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Lugano: finisce l’era Renzetti, benvenuto a Joe Mansueto

Con una partecipata conferenza stampa, si è chiusa ieri a Lugano l’era Renzetti: in collegamento video da Chicago era presente il nuovo proprietario, lo statunitense Joe Mansueto, che ha presentato il proprio programma e risposto alle domande dei numerosi giornalisti presenti.

Formalmente, come ci ha comunicato la società bianconera, il 13 agosto 2021 sono stati sottoscritti i contratti per la cessione della totalità del capitale azionario della società alla Walden Football LLC, con sede a Chicago. Per ufficializzare il passaggio di proprietà, occorrerà ovviamente l’approvazione definitiva da parte della Swiss Fooball League (SFL).

In conseguenza di ciò, sono stati nominati due nuovi membri del consiglio d’amministrazione: si tratta di Georg Heitz (direttore sportivo dei Chicago Fire e, in passato, dirigente del Basilea) e di Martin Blaser (CEO di Ringier Sports). Angelo Renzetti, dal canto suo, garantirà il passaggio di consegne rimanendo presidente del consiglio d’amministrazione sino alla chiusura delle formalità da parte della SFL.

Nella dirigenza bianconera, rimarrà anche Michele Campana, col ruolo di direttore operativo (COO), a garanzia della continuità di gestione. Profondo conoscitore dell’ambiente, ben inserito e stimato a livello di SFL, è la risposta concreta alle richieste fatte da Renzetti alla nuova proprietà di non disperdere il patrimonio professionale e umano costruito in questi anni, in una società e in un ambiente che sono fortemente legati al territorio. Il tutto, tra l’altro, alla vigilia di una tappa fondamentale per il futuro del club, che è il referendum sul Polo Sportivo e degli Eventi (il nuovo stadio, imprescindibile per la permanenza del Lugano nella massima serie).

Ad aprire l’incontro è stato il presidente uscente, visibilmente emozionato: “Posso dire di avere avuto grandi soddisfazioni nei miei 11 anni di presidenza. Tuttavia, considero questa cessione la mia vittoria più importante: lascio il club nelle migliori mani possibili. Grazie Joe, benvenuto a Lugano.”

Mansueto, collegato in videoconferenza da Chicago, si è presentato con poche parole, ma nelle quali ha dato buone sensazioni ai presenti: “L’annuncio di oggi non riguarda la mia persona, ma il club. Chicago e Lugano saranno partner alla pari, non è mia intenzione creare un farm team. Il Lugano è un club da trattare con rispetto: sappiamo quanto sia importante per la gente del Ticino. Lugano è una città speciale, siamo venuti per restare e per fare qualcosa di speciale. Non neghiamo di essere ambiziosi: a lungo termine vogliamo portare il club a vincere il campionato. Magari potrebbe arrivare prima la Coppa, che è più alla nostra portata, vista la formula. Ovviamente stiamo seguendo con attenzione l’iter per il nuovo stadio. Ma in caso non andasse in porto, decideremo al momento e valuteremo: non abbiamo per ora un piano B. Vogliamo valorizzare i giovani del Ticino, portarli in alto: tuttavia, ci guarderemo attorno a tutti i livelli, per creare una squadra competitiva.”

Si sono presentati anche i due nuovi e sopra citati membri del Consiglio d’Amministrazione, entrambi presenti alla conferenza stampa: Martin Blaser, a capo della Ringier Sports AG (sarà anche CEO dei ticinesi) e Georg Heitz, già dirigente del Basilea e attualmente direttore sportivo dei Chicago Fire, squadra di MLS. Dalle loro parole è apparso molto ottimismo e, soprattutto, l’idea di lavorare, almeno per ora, al fianco di chi fa già parte del club di via Trevano: “Non siamo venuti qui per licenziare delle persone. Valuteremo nei prossimi mesi cosa fare, e come farlo”.

I due sono il volto elvetico dell’operazione: si tratta di una coppia di dirigenti originari della Svizzera interna, entrambi con storie professionali di successo. E questa è una garanzia, fermo restando che le cose cambieranno, sotto diversi aspetti: ma sarà una sfida anche per chi, come noi, segue ormai da qualche anno questa realtà calcistica.

Nelle prossime settimane, verranno chiariti gli altri ruoli all’interno della società. Sulla gestione sportiva, non dovrebbero esserci stravolgimenti: Abel Braga (presente ieri alla conferenza stampa di presentazione) e Marco Padalino dovrebbero restare. Sarebbe invece partito, secondo la RSI, l’attaccante Demba Ba, che non avrebbe trovato un accordo con la nuova proprietà sul proprio futuro all’interno del club.