Home » Razzie di Calcio – Settembre 2021 #12

Cos’è Razzie di calcio? Il mondo del calcio dilettantistico è ormai sempre più protagonista di episodi vergognosi, legati a fenomeni di violenza e discriminazione, spesso accompagnati da razzismo e sessismo. Ogni settimana, basandosi sulle decisioni adottate dai Giudici Sportivi di tutta Italia, MondoSportivo racconterà gli episodi più gravi, regione per regione, così da permettere a tutti di scoprire dove si sono svolti e le vicende che ne hanno fatto da cornice. Con l’obiettivo di non lasciare nel dimenticatoio storie altrimenti destinate a rimanere in silenzio, superate dal tempo e da quell’insensato comune senso di accettazione che rende tutti noi, volontari o non, complici di questo male del nostro calcio.

È stato un week-end all’insegna della violenza nei confronti degli arbitri: la più nota sul piano mediatico è avvenuta in Piemonte, ma si registrano altri episodi gravissimi anche in Sardegna e Umbria.

ABRUZZO

Francavilla Calcio-Atessa Calcio (Under 17 regionale)

Alla fine di una partita di ragazzi di appena 17 anni, i “tifosi” del Francavilla Calcio hanno cominciato a rivolgere “pesanti ingiurie e minacce” nei confronti dell’arbitro, colpendolo addirittura con disgustosi sputi (lo ricordiamo: in piena pandemia): 300 euro di multa per la società.

CALABRIA

Sporting Catanzaro-Ravagnese Calcio (Promozione)

Alla fine del primo tempo, un sostenitore dello Sporting Catanzaro ha colpito l’arbitro con uno sputo, oltre ad avergli rivolto “parole offensive e minacciose”: il club dovrà pagare per colpa sua (oltre che per aver consentito la partecipazione alla gara a un non tesserato che ha mantenuto “un comportamento non regolamentare”) 500 euro di multa.

MOLISE

Bojano-Venafro (Eccellenza)

Il Giudice Sportivo ha stabilito 350 euro di multa per il Bojano per due ragioni. Al 30′ del secondo tempo, i giocatori del Bojano decidono di rifiutarsi di giocare, causando un’interruzione di circa cinque minuti. Ma la vera vergogna si consuma alla fine della gara: il vetro della porta dello spogliatoio arbitrale viene frantumato dall’esterno, con le schegge di vetro che si sono sparpagliate nello spogliatoio e sugli effetti personali della terna “causando disagi e pericolo per la loro incolumità”.

PIEMONTE

Oleggio Castello-Carpignano (Prima Categoria)

È stato l’episodio mediaticamente più noto dello scorso week-end, anche grazie a un filmato che ha permesso di registrare la violenza subita dall’arbitro della gara per mano dell’allenatore del Carpignano Giovanni Alosi e finita sulle prime pagine di tutti i giornali italiani. La vicenda è complessivamente nota: al 18′ del secondo tempo, il direttore di gara decide di espellere il tecnico della squadra ospite che, ricevuta la sanzione, si lancia contro l’arbitro, con atteggiamento minaccioso e proferendo ingiurie, e poi lo colpisce al volto, facendolo arretrare e costringendolo a sospendere la partita per il forte dolore alla mandibola destra. Nonostante i riportati tentativi dell’Alosi di mettersi “a disposizione per offrire un risarcimento del danno”, il direttore di gara è stato costretto a recarsi al Pronto Soccorso, venendo poi dimesso con prognosi di tre giorni. Al di là del riconoscimento della responsabilità oggettiva del Carpignano, punito con la sconfitta a tavolino e un’ammenda di 200 euro, il Giudice Sportivo ha deciso di punire l’allenatore del Carpignano con una squalifica fino al 30 settembre 2026. Si aggiunge anche una squalifica di due giornate per il giocatore ospite Cristian Villani che, invece di intervenire a sostegno dell’arbitro colpito, ha pensato bene di avvicinarsi subito dopo l’aggressione “proferendo a sua volta espressioni irriguardose ed esprimendo soddisfazione per l’inqualificabile condotta del tecnico”.

Atletico Alpignano-Parella 8-2 (Coppa Piemonte)

Fatto curioso ed estremamente preoccupante durante questa sfida, con protagonisti i tifosi (il cui comportamento è stato punito con una multa di 50 euro) ma soprattutto i giocatori del Parella. Secondo il referto del Giudice Sportivo, ben 4 giocatori (Cristian Di Pasquale, Dawda Keita, Emanuele Matteucci, Marco Tandurella) sono stati successivamente squalificati per due giornate “per comportamento aggressivo e minaccioso nei confronti dell’arbitro, per tutta la durata del secondo tempo”, sebbene non siano stati espulsi sul momento “per salvaguardare l’incolumità del direttore di gara”.

SARDEGNA

Virtus Villamar-Nurri (PRIMA CATEGORIA)

Altra vergognosa aggressione con vittima un arbitro, stavolta donna, che però ha rischiato di rimanere nel silenzio mediatico. Al 41′ del secondo tempo, infatti, l’arbitra ha dovuto “sospendere la gara per aver subito un’aggressione verbale e fisica da parte di Atzeni Marco, assistente di parte della FC Nurri, consistita, in prima battuta, in una violenta sequela di parole gravemente offensive e poi in una manata alla mandibola che le causava dolore, stordimento e uno stato di terrore”. A quel punto, l’arbitra si è recata al Pronto Soccorso, con diagnosticato un trauma facciale con prognosi di dieci giorni. Oltre ad aver sancito la logica sconfitta a tavolino del Nurri, il Giudice Sportivo ha punito l’Atzeni con una squalifica fino al 31 dicembre 2024 (ma perché meno di quanto accaduto in Piemonte, nonostante la gravità dell’aggressione?).

UMBRIA

Madonna Alta F. Di Cavallo-Magione (Juniores Regionali Under 19 A2)

Al 38′ del secondo tempo, il giocatore del Magione Mattia Broccoletti ha iniziato a protestare per una decisione arbitrale avversa, ingiuriandolo con anche frasi blasfeme. Dopo essere stato espulso, il giocatore ha lanciato violentemente “una bottiglia d’acqua di 2 litri all’indirizzo dell’arbitro, colpendolo ad una coscia e provocandogli dolore”. Non contento, al momento dell’uscita dal campo, continuava a insultare l’arbitro e al termine della gara è tornato a minacciarlo e insultarlo nuovamente, dicendogli “che lo avrebbe aspettato fuori dall’impianto sportivo in modo da poter regolare i conti”. Per Broccoletti, squalifica fino al 31 maggio 2022.

VENETO

Union Vis-Montagnana (Prima Categoria)

Dal 42′ del secondo tempo, i tifosi dell’Union Vis hanno cominciato a rivolgere insulti contro l’arbitro con “denigrazione della sua nazionalità di origine”, mentre un sostenitore isolato, in prossimità del recinto di gioco, “gli rivolgeva ingiurie cercando anche di provocare i giocatori della squadra ospite”. Il Giudice Sportivo ha deciso per la squalifica del campo dell’Union Vis per una gara, sospendendo comunque l’esecuzione della sanzione con messa alla prova per un anno.

 

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