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Chi è Matias Viña, terzino del Palmeiras a un passo dalla Roma

Mai impreciso nei contrasti o nei passaggi, sicuro, ordinato, tatticamente disciplinato. Matias Viña arriva a Roma con un’eredità pesante (pur momentanea, si spera): sostituire Leonardo Spinazzola. Ma che giocatore è? Beh, sicuramente uno che si fa sempre trovare pronto. Pochi errori, tanta corsa, ottima visione di gioco. Sa attaccare, soprattutto sa difendere. Non segna tantissimo, ma sa contribuire alle azioni da gol movimenti da terzino di categoria. Giocatore che ascolta, umile e tenace. Insomma: la Roma piazza un acquisto di livello.

Il suo pregio più grande, senza dubbio la duttilità che ha nell’interpretare il ruolo. Matias Viña sa leggere le partite, capendo quando è il caso di spingere, o quando è meglio lasciare che il gioco si sviluppi dalla parte opposta del campo. In sostanza, è uno che sa intuire bene le situazioni. Unico neo, forse, l’eccessiva foga: a volte commette qualche fallo di troppo, il che vuol dire – ovviamente – cartellini.

La Roma, lo pagherà 11 milioni di euro, più 2,5 di bonus (un buon prezzo, possiamo dirlo: ricordiamoci che si tratta di un calciatore già con una buona esperienza internazionale, tra l’altro titolare nell’Uruguay). La Roma, dunque, acquista, per poco più di 10 milioni euro un giocatore di spessore, campione in carica della Copa Libertadores (vinta a gennaio con il Palmeiras, in finale contro il Santos).

Può essere lui, l’uomo giusto per sostituire Spinazzola? C’è da dire che si tratta di due giocatori profondamente diversi nel modo di concepire il ruolo di terzino sinistro. Spinazzola è uno dei migliori calciatori che ci sono attualmente in fase offensiva, è uno dei pochissimi che punta l’uomo, sa saltarlo, rischiando spesso la giocata, provando perfino, perché no, a calciare in porta. Considerando il suo stile, Spina è più un esterno di centrocampo che un difensore. Viña invece avanza molto meno, garantendo maggior copertura. Quindi, l’uruguaiano può sicuramente essere utile sulla fascia sinistra della Roma per qualità di gioco, ma paragonato a Spinazzola parliamo di due calciatori che, sul campo, non si somigliano. Quindi: buon terzino? Assolutamente sì. Sostituto di Spinazzola? Solo per il ruolo, non per lo stile.

Questione salto di qualità: è pronto Viña per giocare in Serie A? Bisognerà vedere se riuscirà a gestire l’intensità del gioco che c’è in Italia. Come per ogni ragazzo giovane che cambia continente, la facilità di ambientamento in un nuovo paese – e ovviamente qui parliamo di una piazza calda, appassionata, esigente, qual è quella giallorossa – rischia di essere determinante. Il fatto che ci sia José Mourinho in panchina, ovviamente, aiuterà: Mou è un leader, è uno di quei manager che sa tirar fuori il meglio dai giocatori che lo sanno ascoltare. Mourinho sa riconoscere i calciatori di talento e valorizzarli. E Viña ha tutte le carte in regola per poter far bene anche in Europa.