Si sono tenute le ultime due gare del torneo di calcio femminile delle Olimpiadi di Tokyo 2020, ma erano le gare più attese, quelle che assegnavano le medaglie.
Le prime a scendere in campo all’Ibaraki Kashima Stadium sono state Australia e Stati Uniti per giocarsi il bronzo olimpico. Le due squadre si erano già incontrate nella fase a gironi del torneo e la gara era terminata a reti bianche, ma si capisce subito che questa partita sarà diversa quando all’8′ Rapinoe riesce a segnare direttamente da calcio d’angolo con la complicità del portiere Micah: dopo una grande occasione delle americane con Press, l’Australia reagisce e pareggia con Kerr, servita perfettamente in area da Catley. Dopo un colpo di testa di Kerr che mette a dura prova i riflessi di French, gli Stati Uniti passano di nuovo in vantaggio grazie al tiro al volo di Rapinoe che approfitta di uno svarione difensivo di Kennedy. Le statunitensi reclamano inutilmente un rigore per un fallo in area su Rapinoe e nel recupero del primo tempo calano il tris con il diagonale di Lloyd dal limite dell’area: la stessa Lloyd porta a quattro le marcature a stelle e strisce nella ripresa grazie a un tiro chirurgico a tu per tu col portiere. Foord di testa accorcia subito le distanze per le australiane, che da lì pressano le avversarie, centrando un palo con Kerr e segnando sul finire di gara il terzo gol con un gran tiro dalla distanza di Gielnick, gol che però non porta la medaglia al collo delle Aussies.
Le seconde sono state la Svezia e il Canada accolte dallo stadio New National Stadium di Tokyo, con le svedesi che si presentano nuovamente in finale dopo Rio 2016. Le svedesi partono con piglio agguerrito e collezionano occasioni con Rolfo e Jacobsson per poi passare in vantaggio al 34′ con Blackstenius che, servita da Asllani, batte il portiere canadese Labbe. L’allenatore delle canadesi Priestman fa entrare a inizio ripresa Grosso e Leon per Quinn e Beckie e cambia l’inerzia della gara, con le nordamericane che spingono alla ricerca del pari e che conquistano grazie al rigore concesso dall’arbitro al 66′ e trasformato da Fleming. Il CT svedese Gerhardsson decide di correre ai ripari operando una serie di cambi ma il risultato rimane fermo sul pari e si va ai supplementari: neanche i trenta minuti extra riescono a decretare una vincitrice e si arriva quindi ai calci di rigore. Dal dischetto la fa da padrona la stanchezza e l’imprecisione e l’errore al sesto rigore di Andersson per le svedesi è fatale, complice la trasformazione successiva di Grosso per le canadesi che regala alle nordamericane l’oro dopo il bronzo di Rio 2016.
Olimpiadi Tokyo 2020, Calcio Femminile – Finale per il bronzo:
Australia-USA 3-4 8′ Rapinoe (US), 17′ Kerr (AUS), 21′ Rapinoe (US), 45+1′ e 51′ Lloyd (US), 54′ Foord (AUS), 90′ Gielnik (AUS)
Finale per l’oro:
Svezia-Canada 3-4 dcr (1-1 dts) 34′ Blackstenius (SW), 66′ rig. Fleming (CA). Sequenza rigori: Asllani (SW) sbagliato, Fleming (CA) gol, Bjorn (SW) gol, Lawrence (CA) sbagliato, Schough (SW) gol, Gilles (CA) sbagliato, Anvegard (SW) sbagliato, Leon (CA) sbagliato, Seger (SW) sbagliato, Rose (CA) gol, Andersson (SW) sbagliato, Grosso (CA) gol