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Le 7 Marce, GP Italia – Hamilton-Verstappen, la vendetta di Silverstone

Gran Premio d’Italia, 14/a tappa del Mondiale di Formula 1 2021. Analizziamo quanto accaduto sul mitico circuito di Monza con la nostra monoposto fornita di un cambio vintage ma potente a 7 marce.

Viaggia in 7/a marcia, Daniel Ricciardo – Come vi sentireste se, durante tutto l’anno, fate il vostro lavoro bene ma meno bene di un vostro collega però riuscite a primeggiare nell’appuntamento lavorativo più importante? Chissà se Daniel Ricciardo possiede la risposta a questa domanda. Nel frattempo, l’australiano della McLaren a Monza ritorna quel pilota che in Red Bull aveva costretto prima Vettel a “emigrare” in Ferrari e poi aveva “svezzato” Verstappen. Una possibilità aveva l’australiano, alla partenza, e quella possibilità è stata colta. Al via, Ricciardo ha bruciato Verstappen per poi praticamente controllare tutta la gara, rincorsa di Norris compresa. E la scarpa è tornata a bagnarsi di champagne.

Viaggia in 6/a marcia, Lando Norris – Alla vigilia di questo fine settimana, avrebbe messo la firma per un secondo posto a Monza. Quindi, l’inglese della McLaren certo non sarà scontento di questo Gran Premio. Però un pizzico d’amaro in bocca rimane se l’unico pilota a precederti è il tuo compagno di squadra che avevi fino a quella corsa messo regolarmente dietro.

Viaggia in 5/a marcia, Valtteri Bottas – Nel fine settimana in cui viene annunciato il suo addio alla Mercedes dopo 5 anni e il suo approdo alla Sauber-Alfa Romeo, sfodera una prestazione d’orgoglio vincendo prima la Sprint Qualifying di sabato e poi, nonostante la partenza dall’ultima casella della griglia per sostituzione del motore, riesce con una gara di rimonta a salire sul terzo gradino del podio.

Viaggia in 4/a marcia, la Ferrari – Nella gara di casa, le Rosse ottengono il meglio dal loro potenziale attuale. Anzi, ringraziando l’incidente Hamilton-Verstappen, il bilancio è ancora più roseo della vigilia con il quarto posto di Leclerc e il sesto di Sainz. Vero, la McLaren con la doppietta opera il sorpasso al terzo posto ma il Mondiale è ancora lungo.

Viaggia in 3/a marcia, l’Alpha Tauri – Nella pista dove trovò 12 mesi fa la prima vittoria in Formula 1, Gasly in questa occasione non riesce proprio a gareggiare causa un problema tecnico. E, sempre per un problema, dopo pochi giri si ferma anche Tsunoda. Gara da dimenticare.

Viaggia in 2/a marcia, Max Verstappen – Lo sapevamo tutti che alla prima occasione utile l’olandese della Red Bull avrebbe restituito a Hamilton pan per focaccia. E, complice anche il difficile montaggio dell’anteriore destra, la vendetta si è consumata alla prima variante al 26°giro. Verstappen attacca Hamilton, l’inglese lo allarga ma l’olandese non molla. La sua Red Bull decolla su un cordolo e poi sulla Mercedes di Hamilton salvato, letteralmente parlando, dall’HALO. Una mossa che gli costerà tre posizioni di penalità in griglia nella prossima gara di Sochi. Ma, quel che più conta, Hamilton in questo fine settimana ha perso nei confronti di Verstappen 2 punti (quelli della Qualifying sprint). In un campionato che si giocherà punto a punto, non è un fattore banale.

Viaggia in 1/a marcia, Lewis Hamilton – In gara, subisce la mossa di Verstappen. Ma se si ritrova in quella situazione, gran parte della colpa è comunque sua. Nella partenza della Qualifying Sprint dorme, non riuscendo a far scorrere le gomme, facendosi infilare e concludendo così quarto. Sembrerebbe che la disabitudine a lottare corpo a corpo con un avversario del livello di Verstappen potrebbe alla fine penalizzarlo. Vedremo se le successive gare potranno confermare questa sensazione.