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Tre articoli di ottobre che se ti sei perso dovresti recuperare

Le nostre storie, quelle che vi fanno compagnia anche in giornate come queste, fatte di tanto lavoro, di vacanze lontane, di Natale (già, Natale!) che si avvicina. Può icuramente esservi capitato di perderne qualcuna: beh, ve le riproponiamo noi. Cominciamo!

Come l’Arabia Saudita ha messo le mani sul Newcastle – Dopo 14 anni di delusioni, i Magpies diventano di proprietà di una delle dirigenze più ricche del mondo del calcio e ora si sogna davvero in grande, di rivedere la squadra ai grandi livelli di un tempo, probabilmente anche oltre. Ma sono veramente tutti contenti da quelle parti? Ce ne parla Francesco Moria.

Dalla Nations League non ci guadagna solo la UEFA –
Come al solito, la UEFA ha fatto passare anche la Nations League come un torneo per favorire i “poveri”, ma lo scopo è sempre stato sin dall’inizio un maggior profitto per se stessa. Senza fare troppi calcoli, ci si rende conto che ora perfino gli incontri meno interessanti sulla carta possono fruttare più denaro rispetto a prima. Florind Xhaferri.

I Pionieri del Calcio – Henry Lichtenberger e l’Albion FC: la diffusione del calcio in Uruguay – Una volta Jorge Valdano, uno dei più grandi attaccanti della storia del calcio argentino, disse: “L’Uruguay è uno di quei paesi dove dovrebbero mettere delle porte di calcio alle frontiere. Al visitatore sarebbe chiaro che quel paese altro non è che un gran campo di calcio con l’aggiunta di alcune presenze accidentali: alberi, mucche, strade, edifici…”. Perché in Uruguay in ogni strada, in ogni vicolo, in ogni angolo, ovunque si respira calcio. Si vive per il calcio. Simone Galli.