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Lugano: Abel Braga da lunedì mattina è in Ticino

A Lugano, dopo la rivoluzione societaria della scorsa settimana, sono ore frenetiche. Abbastanza a sorpresa, il presidente Angelo Renzetti è riuscito a rinegoziare l’accordo preso in precedenza con Abel Braga: il tecnico brasiliano, dunque, allenerà la squadra bianconera. Il primo a dirlo era stato Luca Sciarini su Twitter (nella foto, con il presidente Renzetti). Questa mattina è avvenuto il primo incontro con il gruppo bianconero, in occasione della seduta d’allenamento, come riporta la testata RSI Sport in questo tweet.

Il tecnico sudamericano è attesissimo in Svizzera. Mattia Croci-Torti, intervistato dalla RSI dopo la prima sgambata dei bianconeri a Losone, ha confermato quanto si diceva a Cornaredo lunedì al primo allenamento: l’allenatore brasiliano è uomo di grandissimo carisma (ci hanno confidato, per dire, che gli assistenti si alzano dal tavolo solo quando lo dice lui…).

Potrebbe essere il valore aggiunto per questa stagione, che si annuncia sicuramente difficile? Vedremo. Per ora, ci si augura che sia un elemento trascinatore per la campagna abbonamenti, appena partita. Testimonial, come vediamo nel tweet qua sotto, Mattia Bottani il quale, in caso di partenza di Sabbatini, potrebbe diventare il nuovo capitano dei ticinesi.

Per il resto, il Lugano è un cantiere aperto. La prima sgambata è stata positiva: certo, l’avversario non era di quelli probanti, e il risultato (0-11 per i bianconeri) non è ovviamente indicativo. Tuttavia, abbiamo visto, nel corso dei 90′, diverse trame offensive interessanti e buoni ritmi, nonostante la settimana di preparazione (soprattutto fisica) nelle gambe del gruppo. Niente male, per una compagine che, di fatto, non ha ancora potuto lavorare con il nuovo allenatore.

Nella conferenza stampa con la quale il presidente Renzetti ha dichiarato di aver ripreso le redini della squadra, si è parlato dell’aiuto di alcune squadre per dei prestiti che dovrebbero andare a rimpiazzare le auspicate partenze dei giocatori con un buon valore di mercato.

L’arrivo di Abel Braga, sicuramente, sarà in grado di dipanare la matassa: certamente, il tecnico è una garanzia, in quanto alla possibilità di far crescere giovani promettenti. E, probabilmente, questa è stata l’ottica con la quale si è trattato (ben tre giorni, ci dicono i ben informati) per convincerlo a lavorare in riva al Ceresio.

Il sereno, quindi, sembra tornato sul Ticino. Di sicuro, a giudicare dalle reazioni sui social, il popolo bianconero è tutto dalla parte del Pres. Certo, qualcuno lo ha accusato di non essere stato abbastanza attento durante le operazioni per la cessione del pacchetto di maggioranza del club. Tuttavia, a quanto sembra, nel corso delle medesime la cordata italo/brasiliana aveva mostrato credenziali solide. Ciò che è accaduto dopo, resta ancora un mistero, ma difficilmente se ne verrà a capo, vista la non volontà di parlarne da parte dei protagonisti.

Quello che è certo è che Renzetti, in un’intervista a LiberaTv, nel fine settimana, ha detto che i due personaggi coinvolti sono “Spariti dai radar”. Poco importa, in fondo: ormai è tempo che, a parlare, sia solo il pallone. Che potrà farlo, secondo il Consiglio federale, davanti al pubblico: secondo le ultime indicazioni, infatti, le persone in possesso della certificazione (il cosiddetto Green Pass) avranno accesso alle tribune.

Una buonissima notizia, questa, per un calcio (quello svizzero) che vive soprattutto di presenze allo stadio, e di tutto ciò che ci gira attorno (ristorazione, marketing eccetera). Per la compagine ticinese, l’altra scadenza importante sarà il referendum popolare per la conferma del progetto per il Polo Sportivo e degli Eventi (PSE): se la cittadinanza luganese rifiutasse il progetto, il club perderebbe il diritto a giocare nella massima serie. Ma di questo importantissimo passaggio avremo tempo  per scriverne e parlarne nei prossimi mesi.

Per ora, possiamo già anticipare che l’esecutivo cittadino ha deciso che la consultazione verrà fatta in concomitanza con la votazione federale già in programma il 28 novembre di quest’anno. I promotori hanno voluto far presente di avere raccolto il sostegno anche di diverse associazioni presenti in città, come “I Cittadini per il territorio del luganese”, la Stan (Società ticinese per l’Arte e la Natura) e l’Ata (Associazione Traffico e Ambiente – Sezione della Svizzera italiana.