Prima conferenza stampa prepartita per Abel Braga, tecnico del Lugano. L’allenatore brasiliano, apparso sorridente e rilassato, non vede l’ora di cominciare (FC Lugano): “Dopo tre settimane di lavoro, tutti sono pronti, e questo è un buon segnale” ha affermato. “La condizione fisica è migliorata giorno dopo giorno. Tatticamente, ho dato ai ragazzi tutte le indicazioni necessarie, ma è pronto anche un piano B, qualora ci trovassimo, per esempio, in inferiorità numerica. C’è un po’ di nervosismo, che ci può stare: la prima partita è importantissima, del resto.”
Braga non ha dubbi rispetto all’undici da schierare: “I ragazzi che giocheranno sono già stati informati. Mi piace avvisare per tempo quelli che scenderanno in campo, per dar loro modo di prepararsi mentalmente. So che altri fanno diversamente, così accadeva quando giocavo a Parigi, e non mi piaceva. L’orario d’inizio e il caldo non mi preoccupano: in ogni caso, farò allenare i ragazzi alle 14 domani, per simulare le condizioni della partita.”
Sullo Zurigo, avversario di domenica pomeriggio, il tecnico ha le idee chiare: “Abbiamo visto delle amichevoli a video, e ho mandato un osservatore quando hanno giocato con il Feyenoord. Sono aggressivi, hanno provato a disporsi sia a 4 che a 3 in difesa. Li rispettiamo, ma non li temiamo: se è difficile per noi iniziare, lo sarà anche per loro. Sono pignolo, mi piace vedere le cose migliorare. Dobbiamo cercare sempre di essere equilibrati, ma sempre ricordando che la fortuna, nel calcio, va cercata, che il possesso palla è importante ma che, questa cosa, la sa anche l’avversario.”
Sui nuovi arrivi Braga è stato esplicito: “Non sono scelte che ho fatto io, il momento per la società è delicato. Potrebbero esserci delle partenze nei prossimi giorni, io alleno chi mi viene messo a disposizione. Muci? Si è ben disimpegnato, ha voglia e carattere, cose che nel calcio sono importanti. Demba Ba è un ottimo elemento, capisce le cose al volo, le spiega ai compagni. Sta lavorando molto sul piano fisico, è apprezzato dai compagni. Come Ziegler e Maric, è un punto di riferimento sul terreno per i compagni.”