Non è tempo di processi dopo solo cinque giornate di campionato, ma il Parma visto in questo avvio di stagione è sicuramente la delusione della Serie B. Con sole due vittorie, altrettante sconfitte e un pareggio i ducali devono invertire la rotta per non vedere scappare la capolista Pisa, già avanti di otto punti.
Va dato tempo ad un tecnico giovane come Maresca, alla prima esperienza da primo allenatore in un club: l’ex centrocampista ha avuto modo di imparare da Guardiola durante la sua parentesi alla guida delle giovanili del Manchester City, ma allenare il Parma è tutta un’altra cosa. Soprattutto deve imparare a gestire la pressione di dover vincere a tutti i costi.
Da neoretrocessa e dopo un mercato di grandi colpi (non solo Buffon), il Parma è praticamente costretto a centrare subito la promozione: il potenziale offensivo è devastante e nelle ultime stagioni in cadetteria si è vinto più grazie ai reparti offensivi che alle ottime difese. Nella sconfitta di ieri contro la Ternana mancavano Vazquez e Man, due pezzi da novanta, che appena rientreranno in gruppo potranno fare la differenza.
Un difetto di questa squadra sono i pochi italiani: in rosa, su un totale di ventisei giocatori, ci sono ben diciotto stranieri. Troppi, molti dei quali alla prima esperienza in Italia. La Serie B non regala niente e serve avere una mentalità di ferro per adattarsi il prima possibile alla categoria: guardando le statistiche vincono le squadre con un’ossatura italiana.
Il Parma è attualmente al dodicesimo posto in classifica, nulla è compromesso. Maresca ha le abilità per riprendere in mano la squadra, aiutato ovviamente dal carisma vincente di Buffon. Due sconfitte consecutive possono essere dimenticate in men che non si dica: domenica la sfida alla capolista Pisa è da non fallire.