Novanta minuti; in realtà, una manciata di giorni se guardiamo il calendario. E quanto manca, dopo una lunga estate, per definire in via definitiva il novero delle 32 partecipanti alla prossima edizione della Champions League. Completata l’andata del turno dei playoff qualche serio indizio è già emerso dai sei campi impegnati, ma in molti casi la titolarità del pass per la Fase a Gironi è ancora estremamente in bilico.
Un bel primo passo lo ha fatto lo Shakthar Donetsk di De Zerbi, capace di violare il Louis II di Monaco al termine di una gara molto combattuta. Gli arancioneri, con ben 7 brasiliani in campo dall’inizio, prendono con autorità il centro del ring nelle prime battute e dopo un paio di tentativi di Matvienko e Solomon trovano il vantaggio con la splendida giocata di Pedrinho che a valle di un’azione di prima dello Shakthar entra in area saltando Badiashile e Maripán prima di infilare all’angolino lo 0-1. Trovato il vantaggio lo Shakthar subisce il ritorno dei ragazzi di Kovač, che cominciano a impensierire un Trubin però sempre presente quando chiamato in causa; il leitmotiv della gara non cambia nella ripresa, anche se il Monaco è pericoloso solo dalla distanza. L’unico grosso rimpianto monegasco è per il palo di Boadu al minuto 80; finisce 1-0 per lo Shakthar, De Zerbi “vede” la Fase a Gironi ma la doppia sfida è ancora apertissima.
Dopo aver tributato il meritato plauso a De Zerbi, passiamo all’impresa più clamorosa non solo tra le sei gare in palinsesto ma forse tra le più incredibili che si ricordino nei recenti playoff di Champions League. Nello specifico, voliamo a Tiraspol dove lo Sheriff rifila tre sberle alla più quotata Dinamo Zagabria. Per i moldavi essere arrivati all’ultimo barrage prima della Fase a Gironi era già da considerarsi un successo: in primis perché nella peggiore delle ipotesi prenderanno parte alla prossima Europa League e in secondo luogo perché lo scalpo centrato nel turno precedente ai danni della Stella Rossa aveva già un che di eccezionale.
La Dinamo Zagabria, dal canto suo, arrivava alla sfida di Tiraspol forte di un blasone europeo fortificato nel corso delle ultime stagioni: il 4-0 all’Atalanta di Gasperini in Champions nel 2019 e il 3-0 al Tottenham di Mourinho nella scorsa Europa League tra gli acuti più recenti e clamorosi dei balcanici in campo europeo. L’assenza di Castañeda, leader tecnico dei moldavi, di fatto spostava ancora di più in casa Dinamo i favori del pronostico; Yuri Vernydub, però, non si scompone e propone uno Sheriff che davanti al proprio pubblico e aggredisce i balcanici creandosi una prima gigantesca occasione da rete con Luvannor che solo davanti al portiere colpisce il palo.
I padroni di casa non concedono nulla ai croati, pericolosi solo a ridosso della mezz’ora quando un tentativo di Majer è salvato sulla linea da Cristiano; ai punti vanno meglio i moldavi, che passano sul gong del primo tempo quando un filtrante di Cristiano innesca la velocità di Traoré che mette il turbo e supera la retroguardia della Dinamo prima di freddare Livaković con un rasoterra incrociato che vale l’1-0. I ragazzi di Vernydub escono dagli spogliatoi sulle ali dell’entusiasmo, e in avvio di ripresa dilagano in termini di occasioni create: lo Sheriff potrebbe raddoppiare a più riprese, e il meritato 2-0 arriva con la splendida legnata volante di Kolovos che rifila il secondo gancio alla Dinamo. Il raddoppio locale è la tardiva sveglia per i croati, che prendono le redini dell’incontro in mano ma di occasioni vere ne creano poche; è lo Sheriff a rendersi più pericoloso in contropiede, e anzi a trovare un clamoroso 3-0 in ripartenza con Traoré che avvicina di moltissimo i moldavi a una storica impresa. Ma, al Maksimir, lo Sheriff dovrà fare estrema attenzione all’orgoglio di una Dinamo sorprendentemente travolta.
A proposito di successi netti, è indiscutibile anche i 2-0 rifilato dal Malmö al Ludogoretz; gli scandinavi di Tomasson crescono in termini di forma e qualità di gioco espresso e affondano i bulgari con un gol per tempo. Anche per gli svedesi la Fase a Gironi è assai vicina, ma l’avversario è tutt’altro che fuorigioco. Divertente, come da pronostico, Benfica-PSV Eindhoven: la sfida tra lusitani e olandesi, che nel 1988 fu anche la Finale di Coppa dei Campioni, vede le due squadre affrontarsi a viso aperto con i padroni di casa che però si portano all’intervallo sul 2-0 grazie alla propria maggior precisione sotto porta e alle firme di Rafa Silva e Weigl. Nel secondo tempo in campo c’è solo il PSV Eindhoven, che però non va oltre il bel destro dal limite di Gakpo in apertura di ripresa; tra una settimana, al Philips Stadion, sarà una bellissima battaglia per un posto nella prossima Champions League.
Applausi per lo Young Boys, che in 10 contro 11 per oltre un’ora di gioco riesce comunque ad avere la meglio sul Ferencváros, piegato in rimonta ma aggrappato alle proprie chances di qualificazione grazie al bel destro a giro di Boli nel finale che scrive il 3-2 finale. Nel finale arriva anche il successo del Salisburgo, che domina in lungo e in largo con il Brøndby campione di Danimarca ma non va oltre un 2-1 striminzito e insidioso in vista della gara di ritorno; anche pensando, allo sfortunatissimo legame che i Campioni d’Austria hanno con i preliminari di Champions League.
UEFA CHAMPIONS LEAGUE 2021/2022 – Andata dei playoff
martedì 17/08
Salisburgo-Brøndby 2-1 4′ Uhre (B), 56′ Adeyemi (S), 90′ Aaronson
Sheriff Tiraspol-Dinamo Zagabria 3-0 45′ Traoré, 54′ Kolovos, 80′ Traoré
Monaco-Shakthar Donetsk 0-1 19′ Pedrinho
mercoledì 18/08
Young Boys-Ferencváros 3-2 14′ Boli (F), 16′ Elia (Y), 40′ Sierro (Y), 65′ Garcia (Y), 82′ Boli (F)
Benfica-PSV Eindhoven 2-1 10′ Rafa Silva (B), 42′ Weigl (B), 51′ Gakpo (P)
Malmö-Ludogoretz 2-0 26′ Birmančević, 61′ Berget