La finale che non ti aspetti. Non tanto per la forza delle due squadre, perché sia Atalanta che Empoli hanno dimostrato di avere un gruppo forte e coeso. Quanto invece per la posizione in classifica di queste due squadre al termine della stagione regolare: quinta l’Atalanta, sesta l’Empoli. Entrambe hanno dovuto faticare per ribaltare i pronostici, ma alla fine ci sono riuscite. In semifinale i nerazzurri hanno avuto la meglio sulla Sampdoria, sconfitta per 2-1; gli azzurri sono riusciti a estromettere l’Inter dopo due tempi supplementari.
Nella finale di mercoledì 30 giugno (Stadio Ricci di Sassuolo, ore 18:30) l’Atalanta proverà a vincere il suo terzo scudetto di fila, impresa peraltro mai accaduta nella storia di questa competizione. I ragazzi di Brambilla avranno il vantaggio del giorno in più di riposo e dell’aver vinto entro i tempi regolamentari, mentre l’Empoli ha dovuto sobbarcarsi l’extra time per aver ragione dell’Inter. Ma quando si arriva a questo punto, la stanchezza conta fino a un certo punto. In ballo c’è un titolo importante, che può cambiare la carriera di un giocatore, oltre che rimpolpare la bacheca di una squadra.
Di fronte ci saranno due tra i settori giovanili più importanti d’Italia. Due solide realtà, che hanno fatto della programmazione un mantra inappuntabile. Atalanta ed Empoli rappresentano l’eccellenza e mostrano come si possa fare calcio basandosi sul proprio vivaio. Non è poi un caso che queste due formazioni siano guidate da allenatori che hanno vestito, da calciatori, queste maglie. Brambilla e Buscé incarnano lo spirito, l’anima di Atalanta ed Empoli. Sono i valorosi condottieri che tirano le fila e incitano un gruppo di ragazzi per cui è molto forte anche l’attaccamento alla maglia.
E allora vedremo chi vincerà. Sarà l’Atalanta ad alzare al cielo la coppa diventando la prima squadra a vincere tre titoli consecutivi? Oppure la spunterà l’Empoli, a cui il trofeo manca da ben ventidue anni? La sensazione è che, comunque vada a finire, sarà una gran bella finale.