Ai Giochi Olimpici venne il giorno di San Marino
Una nottata ricca di medaglie per la truppa azzurra a Tokyo2020. Finalmente è arrivato l’atteso secondo oro a sbloccare il conto delle vittorie pesanti; a salire sul gradino più alto del podio sono state le due ragazze del canottaggio Federica Cesarini e Valentina Rodini giunte prime nel doppio pesi leggeri al termine di una incandescente volata. Un bottino finale di tre medaglie totali per i remi azzurri (Un oro e due bronzi) che ci riporta indietro nel tempo fino a Sydney 2000 dove arrivò il nostro ultimo titolo olimpico in questa disciplina. La nottata poi si è arricchita del sorprendente argento di Gregorio Paltrinieri negli 800 stile libero. Le capacità natatorie del Greg nazionale sono note a tutti, ma la mononucleosi, il mese di stop forzato e una batteria nuotata in piena sofferenza mai avrebbero fatto pensare a una prestazione di questo livello: un argento che ha il peso dell’oro.
Nulla da fare per Jessica Rossi e Silvana Stanco nella fossa olimpica. La nostra portabandiera non è riuscita a qualificarsi per la caccia al podio, mentre la Stanco si è fermata al 5° posto. Una gara però che resterà impressa nella storia dei Giochi Olimpici e soprattutto della Serenissima Repubblica di San Marino, stato antico ma con un Comitato Olimpico decisamente recente nato solo nel 1959 in prossimità dei Giochi di Roma. Sulle pendici del Monte Titano infatti è grande festa per la prima storica medaglia: il bronzo ottenuto da Alessandra Perilli finita dietro alla slovacca Stefecevoka e alla statunitense Browning. Una sorpresa fino a un certo punto perché la stessa Perilli ci andò vicinissima a Londra 2012, in quell’occasione fu uno spareggio a negarle la gioia. A Rio 2016 invece non riuscì a migliorarsi rendendo quell’obiettivo sempre più lontano.
Qui a Tokyo la Perilli si è presentata ancora più combattiva, reduce dagli ottimi risultati ottenuti a Lonato in Coppa del Mondo. Il secondo miglior punteggio nelle qualificazioni è stato un buon biglietto da visita nella finale a sei, ma dopo una decisa partenza l’atleta sanmarinese ha subito diversi giri a vuoto che l’hanno fatta scivolare in classifica. L’ombra di un nuovo e beffardo quarto posto si è fatta sempre più concreta fino a quando l’errore dell’australiana Scanlan non ha ribaltato la situazione, certificandole un posto tra le migliori tre. San Marino aggiunge di diritto il suo nome nel lungo elenco del medagliere olimpico di tutti i tempi e lo fa grazie al tiro, la disciplina in cui è sempre stato presente ai Giochi.