fino al 29 novembre 2021.
Puntata 15 – Razzie di Calcio – Ottobre 2021 #15