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Tra déjà-vu e sfide da urlo, l’urna di Champions è agrodolce per l’Italia

Agrodolce. Questa la parola che, forse, meglio calzerebbe volendo definire il sorteggio dei Gironi di Champions con riferimento al contingente italiano: Inter, Milan, Atalanta e Juventus (in ordine di arrivo dell’ultimo Campionato) a rappresentare il Belpaese a Istanbul per la cerimonia. Un misto di sfide affascinanti e divertenti déjà-vu il sorteggio, del quale ci apprestiamo a rivivere i tratti salienti.

A rappresentare l’Italia in 1/a fascia, l’Inter di Simone Inzaghi finisce in un girone spaventosamente fotocopia di quello dell’anno scorso: il gruppo D, infatti, propone ai meneghini una rivincita nei confronti di Real Madrid e Shakthar Donetsk con i neofiti dello Sheriff Tiraspol a sostituire il Mönchengladbach  alleggerendo il raggruppamento nel confronto con quello chiuso al 4/o posto da Antonio Conte. Con Ancelotti, De Zerbi e Inzaghi il raggruppamento ha forti tinte Tricolori: la speranza è che i nerazzurri possano, quest’anno, far valere il proprio teorico maggior tasso tecnico strappando il pass per gli Ottavi di Finale (da contendere, presumibilmente, a De Zerbi e al suo Shakthar).

Compagine italiana dal ranking UEFA più alto, la Juventus di Allegri finisce nel girone H con Chelsea, Zenit San Pietroburgo e Malmö. Se da un lato saranno dunque i Campioni d’Europa di Thomas Tuchel il primo banco di prova europeo di un certo spessore per i bianconeri (e, ovviamente, i Blues sono sulla carta i favoriti per la vittoria del Girone), nonostante tutte le incognite della Juventus 2021/2022 russi e svedesi sono ampiamente alla portata dei bianconeri. Facendo un po’ di amarcord, se lo Zenit bagnò il ritorno in Champions League della Juventus nel 2008 (1-0 all’Olimpico di Torino, gol di Del Piero in un’edizione di Champions che per i torinesi si chiuse agli Ottavi contro il Chelsea), il Malmö richiama alla mente la prima esperienza di Allegri sulla panchina bianconera: proprio il Malmö infatti fu il primo euro-avversario della Juventus allegriana nel 2014.

Ancora una volta fa tappa in Inghilterra l’Atalanta di Gianpiero Gasperini: girone difficile, ma non impossibile, con Manchester United, Villarreal e Young Boys. Dopo City e Liverpool Iličić e co. voleranno ad Old Trafford, ma ovviamente massima allerta nei confronti di Emery e il suo Submarino Amarillo; per passare il turno, con due pesi medi del Vecchio Continente, servirà infatti la migliore Atalanta in tutte e sei le gare del Girone. Villarreal-United è una intrigante ripetizione dell’ultima Finale di Europa League, con lo Young Boys che sul sintetico di Berna mira a togliersi qualche soddisfazione portando via alle avversarie punti di piombo in ottica qualificazione.

Il Milan di Stefano Pioli, quart’ultima compagine tra le 32 a causa della prolungata assenza dalla manifestazione, si trova come era facile immaginare in un vero e proprio girone di ferro: Atlético Madrid, Liverpool e Porto non necessitano di particolari presentazioni e rendono l’idea della portata dell’impresa alla quale sarà chiamato il Diavolo per centrare la qualificazione agli Ottavi. I ragazzi di Klopp (vogliosi di riscattare un’annata in chiaroscuro) e i Colchoneros partono in pole position per la qualificazione agli Ottavi; a Ibrahimović e co. servirebbe ritrovare lo “spirito da Champions” del Vecchio Milan, senza ovviamente trascurare il Porto di Sérgio Conceição che solo qualche mese fa ha fatto amaramente piangere la Juventus.

Non mancano i motivi di interesse anche negli altri quattro gironi: su tutti, lo scoppiettante Paris Saint-Germain-Manchester City nel Girone A che a oggi è la sfida tra le due squadre più ricche del Vecchio Continente ma, stando a radiomercato, potrebbe presto tramutarsi in uno degli ultimi Messi vs Cristiano Ronaldo a cui (malinconicamente) la Community del calcio potrà avere la fortuna di assistere. Desta interesse, nello stesso gruppo, la presenza del Lipsia (privo di Nagelsmann) che nella scorsa Champions League sfidò proprio i transalpini (vittoria 2-1 in Germania e sconfitta 0-1 in Francia) estromettendo dalla Champions lo United. Poche, invece, le chances di cullare sogni di gloria per il malcapitato Club Bruges.

Non è da meno Bayern-Barcellona nel Gruppo E, in particolare per i catalani che pur privi di Messi vorranno vedicare l’umiliante 2-8 patito nei Quarti di Finale della strana Champions League 2019/2020. Benfica e Dinamo Kiev non sembrano avere armi pari rispetto a bavaresi e catalani, ma possono dare vita a un interessante testa a testa in ottica 3/o posto.

A chiudere il cerchio, i Gruppi C e G, privi di grandi calibri ma proprio per questo estremamente equilibrati e affascinanti agli occhi degli spettatori neutrali. Nel primo troviamo Sporting Lisbona, Dortmund, Ajax e Beşiktaş; Lille, Siviglia, Wolfsburg e Salisburgo compongono  il secondo.

Il dado, finalmente, è comunque tratto. Non ci resta che metterci comodi prima di poter, tra qualche settimana, assistere allo spettacolo calcistico più affascinante del Vecchio Continente.