Gran Premio del Belgio, 12/a tappa del Mondiale di Formula 1 2021. Analizziamo quanto “accaduto”? sul circuito di Spa-Francorchamps con la nostra monoposto fornita di un cambio vintage ma potente a 7 marce.
Viaggia in 7/a marcia, l’Historic Minardi Day a Imola – In uno dei fine settimana più grigi (e non solo in senso metaforico) della Formula 1, un raggio di sole (e non solo in senso metaforico) è giunto dall’autodromo di Imola. Sul circuito del Santerno, è andato in scena la 5/a edizione dell’Historic Minardi Day, la manifestazione che mette in mostra non solo 20 anni di Formula 1 della storica scuderia faentina di patron Giancarlo. Non solo Minardi, però. Chi è intervenuto, ha potuto vedere da vicino anche le Ferrari degli anni ’80 e dei primi anni ’90, le Osella, le Tyrrell e altre bellissime e storiche vetture. Ascoltando i rombi dei mitici motori V12. Entusiasmante, decisamente entusiasmante.
Viaggia in 6/a marcia, George Russell – Volendo parlare di sport, l’unico acuto degno di nota in questo fine settimana di Spa. L’inglese riporta la Williams in prima fila, guidando con maestria sotto la pioggia e beffando Hamilton. Antipasto di cosa vedremo in Mercedes l’anno prossimo?
Viaggia in 5/a marcia, Max Verstappen – Il vincitore del Gran Premio più farsesco della storia della Formula 1. Una vittoria ottenuta in parte col merito perché dovuta alla pole position ottenuta al sabato, ma in gran parte “regalata” dai commissari. Verstappen senza faticare guadagna 5 punti su Hamilron, riducendo a 3 il distacco in classifica, e risparmia il terzo motore Honda stagionale, allontando i rischi di eventuali penalità.
Viaggia in 4/a marcia, la Ferrari – In un fine settimana che si avviava a essere disastroso, Leclerc e Sainz devono ringraziare la penalità di cinque posizioni inflitta a Bottas dopo il patatrac combinato dal finlandese in Ungheria e l’incidente di Pérez mentre stava schierando la sua Red Bull. Escluse dalla Q3, le Rosse si ritrovano in zona punti e portano a casa 2,5 punti complessivi assolutamente insperati.
Viaggia in 3/a marcia, Sergio Pérez – Checo festeggia il suo rinnovo con la Red Bull per il 2022 con il…botto. Quello che compie nel giro di schieramento e che lo costringe a osservare dal fondo i tre giri più ignominiosi della storia della Formula 1.
Viaggiano in 2/a marcia, i piloti – Dovrebbero essere i protagonisti delle corse. Invece, in quest’ultimo fine settimana, hanno dimostrato tutta la loro debolezza dal punto di vista “sindacale”. In casi di situazioni straordinarie (e quella di Spa è stata una situazione straordinaria), dovrebbero essere loro ad avere l’ultima parola perché sono loro a rischiare la pelle. Invece, il sabato la Q2 è partita quando non vi erano le condizioni per farlo (e infatti c’è stato l’incidente di Norris, per fortuna senza conseguenze) mentre la domenica non sono stati minimamente interpellati. Vero, Hamilton ha provato a rimediare chiedendo di disputare a Spa una gara non valida per il Mondiale per risarcire i tifosi. Ma non basta. Occorre che il sindacato piloti, che sembrerebbe esistere ancora ed è capeggiato da Alexandar Wurz, faccia sentire assolutamente la propria voce.
Viaggia in 1/a marcia, la direzione gara – Offeso il nobile circuito di Spa con la farsa dei 3 giri dietro la Safety Car. Già questo fattore basta e avanza per chiedere a Micheal Masi e ai commissari di riflettere sulla loro posizione all’interno della Formula 1. Poi, un’altra spiegazione non ci ha convinto pienamente. I chilometri tra Spa (Belgio) e Zandvoort (Olanda), teatro della prossima gara di Formula 1, sono 309. Davvero non era proprio possibile posticipare al lunedì la gara ed eventuale questa farsa? Mah…