Lugano, Croci Torti: “Domani, voglio vedere la squadra lottare”
Vigilia di campionato, a Lugano: domani a Cornaredo arriva il Grasshopper. Mattia Croci Torti, appena confermato alla guida della squadra, ha le idee chiare sugli avversari (FC Lugano): “Sono un squadra importante, per chiunque ami il calcio svizzero. Sono guidati da un tecnico come Contini, molto duttile e bravo ad adattarsi agli avversari. Certo, dobbiamo ragionare sul fatto che sono una neopromossa, al di là del blasone, con tanti giovani che si vogliono mettere in mostra. Sono una squadra solida, efficiente e senza superstar.”
Tante domande sulle sensazioni del dopo nomina, e sulle reazioni: “Riguardo al mio lavoro non è cambiato assolutamente niente. Sono anch’io rimasto piacevolmente sorpreso, e credo che abbia pagato il mio essere sempre solare e sincero. Adesso, anche se molti mi dicono che arrivano i momenti difficili, mi sento di rispondere che, secondo me, adesso arriva il bello. Con la nuova società siamo in sinergia: sono partiti diversi giocatori importanti, tanti sono arrivati a fine mercato, ci vorrà tempo per creare le giuste sinergie e, nelle prossime settimane, dovranno essere quelli del gruppo storico a caricarsi la squadra sulle spalle. A loro, a tutti dico grazie, perché è anche in virtù di ciò che tutti hanno fatto vedere che mi è stata data questa opportunità.”
“Il mio Lugano avrà carattere, sarà aggressivo con un’identità chiara. Rispetto al gioco, bisognerà lavorarci; nella mia testa ho tante idee, e so cosa possiamo fare subito, e cosa dovrà essere rimandato più avanti. Nel calcio, ci sono dei principi che mi piacerebbe vedere già nelle prossime partite, quando si saranno consolidate le certezze; poi, vedremo cosa accadrà. Comunque, vorrei vedere una squadra che, come abbiamo visto in passato, scenda in campo con la giusta attitudine: perché quand’è così è in grado di giocarsela con tutti.”
“Sono rimasto sorpreso leggendo alcuni pezzi che puntavano sulla differenza del ruolo tra il vice allenatore, amico di tutti, e il capo allenatore, che decide chi gioca e chi no. In Super League, le cose funzionano diversamente, e tutti vogliono ovviamente giocare dal primo minuto. Continuerò a essere simpatico a chi scenderà in campo dai titolari e un po’ meno a chi non avrà il posto: non cambia il fatto di dare la pacca sulla spalla, tutti sanno che l’allenatore in seconda condivide le scelte del titolare.”
Sui nuovi arrivati e sugli infortunati è stato fatto il bollettino: “Baumann non è a posto, e ci vorrà ancora un po’ di tempo. Bottani sta un po’ meglio, ed è un giocatore che ha avuto una grande partenza; ci ha trascinati, soprattutto a livello mentale. Ha iniziato ad allenarsi ieri, spero che domani possa dare il suo contributo, anche per pochi minuti, perché per noi è un giocatore fondamentale. In difesa e sulle fasce gli uomini sono contati, e penso, da buon allenatore svizzero, che cambiare tanto sia controproducente.”
“Sono contento degli ultimi quattro arrivi, e la loro integrazione è a buon punto, nonostante i problemi di lingua. Non è semplice entrare in un gruppo con dinamiche già consolidate, ma loro sono arrivati tutti con il sorriso e la voglia di mettersi a disposizione, fondamentale per arrivare a essere parte della squadra. Hanno tanta voglia di far vedere cosa sono in grado di fare, e non posso che essere soddisfatto.”