Corsa e polpacci scolpiti o piedi raffinati, capaci di illuminare il gioco quando meno te lo aspetti? Quello del centrocampo è un reparto composito, in cui c’è di tutto. Ed è proprio qua, nella zona nevralgica del gioco, che spesso si decide un Fantacalcio. Non vi è dubbio che i centrocampisti che solitamente arrivano in doppia cifra possano fare la differenza tra una squadra buona e una con serie possibilità di vittoria, ma è importante tenere d’occhio il portafoglio! E poi ci sono i gregari, quelli che conducono la loro “vita da mediano”: non sottovalutateli, il campionato è lungo e avrete bisogno anche di loro!
LE CERTEZZE – C’è l’imbarazzo della scelta: il gruppo dei centrocampisti è qualitativamente numeroso e c’è persino il rischio di farsi prendere la mano e spendere più del dovuto. Con 13 gol e 11 assist, ma soprattutto finalmente dopo una stagione senza grossi infortuni, il romanista Mkhitaryan è uno dei pezzi pregiati. Ma dobbiamo ammettere che è in buona compagnia: Chiesa, Milinkovic-Savic, Luis Alberto, il neo interista Calhanoglu e l’atalantino Malinovskyi sono da considerarsi big a tutti gli effetti. Poi ci sono i rigoristi Veretout e Kessié, due pezzi da novanta in tutti i sensi. Zielinski, Fabian Ruiz, Lorenzo Pellegrini, Pessina, Soriano e Barella fanno sicuramente parte di questa cerchia, anche se rispetto ai colleghi precedentemente nominati garantiscono forse meno bonus. Infine qualche certezza a basso costo: Freuler, de Roon, Saelemaekers, Lazovic, Brozovic, Pereyra e Marin sono tutti giocatori affidabili e titolarissimi nelle rispettive squadre.
LE SORPRESE – Considerati i tormenti fisici della passata stagione la scommessa più allettante (e anche più costosa) ha il nome di Nicolò Zaniolo, trequartista della Roma in cerca di riscatto. Mou lo vede bene, ha già segnato in Conference League e può rendersi protagonista di un gran campionato. Fra le scommesse care dobbiamo necessariamente includere Felipe Anderson, figliol prodigo di ritorno alla Lazio e di fatto attaccante esterno nel tridente di Sarri, il sampdoriano Damsgaard, già sorpresa nella passata stagione e reduce da un ottimo Europeo, e il rossonero Brahim Díaz, già in gol nella prima di A a Marassi contro la Samp. Naturalmente, per chi volesse scommettere senza azzardare troppo c’è la possibilità di puntare su nomi meno altisonanti: Bajrami dell’Empoli è reduce da un campionato fra i cadetti con 5 gol e 8 assist, ma stuzzicano anche Torreira, Pobega, Maggiore, Ilic, Sigurdsson, Peretz, Vignato e Rovella.
GLI SCONSIGLIATI – Sappiamo di correre il rischio di essere smentiti dai fatti, ma ci sono alcuni presunti big per i quali può capitare di spendere oltre il dovuto: il bianconero Kulusevski dopo un campionato super col Parma l’anno scorso ha faticato nella Juve, ma possiamo includere nel gruppo anche l’altalenante Castrovilli (e la concorrenza nel centrocampo viola è aumentata), il “vecchio” Candreva o gente come Rabiot, Vidal e Bernardeschi, che non ha il posto da titolare assicurato. Poi ci sono diversi giocatori col cartellino facile, quelli che fanno legna come si dice in gergo e quindi risultano più avvezzi al malus: Lucas Leiva, Thorsby, Ekdal, Lukic, Schouten, Stulac e Deiola, per limitarci ad alcuni nomi.
LA NOSTRA SCELTA – Un big a tutti i costi, e fosse per noi sceglieremmo uno fra Mkhitaryan e Malinovskyi, due che potrebbero tranquillamente arrivare e superare la doppia cifra in termini di gol. Abbinare a uno dei due un altro nome top sarebbe il massimo: per Kessié sicuramente il prezzo salirà, ma forse con Barella riuscirete a risparmiare qualche milione. Poi ci sono altri nomi allettanti: Orsolini e Skov Olsen fanno parte dei centrocampisti, anche se sono a tutti gli effetti attaccanti esterni. Stesso discorso per il sampdoriano Damsgaard, che è cresciuto rispetto a un anno fa e sarà titolarissimo nel 4-4-2 di D’Aversa. Un gregario di sicuro affidamento come Freuler può sempre fare comodo, mentre fra le scommesse, merita qualche puntata l’empolese Bajrami. Se invece volete piazzare qualche colpo a 1 milione o poco più, potreste prendere gente come Rovella, Sigurdsson, Bourabia o Ihattaren.