Inizia la Super League svizzera: sarà una grande stagione!
Tutto pronto, in Svizzera, per la partenza della Super League (che, quest’anno, si chiamerà Credit Suisse Super League). Sarà finalmente presente il pubblico, dopo le recenti aperture in tal senso da parte del Consiglio federale elvetico: un’importante boccata d’ossigeno per un movimento che vede soprattutto negli incassi allo stadio la propria fonte di sostentamento.
Non sarà un percorso semplicissimo: il possesso obbligatorio del certificato Covid (emesso con le medesime modalità di quello comunitario, e quindi accettato in condizioni di reciprocità) ha fatto storcere il naso a molti tifosi, soprattutto quelli più accesi, che mal tollerano il concetto di biglietto nominativo e numerato.
Per il resto, il pronostico dice Young Boys e, poi, in fila, tutte le altre. Il turno europeo ha visto una bella vittoria del Basilea (che aveva, a onor del vero, l’avversario più abbordabile), il pareggio senza reti dello Young Boys (senza il bomber Nsamé, fermato da un serio infortunio al tendine d’Achille questa primavera) in Champions e la brutta caduta del Servette il quale, probabilmente, aveva contro l’avversario più coriaceo (gli scandinavi del Molde), perlomeno dal punto di vista dello stato di forma (come sanno i nostri lettori, in Scandinavia siamo nel pieno della stagione).
Per il resto, è molto difficile fare previsioni: l’organico delle compagini, da qua a fine agosto, potrebbe venire stravolto dai trasferimenti. Certo, i campioni in carica quest’anno hanno una nuova guida tecnica, il 49enne tedesco (ma con anche cittadinanza statunitense) David Wagner, con un passato non brillante allo Schalke 04, e tanta voglia di emergere.
Pur avendo fatto il percorso contrario rispetto ai due ultimi predecessori, che da qua hanno spiccato il volo in direzione Bundesliga, potrebbe essere il profilo giusto per la panchina dei bernesi, la cui politica mal si concilia con allenatori che possano considerare la panchina dello Stade de Suisse come un traguardo e non, invece, un punto di partenza.
Ai bernesi toccherà una partenza non semplicissima, contro l’ambizioso Lucerna di Celestini, fresco vincitore della Coppa svizzera. I confederati, che hanno anche ritrovato una buona solidità societaria, dopo i tanti problemi avuto lo scorso anno, puntano a un campionato migliore di quello della passata stagione. C’è anche l’arrivo di Samuele Campo, pupillo di Celestini (oltre a Gentner e Badstuber), a far sognare, nonostante una difesa da ricostruire dopo le tante partenze.
La sensazione, per tutte le altre, è che ci sia un grande equilibrio complessivo. Il ritorno del GCZ nel massimo campionato rende molto più complessa anche la lotta per non retrocedere. A Zurigo è arrivato Giorgio Contini, tecnico che apprezziamo moltissimo e che ha sempre fatto bene ovunque sia andato. Certamente, però, le aspettative in riva alla Limmat sono elevate, e molto dipenderà dalla partenza: l’ambiente è, notoriamente, molto caldo, con temperature che si alzano parecchio quando le cose vanno male.
Le altre sono un’incognita: il Servette è molto ambizioso, così come lo Zurigo. Il San Gallo si è parecchio indebolito; Losanna e Sion partono anch’esse con diverse incognite. In Vallese è partito il dirigente Marco Degennaro, che ha scelto l’emergente Yverdon, neopromesso in Challenge League ma con un progetto importante, per una nuova (e gli auguriamo esaltante) avventura professionale. Alla corte di Constantin è così arrivato l’ex nazionale rossocrociato Gelson Fernandes il quale, assieme al tecnico Marco Walker, avrà la possibilità di fare sicuramente esperienza.
Il Basilea ha confermato in panchina Patrick Frame, che ha portato i renani al secondo posto, dopo i problemi con Ciriaco Sforza. Dopo le belle prove agli europei è partito Widmer ed è tornato Lang, reduce dall’esperienza al Borussia, in Bundesliga. C’è ovviamente attenzione e attesa sulle prestazioni dell’ex interista Esposito, che potrebbe trovare, in riva al Reno, gol e minuti. Molto intelligente, a nostro parere, l’idea della dirigenza lombarda di mandarlo qua e non in qualche squadra della Serie B italiana a fare esperienza. È arrivato anche Quintillà dal San Gallo, che a noi è sempre piaciuto moltissimo.
Infine, il Lugano. Abbiamo già scritto tantissimo sulle vicissitudini societarie della compagine ticinese, che si presenta ai nastri di partenza con una guida in panchina nuova e sicuramente intrigante: il brasiliano Abel Braga, che ascolteremo oggi nella prima conferenza stampa prepartita della stagione.
Brasiliano è sinonimo, nella testa degli appassionati, di gioco offensivo. Il tecnico, fin dalle prime uscite, non ha fatto mistero di voler vedere una squadra in grado di pressare alta e di ripartire in velocità, una volta riconquistata la palla. Domenica pomeriggio i bianconeri se la vedranno con lo Zurigo, squadra tradizionalmente molto fisica.
I bianconeri, che potrebbero schierare in avanti il giovane Muci, e vantano un Bottani reduce dalla migliore stagione della carriera, e apparso già in buona forma, proveranno quindi a regalare ai tifosi, di ritorno allo stadio, una giornata di gioia e divertimento.
Difesa e centrocampo (al netto di eventuali trasferimenti) sono quelli dello scorso anno (partiti però Kecskés e Guerrero), con qualche rinforzo anche di nome (come l’ex Chelsea Demba Ba) e il promettente difensore Kreshnik Hajrizi dal Chiasso, tra gli altri.
Le amichevoli sono state interlocutorie, mostrando una squadra che, a parte nella sfida con l’Inter, ha mostrato qualche problema a finalizzare, quando ha giocato con squadre di livello perlomeno intermedio. Certo, è vero che si trattava di calcio di luglio, e che diversi elementi (uno su tutti proprio Demba Ba) devono trovare una forma fisica adeguata.
In Ticino, ovviamente, si parla di salvezza come obiettivo principale. In un’intervista alla testata Ticinonews, Angelo Renzetti è stato chiaro: “Cerco un acquirente che possa gestire il Lugano. Sono stufo di doverci mettere ogni anno soldi, senza nessuna garanzia. Lo cedo anche gratuitamente, purché si faccia avanti qualcuno.”
Sul mercato: “A parte Lovrić, per gli altri non possiamo chiedere cifre troppo elevate. Cercheremo di non rivoluzionare la squadra: ci sono venuti incontro alcuni giocatori disposti a ridursi un po’ l’ingaggio, e questo potrebbe consentirci di farlo. Il Blick ha detto che la panchina di Braga sarà la prima a saltare in Super League? Credo sia di buon auspicio per lui, visto che non ci prendono mai: ci hanno sempre dati per spacciati a ogni inizio stagione, e poi siamo anche finiti in Europa.”
In definitiva, siamo certi che il torneo ci regalerà, come in ogni stagione, gol ed emozioni. Noi, dal canto nostro, unica testata giornalistica a farlo in Italia con la necessaria continuità, continueremo a raccontarlo con i riepiloghi a ogni turno, con le informazioni di mercato e tutte le notizie più importanti (seguiteci su Twitter per rimanere sempre aggiornati), dando ovviamente uno sguardo privilegiato al Lugano, per vicinanza geografica alla Penisola e per comunanza di lingua. A questo punto: buona Credit Suisse Super League a tutti!