Hockey inline – Le vipere di Asiago fanno sudare Milano. Rigoni: “Meritavamo qualcosa in più per l’approccio e l’atteggiamento”
Milano, Vicenza e Padova confermano il primato in classifica nella massima serie, mentre restano leggermente arretrati i Warriors Ferrara per via di una partita in meno disputata rispetto agli avversari.
RISULTATI E CLASSIFICA DELLA SERIE A MASCHILE
Nella terza giornata Vicenza e Padova passeggiano rispettivamente contro Piacenza ed Edera. Per i rinoceronti di Milano invece è stato necessario sudare le proverbiali sette camicie per avere la meglio di Asiago. Le vipere infatti si sono presentate al Quanta Sport Village estremamente aggressive e per ben due volte sono state avanti nel risultato grazie alle realizzazioni di Thomas Berthod. A trascinare i meneghini al successo è stato Martin Fiala, che prima ha suggerito l’assist del pareggio a Vendrame e poi ha segnato a 3′ dal termine la rete del 3-2 finale. Asiago si mangia le mani per essere andata vicino al colpaccio. Una prova comunque sorprendente poiché la società veneta è alle prese con la grana indisponibilità dell’impianto e ciò sta ostacolando gli allenamenti settimanale della formazione del tecnico Luca Rigoni. Un problema ancora senza soluzione definitiva che obbligherà al rinvio del derby Asiago-Diavoli Vicenza previsto sabato prossimo.
Impresa sfiorata nella trasferta di Milano. La doppietta di Berthod non è bastata a evitare la sconfitta. Mister Rigoni cosa ne pensa della prova dei suoi ragazzi?
Abbiamo giocato bene, ma non è servito. I ragazzi si sono comportati molto bene, la nostra prestazione è stata buona e meritavamo qualcosa in più per l’approccio e l’atteggiamento visto in partita sicuramente migliore dei nostri avversari. Non dobbiamo dimenticarci che fino a oggi non siamo riusciti ad allenarci come vorremmo per i noti problemi con il Palazzetto. Siamo andati a Milano da un certo punto di vista anche lo scopo di allenarci. Loro hanno concesso tante occasioni, che non siamo riusciti a sfruttare. Abbiamo giocato una partita alla pari contro una squadra che sulla carta è nettamente migliore di noi. Alla fine ci hanno punito, perché comunque sono stati costruiti per vincere, con molto talento e con giocatori di qualità: è come avere un Baggio o un Ronaldo in grado di risolverti la partita in qualsiasi momento. C’è mancata anche un po’ di fortuna da parte nostra. Forse nel trovarsi a Milano sul 2-2 a pochi minuti dalla fine è sopraggiunta la paura di vincere: questa è l’unica cosa che posso rimproverare ai miei.
Milano e Vicenza restano le squadre più accreditate, però alle loro spalle la qualità delle rose sembra essersi alzata.
Adesso possiamo fare i conti basandoci sui nomi e sui roster. Milano ha aggiunto potenziale e qualità rispetto allo scorso anno. Vicenza è pur sempre una buona squadra, ma dovrà fare qualche inserimento per competere con Milano. Sicuramente si può dire che il livello in generale è salito, c’è molto equilibrio soprattutto nella parte bassa della classifica: un campionato più bello da questo punto di vista. Ferrara è più forte grazie all’arrivo di un paio di top player da Milano e di due ragazzi francesi. La nostra invece è praticamente la stessa rosa degli ultimi anni, siamo una società che punta molto sui giocatori del posto. Padova ha confermato la squadra che lo scorso anno è stata protagonista di un’ottima stagione regolare risultando tra le migliori quattro: in queste prime partite ha dimostrato il suo valore, inoltre ha preso un giocatore importante come Fabio Rigoni. Anche Monleale potrebbe fare molto bene, molti giocatori di Torino sono andati lì e stanno allestendo una buona rosa. Infine Cittadella che si sta rinforzando con un paio di giocatori stranieri.
Che obiettivo vi siete posti per questa stagione?
Il mio primo obiettivo è di iniziare a lavorare, passatemi la battuta vista la situazione del nostro impianto. Voglio avere una continuità di prestazioni. Abbiamo giocato un’ottima partita a Milano e mi piacerebbe proseguire su questa strada a prescindere dal risultato finale. Dare anche convinzione ai giocatori, ad alcuni ragazzi di Asiago manca; non pensare di essere inferiori agli altri, giocarsela a viso aperto con tutti. Se ci credono, possono togliersi delle soddisfazioni. Il campionato è molto difficile, bissare una semifinale sarebbe già un grande risultato.
Asiago partita purtroppo con l’handicap del palazzetto. Una problematica che vi sta penalizzando parecchio.
Il problema c’è e al momento non si è sbloccato. C’è una speranza di risolvere a breve. Lo spero per iniziare a lavorare con continuità. Dispiace a tutti, è un discorso burocratico, non possiamo farci nulla. Stiamo aspettando portando pazienza e allenandoci come possiamo e come riusciamo: non possiamo fare miracoli. Quello che sta succedendo sicuramente ce lo porteremo dietro per tutta la stagione, perché chi conosce di sport sa cosa significa perdere allenamenti nei due mesi iniziali, è impossibile recuperarli, quello che non hai fatto è perso. La nostra stagione è partita in grosso ritardo da un certo punto di vista, però ho chiarito con i miei ragazzi e non voglio che sia un alibi o una scusa: dobbiamo lavorare con quello che abbiamo, lottare su ogni disco in campo, poi alla fine tireremo le somme.