I Pionieri del Calcio – Jimmy Catton, il primo giornalista calcistico
Con l’espandersi del “fenomeno-calcio”, aumentò naturalmente l’interesse della gente comune intorno a esso. C’era la voglia di rimanere informati sulle varie vicende calcistiche locali. Così i quotidiani cominciarono a concedere qualche pagina, solitamente le ultime, alle cronache sportive. Ma la copertura giornalistica, perlomeno all’inizio, rimaneva scarsa. Uno degli “addetti ai lavori” che capì maggiormente la necessità di soddisfare questa esigenza fu James Alfred Henry “Jimmy” Catton, conosciuto con lo pseudonimo “Tityrus” e ritenuto a ragione il pioniere del giornalismo sportivo.
Nato nel 1860, Catton aveva cominciato a scrivere fin da adolescente al Preston Herald seguendo la parabola ascendente del Preston North End. A un primo impatto visivo poteva sembrare un personaggio buffo: incredibilmente piccolo di statura, rosso in viso, tondo come una palla, testa calva, baffi e occhiali d’oro sul naso. Jimmy on aveva mai giocato ma era diventato ben presto un grande intenditore di football. Tanto da diventare ben presto editore del prestigioso settimanale Athletic News. Con lui alla guida il quotidiano divenne uno dei più importanti dell’intera nazione.
Catton cambiò il modo di fare giornalismo, dando più colore e personalizzazione alle cronache sportive. Divenne una figura rispettata da tutti, tifosi e calciatori. “I quotidiani nazionali non si curavano del calcio, lasciandolo a settimanali come Bell’s Life e Athletic News oppure ai giornali regionali” – disse Catton – “I primi resoconti, oltre a essere brevi e incompleti, erano presentati dai segretari dei club e in quanto tali faziosi e inaffidabili. Fu solo con il boom del calcio dal 1880 in poi che i giornali cominciano a prendere sul serio il gioco. I giornalisti vennero inviati sui campi per coprire le singole partite. Grazie ai loro racconti i tifosi avevano la possibilità di rimanere informati sulle loro squadre. Per trasportare i resoconti in tutta l’Inghilterra venivano usati ragazzi del telegrafo o piccioni viaggiatori e i fan si riunivano davanti agli uffici dei giornali locali per gli aggiornamenti delle partite in trasferta”.
Prima della nascita delle tribune stampa, i giornalisti erano costretti vagare sulla linea laterale o posizionarsi dietro i pali della porta. Tutto ciò rendeva complicato il lavoro, oltre a essere un rischio per la loro incolumità. Catton si spese attivamente per installare panchine o banchi di legno ai bordi del campo, così da rendere più facile l’attività del reporter. “Non c’era riparo e i fogli volavano via o si inumidivano. Inoltre quando tornavo a casa ero spesso infradiciato dalla pioggia o intirizzito dal freddo”, era solito raccontare Catton.
Sebbene coltivasse una forte passione per il Preston North End, rimase un giornalista integerrimo e imparziale. Era così rispettato da tutti che, quando si ritirò, il mondo dello sport lo omaggiò con una sorta di “premio alla carriera”: prima di una partita a Goodison Park gli vennero consegnati un assegno, un barometro con iscrizione e un orologio d’oro per sua moglie. Continuò a seguire il calcio (e il cricket) con la stessa passione fino al momento della sua morte, avvenuta nel 1936.